martedì 16 marzo 2010

Parole...


Non sono un tipo che porge l'altra guancia, al massimo mi faccio prendere di striscio. Mi piace discutere e anche litigare se è il caso,con le persone che più mi assomigliano. Quelle che sanno fermarsi in tempo...perché dopo c'è solo il precipizio. E se gratti il fondo del barile, trovi solo miseria umana...banalità, volgarità, spazzatura.


E di recente ne ho incontrata parecchio...E non so nemmeno se mi va di aspettare sulla riva del fiume. I nodi vengono al pettine senza sforzo, meglio impiegare il tempo diversamente.


Fuori la primavera sembra sentirsi...(mi tocco le tette per scaramanzia) e non ho voglia di discussioni, con nessuno ( se posso evitarmelo). Oggi è stata una giornata tra il dolce/amaro. E' cominciato il mio trasloco a tappe...ma non voglio parlarne, non ora.


Ho assistito alla lite tra due persone. Ero sul terrazzo...Si sono accusati di tutto, mancava poco che sapessero quanti peli in testa ognuno di loro avesse. La gente guardava , la gente si divertiva, la gente li divideva...Non so come sia cominciata la lite e perché...Li guardavo e pensavo che non riesco a sopportare queste cose. Odio l'odio. Anche quando sono costretta a reagire cerco di limitare i danni...Le parole feriscono o uccidono più di un arma . Ci sono parole che nessuna pioggia lava. Nemmeno se immerse nell'Arno. Ci sono parole che ti fanno svegliare nel cuore della notte e ti tengono sveglio fino all'alba. Ci sono parole che ti accompagnano lungo una vita, che dividono fratelli, sorelle e intere famiglie. Ci sono parole che si vomitano senza pensare e pesare l'effetto devastante che ne deriverà in chi ti sta di fronte. Ci sono parole che non ti fanno più tornare indietro. Ci sono parole che invece ti portano lontano. E ci sono le parole non dette...quelle che ti pesano dentro come macigni...quelle che ti condannano a vivere male o a vivere di vita apparente, mentre fuori tutto scorre.

La cosa assurda è che lo scrivo, ma sono la prima che trattiene le parole. Quante volte una parola che poteva rendere felice una persona l'ho pensata, ma non l'ho detta!? Tante, tantissime volte...e non per malignità, ma spesso per orgoglio, timidezza, riservatezza.

E tante volte, ho trattenuto anche le parole giuste, un Vaffan...di quelli SANI...di quelli quanno ce vo'ce vo'...

L'ironia della sorte è di aver sprecato i ti voglio bene e anche i vaffanc...quando non andava fatto. Ho spesso sbagliato i tempi e le persone.


Questo non è un compito in classe e non ci sono i proponimenti finali...non c'è risposta. Solo pensieri e desideri. Ma li tengo per me...forse solo così avranno una destinazione.





13 commenti:

  1. certe parole ci vogliono a volte.. e vengono dette..

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  2. Anch'io Nicole! Quante frasi non dette che bisognava dire e quante frasi sprecate per persone che non le meritavano.....potrei dirti che la cattiveria e l'ipocrisia di tante persone mi hanno insegnato molto ma...non ne sono sicura, forse fingo meglio, tutto qui...

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  3. Anche se il mondo sembra crollare addosso, poi i giorni che passano leniscono le ferite, ( non c'è miglior medico del tempo per queste cose), infine arriverà pure il giorno nel quale un sorriso particolare ti farà vedere ancora un mondo color pastello.
    Divertente il particolare di toccare le tette per scaramanzia, non lo sapevo, ma non credo lo dimenticherò!
    Ciao
    ;-)))

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  4. Avrei un 'ti amo 'che è rimasto in un angolo di me , sta quasi scadendo ..a forza di restare lì, in sospeso si è trasformato in qualcosa di bizzarro ,fa quasi un pò pena o è pietà..non so..ma mi dispiace,era un 'ti amo ' di quelli particolarissimi,che credo avrebbe avuto lo stesso impatto del primo vagito di un neonato.. le parole non dette fanno male e il tempo non guarisce nulla,solo poter dare un senso alle cose aiuta ad alleviare le conseguenze di una parola repressa.

    Template strepitoso !

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  5. i vaffa e i tvb non sono mai sprecati...si tratta di sentimenti tradotti in parole, e quelli non sono mai sprecati...abbiamo avuto solo la sfortuna di dirli a persone sbagliate.
    ciao nicole

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  6. Sto parlando... da poco... e mi sto imponendo di farlo, di non andare in giro con la bocca piena ed il cuore che esplode. Ora non parlo, urlo fuori tutto.... con una forza, con tutta la forza che ho nei polmoni.
    Ho trattenuto tutta una vita... ora è il mio momento, o mai più.
    Non lasciare le parole in gola Nicole... prima o poi ti soffocano.
    Apriti, liberati, sfogati, fallo per te.
    Ti abbraccio
    Joh

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  7. Sì, forse un vaffa detto al momento giusto è la cosa migliore se no rischia di crescere e diventare un mostro.
    Che poi è facile dire "il momento giusto".
    Vai a capire qual è il momento giusto!
    Di solito lo si capisce sempre dopo e rimangono, magari, i rrimorsi per i vaffa detti non al momento giusto, o alla persona non giusta.
    Ci vorrebbe il tasto di reset come lo hanno le macchine digitali.

    Buona giornata.

    I

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  8. Io mi sono pentita di non aver detto tanti vaff... a qualcuno che se li meritava davvero.
    Ho imparato la lezione.

    Un abbraccio

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  9. Ciao cara..io sono un impulsiva....e dico anche troppo...ma se c'è una cosa che mi ha insegnato mio padre è dire quello che ci si sente sempre...anche se alle volte fa male...io azzardo perchè oggi potrebbe essere il mio ultimo giorno di vita e non voglio lasciare nulla di irrisolto...
    Io che di liti di ogni genere ne ho viste, assistete e partecipate...dico solo una cosa, quando si è molto nervosi non do peso a quello che mi viene detto...siamo noi che decidiamo il peso che le parole hanno su di noi...e ti assicuro che famiglie, amici, innamorati...possono dirsi di tutto e di più...ma c'è una cosa che può fare andare avanti, questo è la forza dell'amore...sarò un illusa, può essere, ma in questo caso so che dico, veramente ne ho viste e assistite e sistemante tante...e quando la voglia di riunificarsi non è forte che tutto ha un peso più duro e ci segna più di lame taglienti...un abbraccio e buona giornata

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  10. Passo, leggo, prendo atto e rifletto, altroché se rifletto.
    Troppe volte non ho seguito il tuo esempio.

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  11. Ecco...le parole a volte sono solamente parole.
    Se non sono accompagnate da qualcosa di più sostanzioso rimangono nell'aria e poi svaniscono.

    In genere anch'io non sono una che ha in bocca molte parole, a volte questo mio modo di essere mi ha creato non pochi problemi. Fondamentalmente sono timida, ma con un pò di sana allegria a volte riesco ad essere anche un pò sfacciata...
    Però di base tengo sempre a fuggire da no so cosa, forse da quello che non conosco bene.
    A volte sono la prima delle casiniste, in altri momenti mi vedi immersa nei miei silenzi, ma non sono lunatica.
    A volte sto zitta, a volte sono tagliente come una lama. Di certo non mi riempo la bocca di parole inutili.
    Nelle discussioni mi capita spesso di non aver detto quello che avrei voluto dire, mi vengono in mente tutte dopo... :(
    Comunque proprio perchè le parole sono parole e basta, non giudico le persone da quello che dicono ma dal loro comportamento.
    Mi piacciano le persone pragmatiche come me, quelle che hanno voglia di condividere solo con chi gli pare e diffidono da quelli che parlano in continuazione.
    Chi parla troppo spesso lo fa perchè deve compensare qualcosa.

    buona giornata
    Pimpinella

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  12. Il dire o non dire qualcosa è un equilibrio strano, che dipende anche dal fatto che si dica qualcosa di piacevole o mneo. A volte succede du creare dolore, sofferenza che magari ci togliamo noi di dosso, magari inconsapevolmente. Anche il trattenere non va bene. Altre volte, paradossalmente, si trattengono i "ti voglio bene", per quanto le azioni già lo dimostrino, sentirselo dire, o dirlo, può diventare fondamentale. Forse è voler dare il gran valore che ha a una frase così, e quando finalmente viene fuori quel "ti voglio bene" conta come l'amore divino.
    Ciao

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  13. Quando si perde la ragione non ci sono mai vetri rotti da ricomporre, ma solo da utilizzare per ferire. Un saluto per te Nicole.
    Maurizio

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