Le parole di questa canzone avrei potute scriverle io. Mi appartengono.
Sono i miei pensieri quando guardo la notte attraverso i vetri. Quando guido e sono sola...
La mattina al mare mentre faccio colazione e guardo il mare. Quando porto Ciccio fuori di notte e non c'è nessuno...mentre cammino e sembra che guardi qualcosa che vedo solo io.
Non è solo la speranza di un amore è molto di più per me questa canzone. Descrive i miei giorni e le mie notti di solitudine. Una solitudine alla quale mi condanno da sola. Mi riempie di speranza l'attesa di un qualcosa che non so nemmeno io cosa sia o sarà.
Intanto il mio percorso ha una valigia che non svuoto mai completamente, perché sono sempre in fuga. Non mi mi fermo, ma vorrei tanto farlo invece...
Vorrei dividere tutto questo con qualcuno che non ha bisogno gli spieghi nulla. Non ho più voglia di disperdere parole al vento. C'è stato un momento nel quale le parole sembrava avessero un senso. Praticavo le parole come se praticassi autoerotismo...e mi beavo e autocompiacevo quasi...invece cadevano nel vuoto più assoluto. Piantavo semi sterili che non davano frutti. E ora non parlo più...parlo poco. Ora le doso le parole e spesso le falso di quello che vogliono sentirsi dire.
Se è vero che ci sei...quando cazzo ti palesi?
Il tempo scorre , tic tac tic tac...
e intanto divento vento
e intanto cammino col terrore di ritornare al punto di partenza
domani mi pentirò di questo post
domani forse ti trovo...
o forse mi troverai tu...
o forse già ci sei...
Sono i miei pensieri quando guardo la notte attraverso i vetri. Quando guido e sono sola...
La mattina al mare mentre faccio colazione e guardo il mare. Quando porto Ciccio fuori di notte e non c'è nessuno...mentre cammino e sembra che guardi qualcosa che vedo solo io.
Non è solo la speranza di un amore è molto di più per me questa canzone. Descrive i miei giorni e le mie notti di solitudine. Una solitudine alla quale mi condanno da sola. Mi riempie di speranza l'attesa di un qualcosa che non so nemmeno io cosa sia o sarà.
Intanto il mio percorso ha una valigia che non svuoto mai completamente, perché sono sempre in fuga. Non mi mi fermo, ma vorrei tanto farlo invece...
Vorrei dividere tutto questo con qualcuno che non ha bisogno gli spieghi nulla. Non ho più voglia di disperdere parole al vento. C'è stato un momento nel quale le parole sembrava avessero un senso. Praticavo le parole come se praticassi autoerotismo...e mi beavo e autocompiacevo quasi...invece cadevano nel vuoto più assoluto. Piantavo semi sterili che non davano frutti. E ora non parlo più...parlo poco. Ora le doso le parole e spesso le falso di quello che vogliono sentirsi dire.
Se è vero che ci sei...quando cazzo ti palesi?
Il tempo scorre , tic tac tic tac...
e intanto divento vento
e intanto cammino col terrore di ritornare al punto di partenza
domani mi pentirò di questo post
domani forse ti trovo...
o forse mi troverai tu...
o forse già ci sei...