mercoledì 13 gennaio 2010

La Grande Abbuffata!


http://oltreilcancello.wordpress.com/2010/01/12/modelli-da-evitare/#comment-3117.




Il tema di questo 'Filo da Arianna' teso da un blog all'altro è stato trattato da Marina in modo davvero esaustivo, scorrevole e soprattutto vero...cito:

è festivo il dì festivo?
Più ancora che il consumismo sfrenato, particolarmente visibile nelle feste da poco trascorse, è l'edonismo coatto che mi fa paura e disgusto.
Ridere di risa alticce, alzare voci di tripudio, ungersi le labbra di grasso o sbaffarle di cioccolato fino a sentirsi male, alzarsi le gonne o sbottonarsi la patta solo per chiudere la serata, sniffare per avere la forza di farlo.


Il resto del suo post vi invito a leggerlo da lei...



Io posso solo ampliarlo dal mio punto di vista, ma soprattutto in base alle mie esperienze fin qui di vita.

Amo alcune feste, solo se sono occasioni di ritrovarsi per il piacere dello stare insieme con persone che per mille ragioni vedi di rado, ma alle quali vuoi molto bene. Aborro i trenini di capodanno, o il trascinarsi da un locale all'altro, da una casa all'altra come zombie famelici dallo sguardo vuoto e rincoglionito. Conosco troppa gente che scandisce il proprio tempo per ogni giorno della settimana e nel fine settimana si lascia andare ad ogni genere di godimento. Sono stata a cene dove ho desiderato di fuggire dal primo momento che mi sono seduta. Sono stata in locali, dove uomini e donne bevevano e mangiavano ingordi con lo sguardo fisso sull'entrata per farsi notare o vedere se entrava il VIP di turno. Discorsi fatui , inutili e boccacceschi. Vacanze prenotate mesi prima, e pubblicizzate per sentirsi alla page...Tante volte mi sono sentita osservata come un insetto o ascoltata distrattamente o per nulla. Quante volte ho fissato visi e sguardi inquieti. Donne simil Loredana Lecciso e uomini che poi tanto uomini non sono da tempo...Levigati, profumati e vestiti da gionvicelli coglioni. Tutti con un comun denominatore: Alla ricerca sfrenata e incontrollata del benessere, della bellezza , del divertimento , e della giovinezza COSTI QUEL CHE COSTI: matrimoni persi per strada, figli maleducati ed abbandonati a se stessi e perfette mini copie dei loro genitori, ma anche affari condotti non sempre sulla strada della legalità e leccamenti di ciapet e sottomissioni da zerbini ai vari potenti di turno. Tutta questa fatica per apparire o divertirsi e curarsi in modo ossessivo mi ha sempre fatto pensare ad una grande solitudine interiore a persone sole in tutti i sensi. Persone che cercano di colmare il loro deserto personale stordendosi in tutti i modi possibili, per non pensare ai loro fallimenti esistenziali e non.



Mi si potrebbe obiettare cosa importi a me di tutto questo e che ognuno è libero di condurre la propria esistenza come crede. Certo, ci mancherebbe...ma il problema sorge nel momento in cui sono proprio loro a giudicare la mia di vita o di tante altre persone che scelgono di vivere una vita scandita da ritmi più lenti e contemplativi. Mi è successo molte volte di avere delle discussioni per questo. Se non esco tutti i sabati o i venerdì sera , sono out...Se non scendo in spiaggia agghindata come la Madonna, non sono figa...Se non mi trascino da un locale all'altro sono una sfigata...Se ingrasso un po' di più mi guardano inorriditi e mi consigliano già la liposuzione dai loro Chirurghi estetici di fiducia. Se non esco per leggere un libro ( loro di solito i libri li portano a passeggio in piscina o in bella mostra in giro, ma in compenso non li leggono mai) o per stare in compagnia del mio cane e di un bel film, sono una misantropa...Se non metto in mostra le mie tette e non le sbatto in faccia a qualcuno, sono una fessa. Se non vado a giocare a carte o in giro per trovare un trombamico sono ormai un soggetto da studiare a tavolino.

Se però passo il tempo al computer a scrivere sono una perversa...chissà cosa mai farò seduta a quel PC! Il computer è il male assoluto. Inutile spiegare che in rete, trovi in realtà, solo quello che cerchi. Come nella vita reale del resto.



Spero che questo post sia letto anche da alcune persone della mia vita reale e che comprendano una volta per tutte, che sono una persona libera, non omologata a niente. E che non mi rompano più i babbasissi con richieste che non mi sogno in alcun modo di compiacere. Non voglio cambiare la vita di nessuno, anche se la loro non mi piace. Ma affermo il diritto di trascorrere la mia esistenza come più aggrada a me e di arrossire ancora se entro in un locale affollato senza che nessuno mi dica che sono strana.

P.S.
La foto è tratta dal film: La Grande Abbuffata!






19 commenti:

  1. Grande, veramente grande! Descrivi il mondo di "quelli dentro" come solo una con lo sguardo libero e "fuori" può fare. Grazie, hai sgomitolato alla grande il mio tema!
    marina

    metterò pari pari questo commento sul mio blog rinviando al tuo post.
    rinvia tu che rinvio io :-

    RispondiElimina
  2. Questo tuo post mi ha addirittura emozionato ed è stato grandissimo il mio entusiasmo nel sapere dello "sgomitolamento" tra te e la grande Marina di 'ineziessenziali.blogspot'.
    Ecco due magnifiche donne che ammiro incondizionatamente.
    Fanno funzionare il cervello, le loro intelligenze e le loro personalità.

    RispondiElimina
  3. Indovina un po'?

    Eccellente ;-)

    PS: Whitney Houston è la risposta.

    RispondiElimina
  4. Mi trovate assolutamente d'accordo su tutto, peccato che io non ho le vostre capacita' espressive per aggiungere ,se necessario,
    qualcosa.
    Mi limito a sottoscrivere le vostre affermazioni e....meno male che girando in rete si trova qualcosa di buono.....

    RispondiElimina
  5. " Se non esco tutti i sabati o i venerdì sera , sono out.."
    E allora sono out anche io....
    Ma io sono molto più che out!
    Perchè aborro tutto ciò che hai citato e che vedo come un mondo a parte...alieno...
    E non perchè non mi piace divertirmi e non mi piacciono le feste...e non mi piace agghindarmi...
    Ma perchè, per fare tutto questo ed essere tutto questo,devo, assolutamente condividerlo con gente che non è in quel modo...
    Con persone contemplative, lente...che pensano, interagiscono ed hanno una mente che usano...
    Per divertirmi devono esserci i presupposti per arricchirmi e questo avviene solo con persone non superficiali, non parate a festa, nè passando da un locale all'altro...nè tanto meno facendo la pecora in mezzo alle pecore....in quanto, ahimè, io pecora non riesco ad essere...
    Sarò mica impedita, come loro pensano che sono quelli come me?
    E come giudicano di solito?
    No, amica mia....
    Non lo sono e non siamo impedite....
    Siamo noi, siamo anime e non solo contenitori...
    Io non li giudico per come vivono...semmai nel generico, ho questa opinione, perchè ne ho conosciuta tanta gente così che attende il fine settimana per fare cose che....non fanno per me.
    Sai qual'è la differenza?
    Che noi conosciamo ed abbiamo la strada ed i mezzi per essere anche felici con molto poco....loro no.
    E noi...possiamo essere "anche" stupide se vogliamo...
    Loro possono essere solo quello.
    Un post meraviglioso...ma potrei non finire più di parlarne...è un tema lunghissimo....
    Ti abbraccio amica cara...
    come vedi...ti penso sempre....
    Notte!

    RispondiElimina
  6. Completamente d'accordo su tutto,solo una piccola nota a margine;una cosa ho imparato su chi si comporta nel modo che così bene hai descritto e cioè che spesso li giustifichiamo pensando a persone sole o con profondi problemi personali,sono portato a farlo anch'io,semplicemente perchè si è portati a ragionare secondo la propria sensibilità.In realtà è un po' come cercare la luna nel pozzo,la verità è ,come sempre,molto più semplice e spesso questi personaggi si comportano così non perchè hanno un vuoto nell'anima,ma perchè ce l'hanno nel cervello. Abbiamo ogni settimana 6 milioni di persone che guardano il grande fratello,piangono e ridono e hanno qualcosa di cui parlare il giorno dopo...nessuno di loro ha mai sentito parlare di George Orwell.Nell'era di internet,con la cultura a portata di tutti,coltivare questo tipo di ignoranza è il peggiore dei vizi.Stasera sono logorroico...Notte.

    RispondiElimina
  7. Nicole:cara amica mia
    Congratulazioni per la vostra libertà di esprimere, a pensare e agire!
    Belle e profonde parole:
    Abbiamo qualcosa in comune,
    L'amore della libertà
    Baci

    RispondiElimina
  8. Io penso, e forse sono troppo pessimista, che per certuni non vi sia rimedio: sono vuoti, nulli, e non potranno mai cambiare. Comunicare con costoro è impossibile. Lo vedi anche dalle loro facce e dai loro occhi spenti. Volendo, se ne potrebbe parlare all'infinito, scrivendo post su post.

    Ciao!

    RispondiElimina
  9. Io da tempo ho raggiunto quello status per cui privilegio l'esser solo piuttosto che mal accompagnato. Mi ritengo uno che vive di emozioni, di emozioni che sanno darmi le persone, la loro sensibilità, la loro profondità, non emozioni che mi 'devono' dare delle giornate perchè di "festa" (lo dice il calendario) o perchè passate in un bel locale.
    No, me ne sono rimasti pochi ma quello di divertirmi con chi e come voglio io è un diritto a cui non ho nessuna voglia di rinunciare!? ;-)

    RispondiElimina
  10. Ciao, la società è basata sull'apparire,se vuoi essere considerato devi comportarti in un certo modo..oppure sarai evitato come un'appestato.
    Se non fai 6 ore di coda per i saldi (aumentati del 30% il giorno prima), se vieni interrogato sul grande fratello e non sei preparato..cavolacci Tuoi!,se non parli di calcio dal lunedi al sabato..sei un'imbranato,che vivi a fare? sparati! C'è ne sarebbe un elenco lunghissimo da scrivere.
    Sta a Noi cambiare queste regole dettate dal non vivere per Te,ma per gli altri.
    Comunque ho partecipato anch'io a qualche festa goliardica..e preso dai vapori dell'alcol,qualche trenino l'ho fatto..ma rigorosamente come vagone di coda!
    Ciao baciotti .

    RispondiElimina
  11. Dimenticavo..complimenti per Bob Dylan!

    RispondiElimina
  12. Mi fermo su un punto...
    Certo! Ognuno è libero di condurre la sua esistenza come meglio crede. Peccato però che tutte le esistenze sono legate da un qualcosa che dicesi Società...Quindi il comportamento di ciascuno, infine, influenza la vita sociale e la vita di ciascuno...anche la nostra.
    ...Quindi cara Nicole, abbiamo tutto il sacrosanto diritto di parlarne! A prescindere dal fatto che oltre tutto questi elementi sono i primi a giudicare gli altri!

    Un bacione.

    RispondiElimina
  13. ben detto!
    da una non omologata come te

    RispondiElimina
  14. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
    Pablo Neruda
    Mi unisco al club...da oggi denominato "GLI OUT"

    un abbraccio

    RispondiElimina
  15. "la grande bouffe"..un film che ho nella mia videoteca; deliziosamente squallido ,dalla trama pantagruelica ..l'ho trovato talmente assurdo ,disgustoso ed eccessivo che ha finito per piacermi ! Quando hai finito di guardarlo hai come una puzza strana sotto al naso o ti viene un rutto e ti senti bello pasciuto o corri in cucina a farti un panino..

    Sul tuo post ci sarebbe tanto e poco da dire..Non so..preferisco nemmeno pensarci e fare quello che mi pare... non mi azzardo a dire di non essere come "gli altri" (qui sarei già gli altri ;)) e nemmeno posso dire di esserlo ..dipende dai giorni, dal mio stato d'animo,da fattori esterni, ecc..
    Capita che assecondi il sistema, quasi per provocazione,per dispetto ,in quei momenti mi sento tremendamente stronza ed incoerente , poi invece mi ritiro e faccio il contrario di tutto e tutti.. ,ma il filo conduttore c'è, chi mi conosce molto,molto bene lo vede a occhio nudo, per altri risulto contraddittoria e poco chiara ...mi piace giocare .. che dire?

    un sorriso complice ...

    RispondiElimina
  16. Pare che in questi due giorni abbiamo condiviso la stessa colonna sonora... è una canzone che adoro. credo averla anche pubblicata a mia volta sul mio blog.

    il post mi ha ricordato un episodio dei tempi del mio liceo, dove il conformismo era considerato disdicevole ma il giorno che ho passato l'intervallo in cortile per finire un libro che adoravo invece di prendere parte l'ennesimo salotto di pettegolezzi mi hanno definito un disadattato. ancora, anni dopo, non riesco a ricordare una sola discussione intelligente. Però non ho dimenticato il titolo del libro.

    RispondiElimina
  17. Il fatto è che sò da quale parte sto, ma visto che non ho voglia di giudicare chi giudica anche me perchè non voglio mettermi al loro livello, lascio correre....
    Lo sò, pecco di superiorità ma non ci posso fare niente... li lascio cuocere nel loro brodo.

    RispondiElimina
  18. Cosa c'è di più bello di un cenone di Capodanno?
    Andare a dormire alle 23 e 30!

    RispondiElimina
  19. Il tuo discorso non fa una piega, come quello di Marina per altro. L'unica cosa è che io cado dalle nuvole, nel senso, vedo anch'io in giro certa gente che fa le cose al solo scopo di migliorare il riflesso della propia immagine secondo quello che "si deve", ma non ho mai realizzato che questo fenomeno fosse così esteso come percepisco da quello che scrivi. Sarà che certi luoghi e certe persone per me hanno effetto repellente, quindi sono fuori da certe realtà.
    Approposito, bella sta cosa di riprendere un post letto in un altro blog.
    ciao :)

    RispondiElimina