Queste foto le ho scattate dalla macchina in corsa...dall'altra parte c'era il mare e quasi aria di casa mia.
Ero triste ma anche ansiosa di riabbracciare il mio sangue e non.
Appena rientrata in casa Ciccio ha fatto la pipì a terra dalla gioia ( Ciccio è il mio cane). Felicità...non mi aveva dimenticata, anzi...C'era la ragazza che aiuta mamma che rimetteva a posto il casino lasciato da chi un tempo era nella mia vita e che nei giorni della mia 'vacanza' aveva preso il mio posto per occuparsi dei cani. Poi è arrivata mamma da casa sua e l'ho riabbracciata, mentre Ciccio saltellava tra le valigie. Ho disfatto subito la valigia dei regali...Mamma e la ragazza dovevano andar via...Ho dato i regali ad entrambe. A mia mamma un maglione, una gonna, un cappello e tanti cioccolatini. A Giovanna un maglione, un cappello e giochi per le sue bambine. Ma trattenevo le lacrime, avevo bisogno di piangere, così all'improvviso.
E così ho fatto appena sono andate via...Avevo trattenuto il pianto a Torino, poi a Bologna e Ravenna, dove mi ero fermata un giorno e poi durante il viaggio. Sentivo questa esigenza mista a nostalgia per chi avevo lasciato, per chi avevo ritrovato, ma anche per chi avevo perso e per quello che mi aspettava e mi aspetta. Una volta che decido di frignare, lo faccio in grande.
Poi c'è stato il fatidico incontro...
Tempesta, burrasca...mare forza nove e donna in mare...mare aperto.
Al solito è andata nel peggiore dei modi. Ma non mi aspettavo andasse diversamente...Ho sbagliato ancora una volta io, maledizione!
Ancora una volta la mia indole sanguigna ha avuto il sopravvento. Inutile, inutile, parlare con un muro di gomma dove tutto rimbalza. Spiegare, cercare di far comprendere cose che sull'altro scivolano addosso. E dopo? Lo sfinimento, la rabbia impotente e la consapevolezza di aver preso a pugni solo me stessa. Nel post precedente avevo scritto che il vento è cambiato e tante altre cose...Le riconfermo, nonostante tutto ciò. Devo solo lavorare ancora su me stessa...devo imparare ancora una volta che non sempre c'è un capolinea...ma percorsi infiniti che si incastrano tra note anche stonate. Devo ingegnarmi a saltarle quelle note stonate. Niente mi restituirà più quelle false certezze, la fiducia che ho riposto in modo totale. E non pensiate io creda di non aver commesso errori...ma di sicuro leale nel bene e nel male, guardando sempre dritta in faccia. Ma questo è un mondo affollato di supposte e alcuni preferiscono essere impalati con il sorriso sulle labbra. Non sono abituati a chi li guarda dritti in faccia e li porta a far lavorare quei due neuroni rimasti quasi per caso. Dovrò percorrere ancora un po' di strada con questo coltello conficcato tra le scapole...Mi ha ferito, ma non mi ha ucciso. Devo farcela, perché io sono anche allegria, voglia di vivere...curiosità, voglia di conoscere e apprendere in continuazione e anche di amare e essere riamata. Sono quella che fotografa il mondo in movimento e si incanta a guardare una nuvola bislacca...sono semplicemente io, sospesa ancora tra due mondi...tra due vite...ma credo sia ora di lasciarne una definitamente alle spalle...
Cacchio..mi hai emozionata di brutto ..giuro ..e poi la pipì di Ciccio ha persino sprigionato un lacrimone..
RispondiEliminaAndrà tutto bene, vedrai, la vita va ammaestrata, a volte è un pò ribelle ma i tenaci e i testoni ,quelli che posseggono tre neuroni riescono a domarla ;)
un bacio
p.s.: le foto che hai scattato dalla macchina sono molto belle !
Le strade si intersecanao e le persone si affiancano a noi per istanti, ore, giorni o anni. Il cammino però è sempre solitario. è nostro e dobbiamo esserne consapevoli.
RispondiEliminaGuardarci dritto negli occhi, agire, credere nelle nostre capacità e soprattutto amarsi.
Piangeere fa bene, è un emozione sana. Ricordati però che ridere è fondamentale: è il sole che deve essere sempre sopra di noi.
Ti abbraccio.
L'ulima parte del tuo post t'indica la "cura" che devi seguire per vivere al meglio la tua vita.
RispondiEliminaL'hai trovata da sola senza alcun bisogno di aiuto altrui.
La tua casa, le tue cose e Ciccio sono lì per questo.
Se mi permetti, accetta un consiglio da una che ( a quanto mi pare di capire) potrebbe essere tua madre.
RispondiEliminaNon lasciarti andare ai sensi di colpa , fanno troppo male a te e aiutano molto chi ti sta facendo del male.
In bocca al lupo.... Un abbraccio
@Grazie a tutti...
RispondiElimina@ Amalia...Non mi puoi essere mamma fidati...traggo in 'inganno' col il mio modo di scrivere:)Non ho sensi di colpa verso altre persone, ma verso me stessa purtroppo.
Spero di sentirti presto :-)
RispondiEliminaAllora, hai visto che Ciccio non ti aveva dimenticata? e questo é già un evento non da poco...gli animali sanno in chi riporre le loro aspettative.
RispondiEliminaLe tue aspettative, invece, sono ancora tutte da risolvere, e non capisco perché insisti a dare spazio a ciò che é stato: vita,eventuali amori,eventuali altre cose che al punto che sei arrivata sai bene, che comunque vada il dopo Torino, non si potrà più tornare indietro.
E' importante,invece, ritrovare l'armonia con tua mamma, i tuoi cari, che sicuramente dal tuo ritorno ritrovano serenità.
Il tuo ex...ma cazzo Nicole che ti aspettavi, stiamo parlando di un "tamarro" vestito a festa; e mi fermo quì.E' un buon rendere - Non ti pare?
Se posso darti un consiglio, fa fare tutto all'avvocato, tu tieniti in disparte, e dopo l'esito della separazione, riparti per Torino, se ti é possibile...Riprendi a vivere come meglio credi, comunque.
Non vado oltre. Ciao Nicole.
eros, né dio, né demone, né umano...ma con te fà un'eccezione...fà incursione nella realtà.
Buon cammino a te, Zuzzì, anche per il 2010.
RispondiEliminadavvero pensavi che bastasse un viaggio A/R...?
RispondiEliminaCiao Nicole,
RispondiElimina"Sono quella che fotografa il mondo in movimento e si incanta a guardare una nuvola bislacca."
Finchè ci sono persone come te il mondo avrà un futuro.
Mi sà che la tua strada è ancora lunga e in salita,forse più di quanto pensavi.Ma,a differenza della foglia di faggio di Leopardi,sei tu a decidere dove andare...Non voltarti indietro.
RispondiEliminaIn un post in cui c'è la tua insofferenza e una bella grinta per eliminarla, e un sacco di altre emozioni,riesci a farmi anche sorridere (con una gran verità) quando scrivi "il mondo è affollato di supposte". Grande Nicole, per un'affermazione così ne devi aver passate un sacco, ma il modo ironico con cui esprimi il concetto mi piace un casino. Il vento è cambiato per te, questo è un buon segnale secondo me :)))
RispondiEliminaciao
Mi sa che il pianto è nel'aria in questi giorni...ma dici bene una cosa difficile, ma non impossibile...e lasciare alle spalle è dura...ma c'è la farai...e come dice una mia cara amica saggia, è normale che ci siano giornate che ci sembra che tutti i passi avanti con un non nulla va a puttane...pensa che sei sopra un'altalena, non si può stare sempre su, alle volte si cade pure...e lo dico a te ripetendolo pure a me....troppa fretta di stare meglio....un abbraccio e continua a fotografare, gli alberi sono i miei soggetti preferiti...rappresentano la famiglia, la stabilità, la madre....
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