venerdì 22 gennaio 2010

Sono quella che sono...


Mi sono riletta e ho letto la mia rabbia. Non mi piace, ma a dirla tutta mi libera...non voglio morire d'infarto.
So che a molti non piaccio in questa versione, ma pazienza...Io non sono come SKY, io fornisco tutto il pacchetto che comprende: Rabbia, dolcezza, ironia , autoironia, infantilismo, narcisismo, gaiezza, frivolezza, profondità, strafottenza e il suo contrario, malinconia e tanto altro.

Un po' come nella poesia di Prévert:
Sono quella che sono
Sono fatta così
Se ho voglia di ridere
Rido come una matta
Amo colui che m'ama
Non è colpa mia
Se non e' sempre quello
Per cui faccio follie
Sono quella che sono
Sono fatta così
Che volete ancora
Che volete da me
Son fatta per piacere
Non c'e niente da fare
Troppo alti i miei tacchi
Troppo arcuate le reni
Troppo sodi i miei seni
Troppo truccati gli occhi
E poi
Che ve ne importa a voi
Sono fatta così
Chi mi vuole son qui
Che cosa ve ne importa
Del mio proprio passato
Certo qualcuno ho amato
E qualcuno ha amato me
Come i giovani che s'amano
Sanno semplicemente amare
Amare amare...
Che vale interrogarmi
Sono qui per piacervi
E niente può cambiarmi.

Jacques Prévert


Oggi è un'altra giornata fredda, mi era venuta voglia di pianoforte, non lo suono da una vita e non credo riuscirei più a farlo.

Ho studiato pianoforte dall'età di sei anni fino a quindici mi pare.

A otto anni mi cambiarono maestro e mi mandarono da un pretazzo. Maledetto stronzo! Mi fece passare la voglia di suonare...Non so se ne ho già parlato in passato, ma poco importa...lo leggerà chi non l'ha fatto prima.

Ero lo zio di mio cugino...

Ci prendevamo per mano e andavamo un pomeriggio si ed uno no, fino al mese di Giugno a casa di questo spilorcio, che aveva pure le chiavi al frigorifero. E viveva col padre e la madre...mah!

Ci faceva sedere in salotto al freddo e ci interrogava in solfeggio davanti agli altri. Ovviamente il suo gusto maggiore consisteva nell'umiliarci...nessuno era una cima li dentro, considerando che invece di farci suonare il pianoforte leggendo le note , metteva dei numerini. Tipo: do 1; re 2. In pratica eravamo un' armata Brancaleone. E se io glielo facevo notare mi mordeva il braccio , che io con una scusa correvo subito a lavare schifata.

Io ero la più bravina grazie ai due anni trascorsi con l'altro professore, ma ero solo la più brava dei ciuchi.

A casa inutile lamentarmi, secondo me li aveva drogati. Per farla breve, dopo anni di torture, venne il momento di sostenere gli esami di Conservatorio (con quale faccia poi). Io lo facevo presente , ma al solito inutilmente. Venne ospite persino nella nostra villa al mare, il mese di giugno e a luglio avremmo io e mio cugino dovuto sostenere le prove. La mattina si alzava e faceva colazione all'americana : Uova, bacon, spremuta e pomodori che da noi sono come una bistecca. Peccato che a differenza degli americani poi a pranzo mangiasse come se niente fosse. Poi cominciavano le torture e i suoi sputacchi, sotto il sole perché doveva pure abbronzarsi. Io con una pianola a sostituire il pianoforte, mio cugino e lui col flauto.

A metà luglio controllando ci accorgemmo che sbagliando ci aveva iscritto ad Arpa , ahahahah...ed esordì così: Andate lo stesso sciocchi e dite che vi manda Don Ciccio! Io protestai, e lo maledissi in tutte le lingue del mondo...Ma ancora una volta i nostri genitori nada. Arrivò il giorno degli esami e chiamarono insieme sia me che mio cugino per la prova di solfeggio. Io la superai, mio cugino, andò maluccio...Al momento della prova di strumento ci dissero di suonare l'Arpa. Io rossa come un peperone e con un filo di voce dissi che avevamo sbagliato a scrivere gli strumenti sulla domanda. Cominciarono a cazziarci e mi giocai, la carta del 'Mi manda Picone'... rossa da morire dissi: Ci manda Don... Don Ciccio etc etc...Ancora provo vergogna...mi vorrei ancora oggi sotterrare...Ci guardarono poi si guardarono i vari Maestri e dissero: Qualcuno lo conosce? E scoppiarono a ridere. Ci fecero poi suonare forse mossi a pietà sia il pianoforte che il flauto...ma ormai ero smontata...a mio cugino poi dal flauto non uscì nemmeno una nota decente.

Mi rivedo uscire da quel Conservatorio con gli spartiti e i libri di solfeggio in mano...I volti delle nostre mamme ed io che davanti a tutti strappando i libri gridai: Andate a farvi fottere Voi e Don Ciccio del caxxo!!!

Da allora non toccai più un libro di musica. Mi consolo entrando nel blog di Gio e di Marisa...Non avevo il Sacro Fuoco, ma magari in giornate come queste o in momenti particolari, mettermi al pianoforte mi avrebbe rilassata.







19 commenti:

  1. Eh sì, e avresti anche avuto ragione..suonare il pianoforte è come tirare una scarica di adrenalina...mentre le lunghe dita picchiano sui tasti bianchi e neri, un suono melodico s'innalza, e lo spirito ne trae giovamento, sia fisico che psichico..Anche io ho suonato per qualche anno il pianoforte, volli imparare perché rimasi affascinata dalla IX di Beethowen e dissi che dovevo imparare a suonarla a tutti i costi..
    Io adoro da morire i Queen, e pensa che ficata sedersi davanti al pianoforte e suonare Bohemian Rhapsody.. quando è finita ti senti proprio un'altra persona...
    La musica, come la pittura, come la letteratura, sono arti..e l'arte è il mezzo di espressione più efficace che esista al mondo..Si scrive..si disegna..si suona..così ci esprimiamo, così esprimiamo ciò che abbiamo dentro..E che importa come lo facciamo? Sentiamo la necessità di farlo, per cui lo dobbiamo fare..
    Hai detto: "Ho letto la mia rabbia...ma a dirla tutta mi libera...So che a molti non piaccio in questa versione..." Nicole, tu non devi essere come piace agli altri, tu devi essere come sei, e so che non serve che te lo dica io, perché lo sai e lo hai dimostrato anche da te...Chi ti ama, deve amarti per come sei, incazzata, divertente, strafottente, gentile..Non importa, sono sfaccettature...Sobo sfumature di un'opera pittorica..sono melodie di un'unica sinfonia...sono capitoli di uno stesso libro...
    E anche se so che lo sai, che te frega di cosa pensano gli altri...Se non approvano come sei..quella è la porta, e che la richiudano dopo essere usciti...Chi ti ama, ti conosce, e lo sa e ti apprezza, ti stima, ti sorregge e ti sostiene..
    Forza Nicole..io sono qua, seduta con te sullo sgabello, per iniziare una nuova sinfonia, a due mani!!

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  2. mamma mia che persona davvero squallida!!!mi fa ribrezzo pensare che ci siano persone, tra l'altro preti, così!

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  3. beh! più o meno anch'io ho avuto maestri "sbagliati".
    Il primo anno di conservatorio nella classe di canto, ricordo l'insegnante Malagrida (ti rendi conto?) che mi odiava a prescindere e non mi faceva mai lezione, io andavo diligentemente le mie due volte alla settimana.
    Entravo in classe con il mio più timido ed educato buon giorno ed era l'unico suono che lei sentiva dalla mia bocca perchè si rifiutava di farmi lezione.
    Mi ha fatto perdere un anno con un non classificata.
    Il prete invece mi sbavava dietro e quasi ogni giorno mi accompaganva per strada fino al trenino per andare a casa e mi invitava nel suo appartamento giustificandosi dicendo che i preti sono pur sempre uomini.
    Credo che se ci fossimo trovati da soli in una stanza mi avrebbe violentato... il pretino di 60 anni.

    Chissà che un giorno non ti venga la voglia di rimetterti a suonare, e questa volta lo faresti per te stessa. Pensaci!!!!!

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  4. mi manda don ciccio.... è come dire "mi manda picone"!!! Povera Nicole!!! Suona per te stessa! Suona quello che ti senti! Canta! Balla... alla faccia di chi non ti credeva ed alla faccia di chi non aveva cura delle tue note!

    Johakim

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  5. certo, se davvero sedessi al piano in tal guisa potrei dimenticare la musica... della serie: lei suona il piano e lui 'la tromba'....

    ps. stasera so' triviale! ;)

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  6. ahahah un ricordo del conservatorio.. uno dei tanti maestri di violoncello che ho avuto... io avevo appena 13 anni che mi gridava nelle orecchie .." le donne devono stare a casa a fare la calza" ahahahahha io lo guardavo stupita... troppo troppo timida per rispondere ...ma la musica ha qualcosa di straordinario che se anche non suoni uno strumento lei la musica suona te toccando le corde della tua anima per farti sognare volare nell'immenso...vorrei come te avere la forza di sfogarmi ma purtroppo non ci riesco allora ti leggo e mi ritrovo in quello che dici...così ho l'impressione di farlo io....cmq quando vuoi duettare violoncello e pianoforte..sono qua.. poi chissà l'orchestra potrebbe aumentare che dici Marisa ti unisci ....ciao Nicole alla prossima .

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  7. Ciao Nicole, sono qui a leggerti sempre con l'estro e la fantasia di ricordi sempre verdi..
    Un abbraccio
    Maurizio

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  8. quella del piano non la sapevo proprio e il cugino è chi sto pensando? :))

    Per cio che rigurda il pacchetto..non e' che diventerai pay per comment..questa è una vera caxxata (per scriverla alla tua maniera)..ma mi e' venuta così, mi perdoni?

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  9. @agatathacat
    Era il secondo
    Assolutamente si!

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  10. Triste era quello di prima triste anche questo, storia di vita vissuta che mai si dimentica, gli anni passano ma si ricorda sempre i momenti brutti, chissa perchè dei belli non ne parla mai nessuno, ogni persona è sempre a ricordare quello che ci ha fatto male, ma esiste il bene dentro di noi? perchè non si parla mai di quello? Conservatorio, piano, viola, o altro ancora, avrei voluto farlo e imparare a suonare un strumento, io che con la musica ci vivo, la sento sempre scorrere nella mie vene, io che per dormire alla notte mi canto nella mente canzoni che non conosco le parole perchè aimè non sono portato a sapere l'inglese, eppure il ritmo è dentro di me, mi alzo e canticchio, stamani è sunata la sveglia e mi sono alzato con nella testa un pezzo degli Muse, non so come mai. Don Ciccio...ah ah sembra quasi che dipingi un quadro nel descriverlo, il suo chiudere il frigo con catenaccio come a temere qualcuno che gli porti via le cose, il suo dire andate che il mio nome apre le porte, cavoli altro che porta, da come lo dici non apre manco il coperchio del wc....vorrei leggere di te un post allegro, pieno di vita, d'amore, di belle parole, leggere la tua descrizione da potere vederti e capire molto di piu di quello che senti dentro.
    Cavolo mi sembra di parlare come un psicologo....eppure non lo sono, forse la vita mi ha dato qualcosa che io non ho mai sapputo di avere, beh stai a vedere che in pensione mi metto a studiare psicologia forse diventero matto o magari un psicologo diverso da quelli che si trovano.
    Dolce notte Nicole, un kissss di quelli dolcissimi da scaldare per un attimo il tuo cuore e vedere un sorriso dalle tue labbra.

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  11. dopo il commento che ho lasciato, ho cercato la traduzione della canzone nel video, perchè mi dava di una musica e di parole tristi e ho avuto ragione, leggi il testo ciao.

    Sono appeso alla tua corda
    mi tieni sospeso a tre metri dal suolo
    sto ascoltando quello che dici
    ma non riesco ad emettere alcun suono
    dici che hai bisogno di me
    poi vai via e mi stronchi
    ma aspetta... dici che ti dispiace
    non pensavi che mi sarei girato e avrei detto...

    che è troppo tardi per chiedere scusa, è troppo tardi
    ho detto che è troppo tardi per chiedere scusa, è troppo tardi

    ti darei un'altra possibilità, cadrei, prenderei colpi per te
    e ho bisogno di te come un cuore ha bisogno di battere
    ma questo non è niente di nuovo

    ti amavo con una passione rossa,
    ma ora è diventata blu
    e tu hai chiesto scusa come un angelo,
    nonostante il cielo non sia adatto a te
    ma ho paura che sia

    troppo tardi per scusarsi , è troppo tardi
    ho detto che è troppo tardi per scusarsi , è troppo tardi

    è troppo tardi per chiedere scusa, è troppo tardi
    ho detto che è troppo tardi per chiedere scusa, è troppo tardi
    ho detto che è troppo tardi per chiedere scusa
    ho detto che è troppo tardi per chiedere scusa

    sono appeso alla tua corda
    mi tieni sospeso a tre metri dal suolo...

    No so se l'hai scelta perche conoscevi il testo ma so che rispecchia te in questo momento, spero di non sbagliare, ciao

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  12. Sarà perchè mi trovo in un momento di particolare euforia ma ho trovato questo tuo post piuttosto gradevole soto parecchi punti di vista.
    Hai anche avuto l'intelligente idea di arricchirlo con quei versi di Prévert che ti "fotografano" notevolmsente. Non me ne vorrai spero.

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  13. Descrizione dettagliata quella del preticello viscido.... sembrava quasi di vederlo intento a infliggervi umiliazioni. Rappresentante della falsa moralità della chiesa "formale", che nulla ha a che vedere con lo "Spirito". Metti le tue mani sui tasti.... e suona.... per te.... e per riprenderti la "tua" musica....

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  14. Com'è strana la vita....
    Mia madre mi spinse (dopo il test inutile del ca**o che servì solo a dare false e brevi speranze di miracoli a mia madre, del tipo....magari salta fuori che questa è portata per il classico...) mi spinse verso l'istituto d'arte.
    Exequo con il conservatorio...
    A parer di mia madre, almeno ne sarei uscita meno ignorante....
    GRANDE ERROREEEEEEEEEEEEE!
    Il più grande, insieme al rifiutare la proposta di cantare opere liriche in un famoso teatro di qui, giunta da parte del direttore, dopo avermi ascoltata...
    (mia madre=_=....ma già ti pago le lezioni di danza! La scuola che mi prosciuga! pure il canto liricoooo noooo!)
    Ecco.
    Peccato che quella era proprio la strada giusta.
    E dicevo....com'è strana la vita...
    Sai qual'era il mio sogno?
    Studiare canto ed arpa al conservatorio.
    Quando ripenso a tutto questo, mi vien da picchiarmi a sangue!
    Mi hai fatta morire dal ridere sai?
    Non è che il nome del tuo cane vien proprio da questa esperienza?
    Muahuahaahauhauahauahauahauahauahau
    ^__^
    Ti abbraccio tesoro....
    Ho riletto gli altri post...e manco a dirlo...ti ho compresa alla lettera....mi sono tuffata nella parte spirituale di te...ed è meravigliosa!

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  15. Ciao Nicole,
    piacere Marco, ma forse ci conosciamo già:-) se mi permetti, scrivo due righe anch’io.
    Leggere il post mi ha fatto ricordare tempi passati, sentivo mia sorella suonare per ore quel “do re mi fa sol la si” e viceversa, all’infinito, una tortura, chiudevo le porte e mettevo un cuscino sopra la testa aspettando che finisse (prima possibile). Alla fine ho pure imparato a strimpellare a 4 mani, incredibile visto che, in casa, l’unica cosa che suonava bene era il mio sedere:-)

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  16. Gli errori non contano,ti leggo anche nel mio poco tempo,non sono mai stao qua per giudicare,ne quelli ortografici,ne gli altri,è solo piacevole entrare nelle tue parole.
    Un bacio

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  17. Ma guarda un po'...strafottente e spilorcio...davvero non potevi capitare di meglio!!! ma non devi lasciare che lui distrugga quella che era una tua passione...se puoi rimettiti al piano e vedrai che troverai immensa soddisfazione quando in breve tempo vedrai le tue mani muoversi con più sicurezza su quei tasti

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  18. Buondì Nicole,

    visto che ora so che non ti è arrivato il commento (sob!) riprovo a lasciartelo.
    Dicevo : oggi ho voglia di sor-ridere ,non ho voglia di argomentare , nel mentre legggevo delle tue disavventure con piano e prete , mi è balenato davanti Victor Borge, uomo affascinante per il suo modo di fare, perché sa anche non prendersi sul serio e abbinare la sua genialità,talento alla capacità di far ridere ,ad umorismo ..suona quasi come la descrizione dell'uomo id..id ..scusa le balbuzie ..ho qualche difficoltà a pronunciare questo aggettivino..ideale (uff l'ho detto !) ;)

    Ti mando un bacione e il clippino, spero faccia ridere un pochino anche te,io ho riso tanto.
    Buona giornata :)
    ..un grattino a Ciccio :))

    http://www.youtube.com/watch?v=W8R0ZwYvXpg&feature=related

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