venerdì 27 marzo 2009

La sottile linea...

Ho scelto di intitolare questo blog 'Oltre me'...perchè credo da sempre che in ognuno di noi ci sia un oltre, spesso celato o oppresso che non aspetta altro che di essere scoperto. Scoperto da noi in primis o intuito da chi ci circonda.
Il mio , lo sto scoprendo da poco, ma è nel pieno di lavori in corso.
Mi sforzo spesso di capire quello degli altri e non è facile, si per nulla. Raramente appiccico delle etichette, osservo in silenzio e cerco sempre di capire cosa c'è dietro un comportamento o anche un'istintiva antipatia che provo. Amo le persone autoironiche, quelle che ridono di se stessi e si mettono in gioco in prima persona. Non sopporto invece le persone ironiche e quando ne incontro qualcuno/a lì i miei buoni propositi vanno a farsi benedire!
Trovo l'ironia un mezzo per ferire chi ci sta di fronte e chi ne è affetto di una pochezza umana intollerabile. Trattasi di soggetti frustrati, spesso complessati che riversano sulle persone più deboli i propri fallimenti. Avevo a scuola una Prof, che con ironia diceva che lei ci avrebbe giudicato in base al nostro viso, e da questo avrebbe compreso chi fosse intelligente o meno. Era una gara a chi assumeva l'espressione più intellettuale e interessante. Finivi inevitabilmente per assumere la faccia del deficiente perfetto e ovviamente lei, non faceva che fartelo notare. Ho sempre sperato di rincontrarla...credo la prenderei a calci nel cuxxo! Ho visto rovinare più gente lei con l'ironia , che intere pagine di letteratura latina.
Ecco lei era una che non andava oltre...quelli da lei chiamati deficienti, sono stati gli unici a concludere qualcosa di buono nella vita...Ah se solo fosse andata oltre, ora avrebbe avuto il privilegio di aver formato persone eccezionali.
Spesso mi scontro in persone del genere e l'unica faccia che mi viene bene è quella della strafottenza...Non vorrei sembrarvi riduttiva, sicuramente non sono solo le persone ironiche a non andare oltre... è una malattia piuttosto diffusa è una pandemia! E' la linea di demarcazione che divide il mondo tra cani sciolti e non. Tra realtà scomode e amarezze globali e solitudini diversamente autistiche.
Ed io sono diversamente autistica. Soffro , ma se amo...Bramo!... Se rido , faccio il giro del mondo...se vivo è perchè cerco quella sottile linea che fa la differenza.

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18 commenti:

  1. Ecco una bella lezione di psicologia, brava!

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  2. Ciaoo, concordo molto con quello che hai scritto su chi fa autoironia e chi fa solo ironia sfongando qualcosa di personale sugli altri che, per educazione, intelligenza o anche timidezza, non ribattono a tono.
    Non la sopporto nemmeno io certa gente, mi parte subito l'allarme dell'antipatia a pelle e, non amando assolutamente le discussioni e i battibecchi, la tengo a distanza.
    Certo così capita che chi non vede "oltre" pensa che io sia una che se la tira..... che ha la puzza sotto al naso...ecc ecc...
    Sapessero quanto sono distanti dalla realtà....
    Un tempo ci soffrivo poi ho imparato a guardare le cose "dal di fuori" e ho notato che le persone che non hanno interesse a conoscermi veramente
    non hanno alcuna importanza nella mia vita, non mi arricchiranno mai, non mi daranno mai nulla...e perdendo queste persone non perdo nulla....quindi...relax!
    Volto pagina e scopro che il mondo è tanto grande e ci sono ancora tante cose, tante persone che varrà la pena conoscere... vero????
    bacio ;-))

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  3. Adoro quella sottile differenza e mi piace ancor di più trovare per " caso" qualcuno che riesce a vederla e aggrapparsi...
    buon pomeriggio...

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  4. Oltre..tre metri sotra il cielo, poi non torno.

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  5. Abbiamo questo pensiero comune. Che l'ironia, quella cattiva, rovini le persone verso cui è rivolta. Soprattutto se sono persone deboli o indifese. All'ironia ho sempre associato la superficialità nel parlare. Per esperienze...diciamo che una mia insegnante ha avuto il potere di incenerire la mia autostima per anni, dal tempo delle elementari.
    Quello che lei ignorava però è che io sono come la Fenice!:D

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  6. quella linea sottile che fa la differenza.. a volte abbiamo paura di andare oltre, oltre ciò che siamo, che ci appartiene, ciò che in fondo ci caratterizza ma ci spaventa .. paura di andare oltre chi abbiamo di fronte, oltre uno sguardo, è comod ricoprirsi di pregiudizi, di perconcetti, conoscer l'altro richiede uno sforzo maggiore che solo a pochi è concesso.. ma la meraviglia di ognuno di noi si conserva proprio dietro ciò che nascondiamo, dietro gli occhi, oltre il corpo che grida aiuto e lacrima sarcasmo ..

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  7. Ciao cara Nicole!!
    Intanto grazie per i messaggi che mi lasci!!
    Lego sempre molto volentieri i tuoi post, forse te l'ho già detto, ma trovo in quello che scrivi una corrispondenza in quello che anche io penso..Tutte le volte che ti lascio un messaggio mi trovo a concordare pienamente quello che scrivi e a portarti anche io esempi di vissuto che assomigliano se non sono uguali al tuo vissuto. E' così anche stavolta, in prima geometri, ho avuto anche io una prof, la prof. di Fisica che ha esordito un po' come la tua, cioè dicendo che il primo in compito in classe che avremmo fatto sarebbe stato determinante per lei per farsi un giudizio su di noi, e che il voto che avremmo preso sarebbe stato più o meno il voto che ci avrebbe dato per tutto l'anno..Ora immaginati dei ragazzini che fino a 4 mesi prima erano alle medie e che per loro fisica era solo l'ora di ginnastica cosa potevano saperne e che approccio potevano avere con quella materia..Il risultato fu piuttosto scoraggiante, io beh, non eccelsi, soprattutto per colpa del mio carattere testardo all'ennessima potenza, presi di petto quell'affermazione, presi di petto la professoressa, ci fu un unico risultato: questa materia non va studiata perchè io soddisfazione a sta pazza non gliela voglio dare. E così infatti feci..Oggi rimpiango di non aver approfondito, perchè oggi penso che Fisica sia una bella materia, ma questa è un'altra storia..Quello che voglio dire, che quel giorno, quella professoressa, in poche parole inferse in tutta la classe un colpo molto duro all'autostima personale..Perchè non si nasce tutti con il meraviglioso cervello di Albert Einstein, ognuno ha delle capacità, e gli insegnanti devono tirar fuori il meglio delle capacità degli alunni e stimolarli a studiare perchè è importante per l'alunno stesso, per la sua formazione, per la sua cultura, ma soprattutto per il suo futuro..Tutti dovremmo andare oltre..oltre molte cose, oltre molte barriere..anche io sarei dovuta andare oltre la mia testardaggine e oltre l'astio che la prof mi suscitò, e studiare fisica per me, ma non lo feci..Il mio carattere è molto ribelle, io amo adoro fare di testa mia, non accetto, non riesco a seguire un'impostazione data da qualcun'altro. E' un'enorme difetto lo riconosco, e forse specialmente nel mondo del lavoro non dovrebbe essere così, ma che ci posso fare? Oh, sì lo so, potrei fare moltissimo, potrei lavorare su questo lato del mio carattere e convincermi che a volte ascoltare non è del tutto sbagliato, a volte seguire delle impostazioni date da altri non lede la mia persona..sì lo so lo potrei fare..Ma come dice mia mamma, io sono un Ka, sono uno spirito libero, non riesco a stare alle imposizioni ci sto solo se tali imposizioni vengono valutate da me come positive..Solo che io odio terribilmente i soprusi, io odio terribilmente chi dice si fa così e basta senza possibilità di dialogo. Allora mi chiudo a riccio, tiro fuori i pungiglioni e l'unica verità che sento è la mia..Invece è così che io vorrei che fosse, vorrei che tutti andassimo oltre..oltre quello che si vede, oltre le apparenze..Non è facile e penso soprattutto sia colpa della società in cui viviamo..Io non sono certamente una taglia 42 (purtroppo :"-C)e questo a scuola è sempre stato fonte di disagio perchè ovviamente i miei compagni mi prendevano in giro e non mi includevano nel gruppetto dei "ganzi"..Ne ho sempre molto sofferto perchè in cuor mio invece sapevo che ero molto di più di qualche chilo di troppo che si vedeva in superficie..ma si sa, in età scolare i ragazzi sono tutti molto cattivi, ciò che pensano dico senza curarsi se ciò può o meno ferire il destinatario..E così la mia simpatia la mia voglia di scherzare di stare in compagnia non veniva soddisfatta se non da quei pochi che mi accettavano..Fortunatamente poi all'univerità le cose sono cambiate (non perchè sia diventata una taglia 42...ahahahahah utopia....ahahahah...comunque sono a dieta lo confesso, e bene sì...anzi sgridami se non la faccio, almeno rientro un po' nei ranghi...)ma forse perchè là ero con persone che avevano raggiunto una certa maturità, e che quindi in un certo qual modo, andavano oltre..Oggi sono sposata, molto felicemente, ho 4 amici favolosi che mi vogliono bene come fratelli e sono contenta così..Sono dalla tua parte Nicole, anche io guardo, cerco studio oltre..
    A presto!
    Debora.
    P.S.
    Come al solito ho scritto un fiume di cose..Sigh..Sob..Peddonoooo..

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  8. Oltre te..tre metri sopra il cielo, poi..desidero rimanere a guardarti..

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  9. Ciao Nicole,
    condivido il tuo pensiero...immensamente, non sai quanto...
    Purtroppo molti amano ironizzare sul prossimo, ma anch'io penso che chi si comporta così è perchè ha qualche problema dentro di sè.
    Mi ripeto sempre che dove c'è un eccesso, c'è anche un difetto. Chi è arrogante è perchè fondamentalmente è un insicuro.
    Ciao :)
    Pimpinella

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  10. Oltre me stesso,trovo un altro oltre e cerco di raggiungerlo e poi un altro,non riesco a bastarmi,non riesco a fermarmi,se non il tempo giusto di una pousa,una riflessione,poi l'istinto torna a galoppare e vado ancora oltre,perchè?perchè in ogni oltre c'è tutto mestesso senza risparmi e in me i limiti sono lontani.

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  11. Ogni giorno si scopre di te sempre cose nuove, si capisce quanto sei precisa ad esaminare la tua vita, l'autocritica direi che è la migliore cosa per capirsi e riconoscere i nostri limiti e il carattere di noi stessi, io non amo chi crede e vuole essere il primo della classe, non amo il professori che pensano che solo loro sanno tutto della vita e di tutto, a mio giudizio molti di loro sono persone che oltre al loro spiegare della materia nn sanno altro della vita, persone che sono pronte a dire che per arrivare dove sono hanno fatto il mondo, ma se invece di dire cavolate e sparare su chi vuole imparare veramente, provassero per un giorno a lavorare in miniera, forse si che la gente la capiscono dal viso.
    Al mondo ci sono tanti professori di ogni genere, sul lavoro poi c'è sempre il sampientone che solo lui è dio in terra, ma una piccola difficolta sono pronti a chiedere a te che umilmente dici di nn essere bravo quanto poi è il contrario, ne ho conosciuti tanti io nel mio lungo cammino del lavoro, anche ora ne ho ma al momento buono il sottoscritto umile e piccolo lavoratore sa come fare capire al professore di turno che è lui il defficente. ciao notte

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  12. Posso capire benissimo quello che hai scritto. Io ho avuto professori molto simili a quello che hai descritto tu. E posso veramente capire che essi si fermano, come ogni persona, ll'aspetto primario.
    E' un pensiero quasi pirandelliano, autore che amo, e che spesso, cito.
    Mi piace. Ci feci pure la tesina. E partire dall'altoforno per il petrolio e parlare della maschera di ognuno di noi con pirandello, non è stato facile, e non credi di aver reso al meglio. Ma pirandello mi piaceva troppo. Sempre attuale. Sempre.

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  13. allora Nicole, trova la tua ex prof. e regalale un zucca mantovana, possibilmete vuota, ahahaha.

    - sull' intelligenza vista con la lente della bellezza, beh la prof. avrà letto sui metodi che usano gli americani nella selezione del personale: un fronte laga e spaziosa é sinonimo di intelligenza...io preferisco il vecchio detto popolare "meglio... contadino scarpe grosse e cervello fino".

    - sull' ironia ,penso sia una variabile dell'intelligenza in sé negli individui (per chi sa utilizzarla, naturalmente) diversamente c'é il rischio di offendere il destinatario es: l'ironia per correggere la spocchia altrui,ecc....l' ironia é un quid di intuizione, acutezza, in definitiva é ironico chi sa essere anche auto-ironico...penso al libro di alcuni anni fà scritto da Woody Allen "Citarsi addosso".

    E per finire con una nota di personalissima( la mia (?) antipatia. Penso non sia né ironico, né simpatico visitare un blog, e siccome non ci si vuol sbilanciare o peggio non si sa cosa commentare lì per lì, allora si lasciano quei segnetti (si dicono emoticon?) come quello che tu hai utilizzato per salutare...ma che cazzo vuol dire. Basta scrivere "Ciao", qualsiasi cosa, ma che si possa cogliere l'emozione o il dissenso altrui di quello che si é letto. Ecco questa ultima cosa mi stava proprio soffocando e ora che l'ho detta scopro che mangiare le patate si diventa più intelligenti,ahahhah. Mia cara, ti auguro un piacevole week-end :::)))). giò

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  14. Abbasso l'ipocrita "normalità". Viva gli slanci, i fulmini, le idee pazze,gli amori folli, la vita insomma....
    Un saluto

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  15. Ciao Nicole!
    sei davvero cara con i tuoi saluti. Ho apprezzato tanto!

    Hai iniziato questo post con una frase bellissima:
    "Ho scelto di intitolare questo blog 'Oltre me'...perchè credo da sempre che in ognuno di noi ci sia un oltre, spesso celato o oppresso che non aspetta altro che di essere scoperto. Scoperto da noi in primis o intuito da chi ci circonda."

    Andare oltre è quello che per me più conta e che è stato raro trovare negli altri, perciò le tue parole e tutta la tua riflessione è in perfetta sintonia con me (ancora una volta!).
    Sull'autoironia come sai, la pensiamo anche allo stesso modo, mentre nemmeno io amo chi usa l'arma del sarcasmo o ironia per sentirsi al di sopra degli altri e mostrarsi "intelligente", mentre dietro c'è solo il vuoto di una personalità frammentata.

    Ti auguro di trascorrere una buona serata!

    Un bacio.

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  16. Non si dovrebbe prendere sul serio l'ironia ... sennò si finisce come un topo in trappola ... la tua proff era molto più saggia di quanto pensi ... il fatto stesso di provare a non essere se stessi "cambiando faccia" costituisce la trappola ... Ecco perchè vi avrebbe giudicato dalla faccia ... voleva vedere chi comunque restava se stesso xkè aveva stima di se, e chi invece era effettivamente cretino, e fingeva di essere ciò che nn era. Quando la rivedi, dopo averla menata, falle i complimenti da parte mia.
    XD

    Da dilettante della satira (stupratore di essa sarebbe il termine più corretto) farei una distinzione tra snob e ironici ... in questo contesto, la differenza tra le due categorie sta nell'auto ironia ... chi è ironico se nn crede di essere chissà chi, avrà come principale vittima delle sue fracciate se stesso (io sono cosi x esempio) lo snob invece no, l'altro lo innervosisce ... e l'ironia non è altro che la rielaborazione della rabbia, in chiave non violenta ... Nessun dittatore è auto ironico, per esempio.

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  17. Quella non era ironia, era stupida ignoranza supponente di un'insegnante incapace e mentecatta.
    Ironia è voglia di far sorridere una persona, piacere di distoglierla anche per un istante da uno o più pensieri tristi... Ironia è intelligenza, è sensibilità, è a volte una piccola follia...
    Proprio per questo una persona ironica, veramente ironica, è anche e soprattutto autoironica. Una persona invece che deride solamente gli altri o è cretina o più semplicemente invidiosa e frustrata.

    Ciao

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