mercoledì 15 aprile 2009

Spremuta di cuore...

Sarà un po' strano il post di stasera...a libera interpretazione. Miei pensieri gettati nella rete...tra spazio e tempo indefiniti.
Oggi ho compreso uno dei miei tanti limiti...il darmi a 360° e poi pretendere in cambio la stessa cosa. Si, pretendere, avete capito bene...Do ut des. Ne ho preso atto e pur sapendo di sbagliare, non riesco ad essere diversa. Questo mio gettarmi nelle cose senza paracadute, mi ha lasciato ferite indelebili, questo mio carattere di merda che non mi fà dimenticare....Questo mio modo di amare in senso assoluto a volte anche in silenzio. No non è un post che parla di amore inteso come storia tra due persone...E' un amare in senso universale. Mi aspetto lealtà, in un mondo che di leale ha solo un eco che si perde tra il vento.
Dove l'oggi non è ieri e nemmeno un domani.
Panta rei os potamòs ( tutto scorre come un fiume)
L'amicizia è solo un proclama uno spot pubblicitario di belle parole scritte sulla sabbia. Sono perfetta? NO! Ho già detto di essere una che non sa dimenticare e che si aspetta un ritorno di quel che crede di seminare...quindi neanche io conosco l'amore , l'amore quello vero quello dei vuoti a perdere. Conosco solo la lealtà, quella si.
Che serata amara ma anche liberatoria, prendere coscienza dei propri limiti è già un passo...già un passo , ma come i gamberi poi ritorno indietro. Vorrei essere in cima ad una montagna ora e gridare gridare tutta me stessa fino ad evaporare. O farmi una spremuta col mio cuore , degustando me stessa, con la speranza di capirci qualcosa...e fanculizzarmi una volta per tutte. Ecco già sorrido...

19 commenti:

  1. mi piace la tua sincerita' e la tua schiettezza

    mi viene pero' da chiederti se i limiti che tu dici di riconoscerti non sono in realta' limiti che tu credi di avere,che ti sei cioe' creata tu,partendo dal presupposto che tutti noi siamo gli artisti della nostra vita,i nostri stessi creatori, non pensi che dentro di noi ci possa essere molto piu' potenziale che non riusciamo a vedere,o che la societa' o vecchie credenze che abbiamno preso per buone ci stanno tenendo chiusi in una scatola?io sto scoprendo piano piano un nuovo modo di relazionarmi con gli altri.anche di amare,sto scoprendo che l'amore incondizionato e' quello che ti da la felicita' piu' alta,e che se pensi che per essere felice ti devi aspettare qualcosa dagli altri ti togli potere,poiche' sei succube dei tiramenti degli altri,e ognuno ha le sue gatte da pelare,ciao e' bello parlare con te

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  2. Si Nicole,stesso bisogno d'aria.Non trovo che i tuoi siano limiti,ma solo il tuo essere te stessa.Anche io penso che in amore si debba dare tutti se stessi,senza risparmio,coltivandolo ogni istante,in ogni pensiero,in ogni parola,in ogni gesto.In effetti chiunque come te vorrebbe la corrispondenza dall'altro,si può avere anche di meno,ma alla lunga questo lede il cuore,il darsi completamente presuppone unnon bastarsi,non trovando la giusta risposta ,questo non bastarsi alla fine ci sopraffà e ci abbandona in un volo solitario.

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  3. sì, Nicole, sorridi un po'....
    un abbraccio

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  4. Per essere " sereni" con se stessi, non bisognerebbe mai aspettarsi nulla, amare incondizionatamente e una delle cose più belle anche se il ritorno che ne abbiamo non è uguale...non bisogna dare per avere, anche perchè non sarebbe mai come davvero vorremmo, dovremmo prendere quello che riceviamo per quello che davvero è, dovremmo riuscire ad essere più aperti mentalmente per capire che ciò che ci viene dato è sempre a modo suo " grande" anche se non è pari a ciò che doniamo noi...

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  5. Il do ut des è il principio operativo dell'amore
    L'anore incondizionato (il cuore) è solo una parte, dell'Amore, Zuzzì.
    Quindi, nella pratica, è bene essere saggi e sapere che vale il do e tu dai.
    Diffidare dall'amore altruistico e disinteressato. Solo poche persone, che veramente donano senza alcuna richiesta, che amano come imperatori, dice lo zio, possono dare in totale gratuità.
    Per le altre, c'è un po' di lavoro da fare, prima.
    Prima metti il vino bbono nella bottiglia, poi, solo dopo, puoi mescerlo.

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  6. Secondo me è un passo avanti,è importante che tu ne sei consapevole...mi vengono in mente le parole di una canzone:
    la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare...

    http://www.youtube.com/watch?v=hL-A38ZR0EQ

    Ciao

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  7. Ciao cara Nicole!!
    Scusa per questi giorni di mio silenzio, me ne vergogno ma sono andata a passare le festività pasquali con i miei suoceri che purtroppo non vedo spesso e gli zii di mio marito che altrettanto purtroppo non vedo altrettanto spesso..
    Ho letto con interesse questo tuo post, e torno ad assomigliarti perchè io mi sento come te..io sono esattamente come te..mi do a 360 gradi con la speranza di ricevere parimenti e invece spesso non ricevo nemmeno la metà della metà..ormai lo so, ma coglionamente continuo e persevero ma cosa ci posso fare? Anche io purtoppo non riesco a dimenticare..forse perdono forse semplicemente faccio finta che non sia successo che nessuno abbia detto o fatto ma la ferita resta, non solo la cicatrice ma anche il pensiero, e forse la ferita non si rimargina mai..A parole tutti dicono: "stai tranquilla, Debora, se avrai bisogno io ci sarò sempre.."salvo poi quando veramente c'è bisogno sapere che quelli su cui dovresti contare hanno altro da fare e devi da sola riemergere dalla cacca dove sei finita...Eh, è vero, tutti si preoccupano di avere amici ma nessuno si preoccupa di esserlo, io invece mi preoccupo di essere amica ma non ho amici su cui contare veramente..Una stupidaggine, è successa mercoledì scorso, ho sentito la mia amica che sarebbe dovuta venire con suo marito e il mio a passare le festività pasquali sul lago di Garda, per andare a fare la spesa da portare in casa..lei finiva di lavorare alle 18.30, io alle 19,30, le ho detto:"ci vediamo alle 19,30 quando esco così si va insieme a fare la spesa..."lei mi fa, "no, io esco alle 18,30, vado a casa, sono stanca, vai te a fare la spesa"..certo, vado io, io che sono cogliona che ho 8 ore sulle spalle di sbattimento oltre al lavoro domestico, vado io a fare la spesa per tutti....Eh, scusa lo sfogo, è una banalità, ma se ci si nega per le banalità, quando c'è vero bisogno che si fa?Ma quando lei ha avuto problemi col marito, io uscita alle 12,30 da lavoro mi sono precipitata a casa di lei e senza pranzare sono stata a chiacchera con lei per poi tornare a lavoro a digiuno alle 15:00...Io dovrei fare una spremuta del mio cervello e capire se ci sono dei neuroni dentro, per capire se mi hanno lobotomizzata da piccola o se riesco ancora a ragionare...ma io sono fatta così..anche se in cambio non ricevo niente, io devo essere disponibile per gli altri..Cara Nicole, siamo fatte così, è il nostro carattere, possiamo sbattere il naso mille e mille volte, possiamo essere ferite, possiamo rimanere ore in attesa di risposte ma niente da fare, la volta dopo saremo sempre lì, disposte ad ascoltare, ad aiutare a porgere la nostra mano di solidarietà e ancora in attesa che qualcuno prima o poi ci dia una rsposta e faccia forse una volta qualcosa per noi...Siamo sanguigne, e forse non ci importa del resto, ma solo sapere che in qualche posto nel mondo invece qualcuno che farebbe qualcosa per noi c'è..quell'amico che avevi ma che non sapevi che esistesse...forse da qualche parte c'è..
    Un abbraccio,Debora.

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  8. Nicole, in questo mondo trovare l'estrema lealtà credo sia impensabile, per come la posso vedere io, ti posso dire che esistono una moltitudine di persone, non necessariamente cattive o brave o leali.
    Io osservo le persone, ognuna ha i suoi problemi generali, e molte anche con se stesse...però sono fermamente convinto che siamo a questo punto(intendo nella vita di tutti i giorni) perché siamo stati indotti ad essere più o meno bravi/cattivi/leali/onesti etc etc....Specialmente dal dopoguerra con la rinascita del benessere abbiamo dimenticato chi siamo veramente...tutto è diventato competizione, però chi ci ha indotto alla competizione?..IL SISTEMA !!!!!!!!!
    Ecco che qui entro nel discorso della decrescita, dove il mio post ti ha reso partecipe di un'idea di cambiamento.
    Dobbiamo far capire alla gente, che chi ci governa, non è assolutamente intenzionato al nostro benessere, altrimenti non saremmo a questo punto...loro vogliono dare la colpa a noi, ma non è così...Guarda la costituzione, viene perennemente stuprata da loro per primi...Allora, il popolo dovrebbe essere sovrano...DOVE?...vedi in giro questa sovranità?..forse pensi che sei sovrano se li voti?...però guarda caso se c'è qualcosa che non va e ti ribelli magari ad un inceneritore loro ti manganellano!!!!..Dove la vedi lì la sovranità?..la salute non è un diritto?.....Altra sovranità è la moneta...sai che cosa è essere sovrani di una moneta?..pensi che la BCE sia un ente fantastico?...Sai cosa è il signoraggio bancario?, Sai cosa vuol dire riserva frazionaria bancaria?...Sai che cosa hanno firmato i nostri politici e hanno dato il consenso al Trattato di Lisbona?...sai perché l'Irlanda lo ha rifiutato?..ma ora gli faranno un culo grosso come una casa per farlo firmare?...
    Ecco, questi sono solo 3 o 4 spunti, che tutta la nostra gente dovrebbe sapere, ma non lo sa...Tutti noi siamo in queste condizioni, ma non è colpa nostra, quindi l'essere cattivi, leali o bravi non dipende da noi, ma da come ci hanno prtato a pensare...perché schiavi di un sistema che ti dice che sei libero...
    Vabbè, la finisco qui..questo è stato un mio piccolo sfoghetto..
    Ciao Nicole...

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  9. Io la penso esattamente come te. Magari la penso in modo scientifico. Ad una azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Nei suoi famosi principi della dinamica.

    L'importante poi è rendersi conto che non tutti la pensano come noi (e questo evita molte problematiche te lo assicuro). A volte deglutire serve più per vivere che non per respirare.

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  10. Ciao bella! :)
    Su quanto hai scritto avrei davvero molto da dirti.Qui mi limiterò ad alcuni pensieri solo...
    Io sono figlia unica e da sempre mi sono buttata anima e corpo sulle persone,per colmare la mancanza di un fratello o di una sorella che ho sempre avvertito.E sono stata una DO UT DES.Nel senso che dando molto mi aspettavo los tesso in cambio.Sai, dopo l'ultima "fregatura" presa un paio di anni fa ho compreso davvero cosa è essere feriti da un'amica.Da allora la mia mente è cambiata.Non do più aspettandomi di ricevere.Non mi aspetto nulla perchè nulla mi è dovuto.Faccio quello che mi sento per stare bene con me e con il mondo.A chi mi manca di rispetto rispondo.A chi mi rispetta lo apprezzo.Ognuno si da come crede opportuno, i nostri criteri di misura sono differenti e non possiamo biasimare gli altri per questo.
    Nicole, l'amicizia vera esiste.Magari a volte sbagliamo semplicemente persona.Come succede in amore!Non tutti sono fatti per stare insieme e non tutti sono fatti per essere amici.
    ...:) Sembro una saccente che da lezioni???
    Spero di no.Mi sono permessa di scrivere tutto questo perchè conosco bene questo difetto.C'ho lottato.Lo eliminerai anche tu.Comunque questo non toglie che tu sia una bellissima persona!E traspare dal Blog, si si..

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  11. Capisco il tuo stato d’animo.
    Perchè pure io ho avuto le mie delusioni.
    Forse dici bene parlando dell’amicizia come uno spot pubblicitario. Nell’epoca dei facili consumi siamo propensi a credere che anche l’amicizia si possa avere tutta e subito. Io do una cosa a te e tu dai una cosa a me. Sarebbe bello ma non è così. Amicizia , una parola importante che spesso viene pronunciata con troppo disinvoltura.
    Però penso che in fondo l'amicizia vera esista ma non è proprio quella che da forse dentro di noi idealizziamo.
    con l'esperienza potrei dire che l'amico vero per me è quello che rimane nascosto, non è onnipresente, e soprattutto ti accetta per quello che sei. E' quello che con un occhiata capisce il tuo stato d'animo. Quello che gli bastano poche parole.
    Con il resto del mondo col tempo ho imparato a non aspettarmi più di tanto, prendo quello che viene, non aspetto di essere ricambiata, agisco per sentirmi bene io prima di tutto.
    Ho imparato col tempo ad accettare le altre persone per quelle che sono, anche se ci sono delle cose che proprio non tollero, come la maldicenza, l'invidia e la falsità.
    Sono tutti compagni di viaggio chi per un giorno, chi per una vita.
    Non ti nascondo che nonostante tutto quello che ho scritto sopra a volte mi sono sentita davvero sola.
    Ma questo forse è colpa del mio carattere.
    Chissà...

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  12. Ricambio volentieri il saluto,irrinunciabile pure questo.Il sonno?ho dimenticato il suo sapore.Buonanotte Nicole.

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  13. Ciao, classico pensiero di chi si smarrisce tra i tortuosi meandri dei sentimenti, io credo che l'Amore non vada perseguito, ma creato dentro di Noi, se riusciamo dare un senso alla Nostra vita, al Nostro modo di essere, accettare i Nostri errori senza mai drammatizzarli,forse non risolveremo il problema dell'Amore ad ogni costo,ma forse saremo in grado di vedere oltre i sogni. Ciao, Ti auguro una buona giornata.

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  14. anche io sono cosi, mi butto in full immersion in tutto perchè ci credo ma alla fine il ritorno non è mai come vorrei, soprattutto dalle persone...... pero' son fatto cosi e spesso mi dico "ora mi faccio furbo" ma alla prima occasione ci ricasco.

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  15. Questo vedere l'amore a livello universale, è talmente religioso da non essere reale. L'amore è una cosa esclusiva, non universale. Ogni volta che sento "amore universale" mi giro e trovo sempre un Mc Donald's ... sarà una coincidenza?

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  16. Ciao cara Nicole!!
    Grazie per la ricetta, domani che ho il giorno libero proverò a farla e ti saprò dire!!
    Sei veramente speciale!!
    Ora preparerò come promesso un'immagine che potrai scaricare per festeggiare i nostri blog, devo ancora pensarci ma vedrai che nn ci metterò molto!! E questa volta farò in modo che tu l'abbia per tempo!!
    Un caro abbraccio, Debora.

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  17. Ciao Nicole,
    mi è venuta in mente una canzone del 1967 che diceva:
    "Tu sei buono e ti tirano le pietre.
    Sei cattivo e ti tirano le pietre.
    Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai,
    sempre pietre in faccia prenderai...
    ...Qualunque cosa fai capire tu non puoi
    se è bene o male quello che tu fai..."
    In effetti non è che sia sempre così, tante volte possiamo ricevere inaspettatamente più di quanto abbiamo dato, e viceversa, da altri per i quali ci siamo davvero spremuti, solo calci in c...

    Certe esperienze ti segnano, come dici tu, in maniera indelebile e questo crea una successione di cause-effetto nelle relazioni future. Diventiamo prevenuti e anche quando sentiamo uno slancio di affetto in più per qualcuno, abbiamo paura e ci condizioniamo, misuriamo nel dare. Ma sarà poi la soluzione? Quando ci si scotta con un fiammifero si ha paura ad accenderne un altro, ma poi ti accorgi che è necessario anche saper accendere fiammiferi e devi far cicatrizzare la ferita.

    In ogni caso il tuo "limite" che sta nel dare a 360° e aspettarti altrettanto, è umano ed è quello di cui abbiamo bisogno: essere colmati di quell'amore che sentiamo dentro e che per alimentarsi ha bisogno anche di ricevere. E' un meccanismo naturale nel nostro essere, quello di uno scambio reciproco di sentimenti.

    Poi l'aspirazione ad un amore umanitario ed universale che non ha bisogno di contropartita, è lo scopo di evoluzione spirituale dell'essere umano; ma non ci siamo ancora arrivati a questa saggezza e perfezione. Siamo ancora cuccioli bisognosi di affetto e veniamo feriti a morte se le nostre coccole non vengono ricambiate.
    Però dentro abbiamo sempre una grande capacità di dare anche quando pensiamo di esserci inariditi.

    Parlando di antica saggezza, i Greci distinguevano tre tipi di amore: agape, eros e philia.
    Agape è quell'amore universale e senza ricambio che si dovrebbe rivolgere al prossimo e all'umanità (c'è chi è stato o è già in grado di darlo).
    Eros definisce l'amore nel rapporto di coppia.
    Philia è quell'amore di cui parli tu; cioè il piacere e il bisogno naturale di dare affetto e bene al massimo delle proprie capacità, ma aspettandosi un ritorno che possa continuare ad alimentare questo "phileo".

    Detto questo alla fine io nella mia esperienza mi sono resa conto che posso tendere la corda dei miei limiti fin dove riesco, per non forzare me stessa e stare male. Non ha senso pretendere da me più di quanto sono arrivata ad ottenere in termini di evoluzione. Se riconosco i miei limiti e riesco poi a lavorarci per superarli, verrà il giorno che sarà naturale per me fare cose che prima erano impensabili.
    Ma se per il momento non sono capace di provare agape, non significa che sia sbagliato; certo capirlo è il primo gradino per superare se ne avrò la capacità.

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  18. fiducia e lealtà sono beni solidi in una società che brama solo detriti eterei.
    Merce rara e preziosa, non stupirti se è difficile rintracciarla nel globo terracqueo
    Sussurri obliqui

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