"Quando non può lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due possibilità: l'andatura di cappa che lo fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga è spesso, quando si è lontani dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all'orizzonte delle acque tornate calme. Rive sconosciute che saranno per sempre ignorate da coloro che hanno l'illusoria fortuna di poter seguire la rotta dei carghi e delle petroliere, la rotta senza imprevisti imposta dalle compagnie di navigazione. Forse conoscete quella barca che si chiama desiderio."
"In tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare"
Elogio della Fuga, Henri Laborit
Oh sì..io desidero fuggire, spesso. In questo periodo il desiderio è forte. Vorrei imbarcarmi su uno di questi velieri e lasciare che il vento mi porti fra i flutti verso terre nuove, magari inesplorate, dove l'uomo ancora non ha messo piede e non ha rovinato tutto..Vorrei fuggire e portare con me solo ciò a cui tengo, per salvarmi e salvare ciò che è importante: l'appartenenza al mio cerchio di vita.
RispondiEliminaDebora.
a volte mi piacerebbe fuggire, partire all'avventura e senza meta.....mi piacerebbe avere 2 ali e farmi trasportare dalle correnti .. ehh si avolte mi piacerebbe
RispondiEliminaCiao Nicole, ben trovata, mi piace scoprire luoghi nuovi a blogolandia, ora scappo al colloquio coi genitori ( sighhhh), tornerò con la dovuta calma a fare un commento meno scemo di questo. Ciao!
RispondiEliminaNoto che mentre io sono da te, tu sei passata da me :)
RispondiEliminaNon so NICOLE, a volte mi capita di voler fuggire ma poi mi rendo conto che lottare probabilemente è il modo per tenersi vivi.
Certo...se ne può uscire a pezzi.Ma suppongo valga la pena tentare per non avere rimpianti.
Preferisco i fallimenti.
Un bacio grande cara!
Ciao cara Nicole!!
RispondiEliminaGrazie di essere passata da me!!
Mi scrivi sempre delle belle cose, ma devi sapere che ciò che scrivo è merito di ciò che esprimi..c'è sintonia, e quando c'è sintonia, esprimere il proprio pensiero è molto semplice..Un caro abbraccio!!
Debora.
ma..come hai fatto?
RispondiEliminavoglio dire, stavo leggendo il tuo profilo dal blog di Aleph, e due minuti dopo mi arriva il tuo messaggio.
Mah!
Beh, io vorrei fuggire dalla galassia, ma per il momento mi accontento di fuggir dai mestieri, che non faccio da 2 settimane...
p.s.: grazie x il commento su Unicredit; se leggi l'altro mio blog, che è dell'ass.ne di cui sono presidente, vedrai che ho scritto parecchio sulle banche.
Sempre sognare per mantenersi vivi, i tempi non contano
RispondiEliminaciao
Bellissimo questo pezzo.
RispondiEliminaDi bolina è figo ... anche se non ho mai capito come caspita si fa!
RispondiEliminaCiao, Bertholt Brecht disse .....
RispondiElimina" soltanto nei sogni gli Uomini sono completamente liberi " allora io dico.....sogniamo!
buona serata Nicole.
Grazie Nicole,per tutto.Tornerò a sognare,al largo di mari sconosciuti.
RispondiEliminaBellissimo!!
RispondiEliminaè la quantità di gente che segue una direzione che determina se stiamo fuggendo o conformando
RispondiEliminaSussurri obliqui
"...D’estate muoio un po’
RispondiEliminaAspetto che ritorni l’illusione
Di un’estate che non so…
Quando arriva e quando parte,
Se riparte? ...
E’ arrivato il tempo
Di lasciare spazio
A chi dice che di spazio
E tempo non ne ho dato mai
Seguo il sesto senso
Della pioggia il vento..."
Ho catturato queste parole della canzone che ascolto qui...mentre leggo il post. Proprio belle!
La fuga ci può salvare! C'è chi dice che fuggire non è la soluzione, ma io dico che se c'è il rischio di annegare, la fuga diventa il modo migliore per affrontare una tempesta.
D'altra parte non ci si può opporre ad eventi più grandi di noi; quando si giunge al limite della nostra soglia di sopravvivenza la via di fuga va cercata per dare priorità alla vita.
Su terre straniere e sicure poi, si potrà mettere ordine ai fardelli che ci siamo portati, perchè quelli certo non ci abbandonano, ma sulle nuove rive dove tutto è più chiaro e senza nebbia, comprendere quello che ci ha insegnato la tempesta.
Cercare un luogo sicuro per poter ricominciare, ma senza l'illusione di poter tagliare i ponti con noi stessi e i nostri conflitti. Si fugge da ciò che ci circonda, ma non da ciò che conteniamo dentro.
A volte l'unica cosa che rimane è fuggire e credo che anche quella sia un'azione che può portare ad una svolta decisiva. Infatti, per esempio chi potrebbe biasimarci perchè siamo fuggiti da una gabbia per aprirci alla vita.
Penso sia questo il senso del fuggire che ci riguarda.
Comunque anche per fuggire ci vuole coraggio: abbandonare ciò che si conosce per l'incognita di terre straniere ...non è da tutti.
Si devono fare prima un bel pò di conticini per poi prendere la via di fuga e questo ci obbliga ad affrontarci, noi e le nostre paure.
Sono già ufficialmente in "ferie" ma volevo dirti solamente che pure io volevo mettere questa "colonna sonora" al mio blog... bella eh.... :)
RispondiElimina"è arrivato il tempo di lasciare spazio...."
ciao a presto...
ciao , arrivo a te di rilancio dal blog di Furio.. avevo citato nel suo blog henry laborit e lui mi ha detto di aver letto da te una sua citazione..
RispondiEliminaeccomi qua, complimenti perche' non tutti hanno apprezzato e capito i suoi concetti che secondo me sono fondamentali nella vita ..
a presto .
PIMPE