sabato 25 aprile 2009

Frammenti di anime...

Chi non si è sentito in frantumi come l'uovo nella foto alzi la mano! Ma la foto non evidenzia metaforicamente solo questo...E' un sentirsi in frantumi da colpo imprevisto , uno sconquasso improvviso...e la tua anima in mille pezzi. Si può ricomporre un'anima? Non credo , ci sono cose indelebili che tali resteranno. Forse ci si può convivere , anzi sicuramente si...ma come? Non lo so, forse guardando avanti senza voltarsi indietro , se non per brevi soste di toccata e fuga. Si, andare avanti con coraggio e determinazione, passo dopo passo.
Non può essere sempre notte o no?

12 commenti:

  1. L'Anima ferita difficilmente torna a respirare fiducia, le cicatrici rimarranno lì a battere feroci sulla pelle, su tutto ciò che si credeva fosse tale, fraantumando pezzi di Noi che ci fanno come morire un pò, però non è sempre notte .. per tutti esiste una nuova alba prima o poi ... per tutti l'alba dentro cui rinascere. E volare ...

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  2. Sai mi hanno insegnato che quando si rompe un vaso tu puoi anche aggiustarlo,incollarlo,ma non sarà mai come prima,ma con questo non vuol dire che non possa essere meglio.

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  3. Ciau.....
    l'anima non la si può ricomporre, tuttavia però ci sono dei motivi per cui andare avanti. Pensa alle persone che hanno subito grandi catastrofi e, abbiamo molte dimostrazioni di queste persone, pensa cosa vuol dire per loro ripartire....rinascere. Il solco rimane, ma il viaggio continua.

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  4. un'anima può sempre ricomporsi, ma il ricordo negativo la segna per sempre un po' come i pezzi riattaccati di un vaso di ceramica... restano le crepe....

    buona domenica

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  5. cuori infranti, anime a pezzi, vite disperse...quante sciocchezze !!! gli amici, essi litigheranno, si insulteranno, vivranno momenti di frustrazione, poi basta un quid eccco: una carezza, un bacio, una parloa sussurrata...Non é successo niente, diversamente di che amicizia si parla,che roba sarebbe?, cosa li legherebbe ?. Aaaahhh, ma forse tu intendi dire altro. Beh, allora mi sono sbagliato. eros saluta e se accettato ritorna.

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  6. Nicole, certamente il segreto è andare avanti e, se è fattibile, guardare indietro il meno possibile..
    Buona domenica.

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  7. Non c'è anima che non sia costituita da cicatrici, da dissesti, da imperfezioni. Si può anche guardare indietro, si può osservare la notte per poi capire nel profondo lo spettacolo del giorno
    Sussurri obliqui

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  8. Le ferite purtroppo le portiamo dentro per sempre Nicole!
    Ci fanno crescere,cambiare...ci formano in un certo modo.Anche se nel tempo si rimarginano.

    L'anima però riesce sempre a ripartire, secondo me.E' distinta dal cuore e dalla memoria.E' come il vento.I venti si separano incontrando un ostacolo ma poi tornano sempre a soffiare insieme.
    Un abbraccio!

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  9. gli eventi compongono il destino, possiamo solo interferire con essi ma non sapremo, se non dopo, quale modifica abbiamo operato su di noi, quindi penso che l'anima non c'entra. Essa é cosa oltre la portata dell'esistere fenomenico...

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  10. Il sole prima o poi torna a splendere lucente e brillante, nel frattempo siamo noi che dobbiamo renderci conto che un piccolo barlume di luce da qualche parte c'è..e che dovremmo insistentemente guardare in quella direzione...
    affettuosamente Lu...

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  11. No cara anima sempre notte non può essere; la mia lunga notte senza stelle è durata quindici anni, ma poi è passata.
    C'è sempre un lato positivo nelle cose, guarda quello e non altrove.
    Il passato serve, noi siamo quello che ricordiamo di aver vissuto..

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  12. Nei momenti in cui ci si sente a "pezzetti" come un foglio di carta triturato, sembra difficile vedere oltre e se cerchi di incollare, manca sempre qualche angolino del foglio.

    L'anima, nel senso di interiorità, si può fare rifiorire, sarà una pianta trasformata, a seconda dei casi darà anche frutti migliori, più maturi dopo l'esperienza, ma solo se si scandaglia per bene quello che si ha dentro per poi superarlo.

    L'altra volta si parlava della fuga e dell'approdo su nuove terre in cui trovare un inizio di nuova vita. Ma dicevamo che il fagotto, il peso delle esperienze fatte lo porti sempre con te. E' il tuo bagaglio. Dunque, al momento opportuno e con duro lavoro, a piccoli passi, apriremo la valigia, ci guarderemo dentro ogni piccolo "oggetto" che contiene e lo analizzeremo, soppesandone il peso che esso ha ancora per noi e quanto ci può essere utile oggi. Ciò che è superfluo, sarà meglio metterlo da parte, archiviarlo, e ciò da cui ancora non è il momento di staccarci, dobbiamo comprendere cosa ci vuole dire, dove ci vuole portare (compito arduo, lo sò!).

    Tutto comunque ci è stato utile...quello che ci tormenta ha solo bisogno di essere chiarito, affrontato; vuole dirci qualcosa, portarci a superare un nostro limite.

    Un saluto.

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