venerdì 27 agosto 2010

La casa degli spiriti...

Silenzio intorno a me...
Ci sono notti particolarmente silenziose...e ci sono notti che parlano per te.

Stasera è da scrivere su un foglio nero, senza stelle. Total black.
E' tutto immobile, persino l'aria alle 2.27 di questa notte senza grilli.

E' finita l'estate e con l'apertura anticipata delle scuole si avverte ancora di più. E come quando ero piccola, odio tutto questo.
Ricordo che da piccola trascorrevo il mese di agosto e settembre in montagna. Odiavo la montagna d'estate e l'amavo d'inverno con la neve.
D'estate volevo stare al mare, ma i miei amavano di più la montagna. In montagna il mio carattere si modificava, diventavo più monella, dispettosa. Ricordo che un giorno nascosta dietro un albero cominciai a tirare trascinando mio fratello e i miei due cugini maschi, pigne alle macchine che passavano.
Finì che giustamente mi fecero il sedere rosso di botte i miei.
O scavalcavo la recinzione di un parco giochi quando era chiuso e me ne andavo sui giochi e sul dondolo da sola, facevo tutto da sola compreso cadere dai dondoli.
Ma non piangevo mai, nemmeno se mi combinavo come un Ecce homo...
Mangiavo come una lupa mozzarelle del luogo e intingoli vari. Mi si triplicava la fame, tanto stavo in giro e in movimento.
I grandi la sera si riunivano nel salone e ricordo che ogni tanto con un mega proiettore di quelli che ora sarebbero obsoleti, proiettavano dei film.
Mi rimase impresso 'Merletto di mezzanotte', dove un fetentone tentava di fare fuori la moglie.
Certo che i miei genitori e i miei parenti non è che ci proiettassero Wold Disney...allora la psicologia in materia infantile non era contemplata.

Forse è per questo che sono uscita fuori così scombinata.
Leggevo Lolita a otto anni...quello che trovavo leggevo e nessuno me lo impediva...Certo non avevo gli strumenti per cogliere determinati passaggi, ma intuivo che non dovevo chiedere nemmeno imbarazzanti spiegazioni.
Credo che le punizioni maggiori le ho avute in montagna...forse perché sfogavo di più la rabbia per essere in un posto che non mi piaceva.
Troppo promiscuo per i miei gusti.
La casa enorme , con molto terreno intorno...ed invasa continuamente da parenti e amici dei miei.
Al solito pur avendo la mia stanza da letto dovevo condividerla con ospiti di passaggio, nipoti e cugine varie molto più grandi di me.
Quando uscivano, andavo a manomettere le loro cose, scambiavo i trucchi nelle loro trousse.
O mi provavo davanti allo specchio i loro vestiti.

Con mio cugino ci picchiavamo più del solito...Entrambi dominanti ci contendevamo il territorio. Ho già parlato di lui...ma lo riconfermo, era proprio uno stronzo riccioluto e paffuto. Quando ci arrampicavamo, essendo grassoccio non ce la faceva e ricorreva a mezzucci per sovrastarci...a me bastava accennasse a sputare. Essendo schizzinosa , provavo repulsione e mi arrendevo all'istante. Ma come lo vedevo tranquillo da qualche parte, gli tiravo i capelli ricciuti e scappavo. Quindi fino a sera erano continui agguati e pestaggi.

Mia nonna paterna ci metteva in fila la sera per lavarci prima di andare a letto...a dire il vero io lo facevo da sola, gli altri si affidavano...crollavamo sfiniti e tutto sommato ero cmq felice, di essere con loro.

Ad ottobre si andava a funghi nei fine settimana...Io conoscevo solo tre tipi di funghi bene...ed era una gara a chi ne trovasse di più. Ma avevamo l'ordine di non toccarli, solo di avvistarli. Per via delle vipere...Ci bardavano di stivali fino al ginocchio e guanti per precauzione.
E poi li cucinavano o mettevano sott'olio.
Io non mangio i funghi, ma mangio cmq tutto ciò che è cucinato con i funghi...Adoro il risotto con i porcini, ma non devo sentirne la consistenza tra i denti.

Chissà perché sono finita a parlare di questo...ma c'è sempre un motivo recondito o meno nelle azioni che compiamo.
E siccome era una notte da scrivere, l'ho scritta con dei ricordi...forse perché mi manca quello stronzo riccioluto di mio cugino, forse perché la mia Casa degli spiriti ( Isabel Allende) è ancora troppo viva dentro di me.

Notte cielo.








9 commenti:

  1. sarò di poche parole ora,
    ma trovo molto bello ascoltarti in silenzio mentre torni indietro con la memoria.
    buonanotte o buona serata :)

    RispondiElimina
  2. Adoro la Allende! Non mi son persa nessuno dei suoi libri. Ecco... quando scrivi un pò le assomigli: riesci a far entrare "in casa tua" chi ti legge.

    Un abbraccio
    Joh

    RispondiElimina
  3. Quei funghi...ne sento il buon profumo di bosco, di muschio...è sempre molto coinvolgente leggerti,i tuoi ricordi,partecipare da lettore ai tuoi stati d'animo !

    Buona giornata , cara Serena .

    RispondiElimina
  4. agosto il presuntuoso è finito. ora arriva settembre il restauratore.
    e sarà un altro inverno........ altra neve... altre acrobazie

    RispondiElimina
  5. Meravigliosa la casa degli spiriti e tutto quel mondo magico che porta con sè, così come è bello tornare al passato.
    Anche io in montagna d'estate cambio carattere...sono proprio depressa!
    Buona giornata!

    RispondiElimina
  6. E' che anche io sento viva la mia Casa degli Spiriti...ma sarebbe ora di chiudere i conti, forze permettendo...

    Un bacio cara.

    RispondiElimina
  7. Leggerti è sempre un piacere, sai veramente coinvolgere.
    Penso che se tu scrivessi un libro, lo leggerei d'un fiato con la sensazione di essere presente nel racconto.
    Ciao

    RispondiElimina
  8. Ciao!
    Montagna d'inverno e con la neve!!!... almeno si scia! Sono d'accordo. L'estate è fatta di mare.
    (Punti di vista, s'intende!)
    Molto bello questo post, la casa dei ricordi è tornata a vivere con le tue parole.
    Curiosità... è cambiato tuo cugino con il passare degli anni, o è sempre lo stesso?...

    Un abbraccio!
    :)

    RispondiElimina
  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina