lunedì 21 giugno 2010

Io sono il 'capitano della mia anima...

Oggi ho ricordato una cosa...ho ricordato il sogno che ho fatto durante l'alba. Un numero di telefono di una persona che ho amato tempo fa...
Che strano...

Ogni volta mi ritorna nei passaggi della mia vita o quando sto per fare qualcosa di doloroso...
Mi sono alzata di malumore...Non sopporto questa mia Sibilla personale...


L'ho amato molto...ero infatuatissima. Aveva otto anni più di me e a 21 anni fa la differenza.
Ho sopportato stoicamente i suoi malumori e sbalzi di umore, i suoi improvvisi cambi di rotta...l'egoismo, il suuo non esserci mai quando doveva...Ma bastava un suo sorriso o un bacio per farmi sentire di nuovo viva. Un'altalena continua.
Mi faceva sentire sempre in colpa e rigirava la frittata a suo piacimento.
Ma quando mi diceva sei bellissima, scordavo tutto.
Certo non ero arrendevole, non lo sono mai stata e mai lo sarò, ma con lui sopportavo e dimenticavo in fretta.
Mi lasciava e riprendeva, lo lasciavo e lo riprendevo...Dispettosi a vicenda e orgogliosi...lui più di me.
Geloso...ma di quella gelosia celata e quindi più ipocrita.
Ho aspettato pazientemente ogni suo ritorno...sapevo che ritornava sempre. Ma un giorno qualcuno mi disse qualcosa che cambiò il corso della storia.
Mi disse che lui aveva scommesso su di me...A lui bastava schioccare le dita per avermi, perché sicuro del mio amore.

E fece il suo più grande errore...

Credo esista per ognuno di noi un punto di non ritorno e quello fu il mio...

Quando 'bussò' alla mia porta non aprii più..E a nulla valsero preghiere , pianti, pentimenti...
E non c'è cosa più brutta di lasciare chi si ama.
Si può amare qualcuno, ma lasciarlo andare via..

Se le hai provate tutte e tessere la tela per poi disfarla e ricominciare all'infinito non ti porta Ulisse ma ti lascia in mezzo ai Proci, fanculo la tela e chi l'ha progettata!

Spiegare all'infinito sempre le stesse cose mi logora...Non riesco a vivere di molliche...Una dannazione per chi imbocca strade lastricate di parole non dette.

E quelle parole che hai anelato arrivano sempre quando è troppo tardi per tutto. Ci sono persone che vivono perennemente nel loro mondo e c'è posto solo per chi non ha sensibilità da assolvere.
Danno per scontato tutto anche l'amore degli altri...Se gli dai 100 a 99 ti sputano in faccia.
E si accorgono di te quando non ci sei più...

E l'egoista diventi tu...Uragano impazzito...Ma perché non guardano mai le previsioni del tempo!?

Prima della tempesta l'aria cambia ed è annunciata sempre da piccoli ma significativi segnali...che solo un diversamente cieco e sordo non vuol vedere e sentire.

Non sono imprevedibile a pensarci bene...sono prevedibilissima, basterebbe leggere con altre chiavi di lettura.
Ma costa fatica...
Lottare non è da tutti...Sul ring ci salgono in pochi...I più si adeguano e cercano filtri da poter sostituire all'evenienza.

E allora tenetevi gli sguardi spenti, le insoddisfazioni e la noia...e illudetevi pure di essere degli incompresi. Mentre voi vi fate le pippe mentali....qualcuno il treno lo prende al volo.



"Io sono il capitano della mia anima" di William Ernest Henley
"Dal profondo della notte che mi avvolge, buia come il pozzo più profondo

che va da un polo all'altro, ringrazio quali che siano gli dei per

la mia inconquistabile anima.
Nella morsa della circostanze, non mi sono tirato indietro, nè ho pianto.
Sotto i colpi d'ascia della sorte, il mio capo sanguina, ma non si china.
Più in là, questo luogo di rabbia e lacrime

appare minaccioso ma l'orrore delle ombre,

e anche la minaccia degli anni non mi trova, e non mi troverà spaventato.


Non importa quanto sia stretta la porta...

quanto piena di castighi la vita.

Io sono il padrone del mio destino.

Io sono il capitano della mia anima. "













9 commenti:

  1. eh, william sì che la sapeva lunga.....

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  2. Grazie.

    Per quel che mi riguarda, messaggio arrivato a destinazione. Colpito (ma non affondato).

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  3. @Marco, esistono le eccezioni...E ogni storia è a se...Era una riflessione ad alta voce. Tu sei Marco e so...

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  4. Ciao Nicole
    Questa Poesia è così bella
    che ti ho dedicato un post
    passa da me
    Bacione

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  5. Nicole..."e l'egoista diventi tu".Egoista può racchiudere tutte le accezioni negative che ti vengono attribuite.In sostanza diventi una pessima persona, una di quelle da evitare, un mostro...solo per aver scelto di lasciare andare, per non far più del male a se stessi.
    Sono da sempre un'abile masochista sospesa sul filo di un rasoio.Una funambola senza reti sotto.Ma il punto di non ritorno arriva e allora l'amore non riesce più a giustificare inganni o maltrattamenti...ad un'anima già incisa dalla Vita.

    Vorrei essere il capitano di questa mia anima.Il capitano che abbandona per ultimo la nave o si lascia morire con essa.

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  6. ieri sera a cena con una carissima amica è venuta fuori l'espressione "io sono l'amministratore delegato di me stesso" - frase detta da un matto in un programma sui matti in tv.
    Bhè quel matto ha proprio ragione... noi siamo molteplici, ci sono tanti "io" dentro di noi, e alla fine c'è sempre un AD che prende le decisioni, ovvero noi stesse...
    bellissimo post, mi ha fatto molto riflettere su una cosa che sto vivendo ora...
    grazie ancora
    Viv

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  7. Ciao!
    Capitano ci vorrei diventare anch'io (della mia anima), ma di acqua ne deve passare ancora sotto la chiglia...
    Vedo che anche a te capita spesso il sollazzo antimeridiano dei ricordi dolorosi/fastidiosi/laceranti...
    A volte mi prendo a male parole da solo quando mi assalgono e finisco con il convincermi di essere un maledetto masochista.
    Baciotti!

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  8. Il gioco di tira e molla in una coppia secondo me non è un buon segno, ma ognuno ha i suoi equilibri e forse è solo qualcosa che non capisco.
    In un rapporto può capitare di sbagliare, ma non si gioca mai contro l'altro.
    Bella la poesia, trasmette una gran forza.
    Ciao

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  9. Mi hai fatto tornare indietro nel tempo...
    a quando lottavo per riprendermi me stesso,
    a quando rischiavo di finire irreparabilmente le mie energie per cambiare ciò che non si può cambiare.
    Essere se stessi e riconoscere ciò che di realmente vero c'è attorno è già una grande conquista.
    In bocca al lupo, Bk

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