Sono qui, sono ritornata. Sono nella 'mia' casa...una casa che all'improvviso sembra respingermi. Lei ha capito, sa che prima o poi dovrò lasciarla.
La scelsi io...soprattutto per il panorama.
L'ho divisa secondo un mio criterio, l'ho vestita dei colori che più amavo. Le ho dato un'anima , un odore, una personalità. Avevo avuto carta bianca su tutto.
Ma lei sa, come so io...che nessun'altra o chiunque avrà la sua anima e che io la porterò sempre con me, nella mia memoria.
Ma non lottare per averla non è una resa o un abbandono, ma una scelta voluta. Non voglio guerre se è possibile preferisco evitarle.
E mi chiedo e non mi rassegno all'idea che quando una storia si conclude, scattino in talune persone meccanismi da belve.
Passano sui ricordi e le promesse con la forza di un potente acido. E tu che ti eri affidata rimani basita, incapace quasi di pensare e trasmetterla questa tua incapacità di buttare fuori sensazioni, dolore, stupore.
Ma questo è solo un lato di te.
L'altro vive, ride, si permette pure qualche battuta auto ironica,
perché sta rinascendo a nuova vita. Sa che voltandosi indietro ritroverebbe una gabbia fatta di silenzi e sguardi vuoti. Egoismo e superficialità...
E sa anche che mai più si affiderà ad un altro essere umano in modo totale. E ha compreso i suoi errori.
Nessuno cambia, chi e tondo rimane tondo.
E che nel rapporto di coppia tante volte è meglio agire che parlare, perché mentre tu fai solo parole e le lanci nel vuoto, chi ti sta accanto ti colpirà in silenzio al momento opportuno.
Nessuna pietà...nessuno l'avrà per te.
Perché quella mano nella foto, in cui tu ti adagi e sogni beata e beota...un giorno inesorabilmente si chiuderà su di te, per schiacciarti.
P.S.
Voglio precisare che la mia storia d'amore si è conclusa per esaurimento e sfinimento di entrambi. Condanno solo le modalità e l'intrusione di una persona, che ha reso la cosa ancora più spiacevole.
Condanno le dimenticanze, i silenzi, e l'onestà di fondo.
E infine condanno la mancanza di parola data...perché per me una parola vale più di una firma con caratteri d'oro. Non fidatevi mai , mettete sempre tutto nero su bianco. Quando finisce l'amore, spesso in alcuni finisce anche tutto il resto.
Non c'è cosa peggiore al mondo di distruggere la memoria...L'Alzheimer dei sentimenti è forse il peccato più grave.
P.S.2
E ora ritorno a stanarvi nelle vostre case. E grazie ancora...
toh.......
RispondiEliminaNicole, sono senza parole, penso, penso... non deve essere molto piacevole, pero' hai fatto un bel passo...
RispondiEliminaun abbraccio
Non penso di dover raccontare la mia storia,dico solo che è stata una guerra assurda e non è un non colpevolizzarmi il dire non da me voluta,sono partito anche io coi tuoi sani principi,mi sono lasciato travolgere dalle cattiverie continue e alla fine siamo arrivati a ciò che avevo proposto il primo giorno di separazione.Bah,passato.Alla fine una persona onesta,almeno con se stessa,comprende che le colpe non servono ,non bisogna distribuirle,ognuno ha le proprie.
RispondiEliminaMa è il momento di nuova vita,ci si riempie le tasche del propio passato e si sparge un pò come semi per il proprio presente.
Bentornata Nicole.
Un bacio.
Bentornata tra di noi Nicole, Un abbraccio forte.
RispondiEliminaMAurizio
ora sarai solo più felice! giuro!
RispondiEliminati lascio un commento di un taoista che ho ricavato da una vecchia lettura.
RispondiElimina"L'ENIGMA CHIAMATO PENSIERO"
Le parole trattenute sulla pagina non possono reagire con l'esattezza dell'adesso. I pensieri fissati all'interno della mente non possono comprendere tutto ciò che é mutamento.
Come possono i pensieri mutevoli comprendere ciò che é immutabile?
In quell'enigma chiamato pensiero, quali pensieri sono mutevoli e quali immutabili?
I pensieri immutabili mutano?
I pensieri immutabili dimenticati vengono ricordati come immutabili?
Nell'intrico del mutevole e dell'immutabile, come facciamo a trovarci l'un l'altro?
Nell'enigma chiamato pensiero, se i pensieri non comprendono se stessi, come possiamo conoscerci a vicenda...PERCIO' PERDERE E' TROVARE!!!
Cara Nicole, ben tornata! Ben tornata tra noi, piano piano, si risorge, e tu stai facendo un'ottimo lavoro con te stessa, su te stessa. capisco non sia facile rialzarsi dopo una brutta caduta, ma la tua forza, la tua determinazione sono il fulcro per riprenderti la tua vita, per riprenderti, e riprendere tutto ciò che ti appartiene. Sei una donna intelligente, non hai e non lascerai nulla al caso...Ce la stai facendo ed è l'esempio migliore che puoi dare.
RispondiEliminaForza Nicole, siamo tutti con te!!
Ti aspetto!!
Carissima Nicole....
RispondiEliminaNon ti do il bentornata adesso...perchè tra me e me l'ho fatto già qualche tempo fa....
Ho letto ogni cosa...e ti ho seguita in punta di piedi....
Ti ho ammirata...e continuo a farlo.
Sei in una fase strana e mooolto personale, intima che non credo possa essere oggetto di discussioni, opinioni.....
per questo...sto qui...ad ascoltarti...
Ma proprio per il profondo rispetto che nutro per la vita e l'intimo altrui.
Ma una cosa te la dico...
SONO CON TE!
ti abbraccio.
non nascondere le cicatrici aiuta a guarirle
RispondiEliminaCoraggio, il tempo passa e le cose accadono..
RispondiEliminaUn abbraccio :-)
Sono con te, Nicole. Lo sono sempre stato...
RispondiEliminanicole...un anno fa mi trovavo pressochè nella stessa situazione, e paradossalmente forse ti dico che l'alzheimer dei sentimenti,pu essendo una brutta patologia per l'amore provato, a volte è l'unica via di fuga per sperare e ricominciare!
RispondiEliminail ricominciare fa sempre bene.. bello questo blog^^.. grazie di essere passata...
RispondiEliminaUn abbraccio sincero.
RispondiEliminaTesoro, una storia finisce e si cerca di rimettere a posto i pezzi del cuore, così come si riesce e nel tempo che è necessario.
RispondiEliminaSi dimentica tutto prima o poi e se qualcosa rimane latente ci penserai tu a trovare le distrazioni più giuste.
Un abbraccio forte
Accordi e disaccordi... non solo nelle storie che finiscono, ma anche nei sentimenti che si provano.
RispondiEliminaAccordi e disaccordi, anche nel mio caso.
Una casa é pur sempre una cosa, anche se é piú di 4 pareti e dei mobili. Una casa é fatta di ricordi, di energie, di speranze, di progetti...
La "mia" casa, da qualche tempo l'ho lasciata alle spalle. E' stata durissima. Ma averla abbandonata, nel mio caso, mi aiuta a "ricordare meglio" i sentimenti che l'hanno abitata. Anche se finiti in malo modo, quei sentimenti IO non li voglio dimenticare. E' il mio modus operandi, quello di parlare coi fantasmi.
No, non sono favorevole all'alzheimer... Sí a distaccarsi dalle "cose" per vederle con piú chiarezza.
Sará dura. Ma tutto questo ha un senso inestimabile. E lo scoprirai domani.
Credo di essermi spiegato male, io, prima.
RispondiEliminaHo riassunto in un unico periodo due posizioni diverse.
Ho abbandonato una casa, ma ho anche abbandonato altro, altre...
Ció non toglie che io VOGLIA ricordare... Sapere com'era, sapere com'ero... aiuta a capire meglio cosa sono.
Scusami, ma in questa sede non mi sento di dire di piú...
Le tue condanne sono anche le mie.
RispondiEliminaLa fine dell'amore spesso è come un cancro che poi divora tutto il resto.Non lo trovo giusto.Non è da me e per me rinnegare ricordi ed onestà
Sono felice delle tue reazioni, per te.
Hai il mio appoggio!
Un bacio.
Ciao...tutto quello che vivi lo provai io un luglio di 6 anni fa. E' devastante ma poi torna il sereno dopo taaanto dolore. E so pure cosa è Alzheimer, la mia mamma ne è affetta. Però credimi tornerei a 6 anni fa e provare quel dolore devastante piuttosto di leggere negli occhi di mia mamma quello che prova chi è affetto da una malattia che non perdona e non da scanpo ai ricordi, agli affetti, alla propria dignità.
RispondiEliminaVedrai ce la farai, il dolore farà di te una donna forte e il ricordo ti sosterrà .... un abbraccio forte forte...
caspita! che capacità di reagire...anche solo distendendo in modo così lucido i pensieri. poi magari, in ceri attimi ti fa ancora male...
RispondiEliminaun abbraccio.
Quando l'amore finisce è segno che ci sono state molte belle cose insieme. :)
RispondiEliminaIl difficile è capire quando è finito, senza tentare di trascinarne i resti in un accanimento che va a smantellare (i ricordi di) ciò che fu buono&bello.