martedì 26 maggio 2009

Dove sta ZaZà

La mia metà apparente , (non sono io nella foto) l'altra metà l'ho persa per strada o forse non si vede , ma solo perchè non vi sforzate. Ognuno alla fine vede quel che vuol vedere e capisce quel che vuol capire ....In realtà si vede mezza donna , ma volendo ognuno di noi potrebbe dare la propria interpretazione o farcire il tutto di argomentazioni confusionarie atte a dire tutto e niente.Del resto per far intendere o non intendere basta poco...Un pò come quando si lasciano in sospeso delle parole che finiscono con i puntini...Dopo quei puntini potrebbe esserci un mondo o il nulla. Io spesso ho trovato il nulla. Sono pochi ad andare oltre, oltre me, oltre la montagna, oltre Dio se è possibile.
E dentro si spegne la luce...il filo di Arianna rimane incastrato nello sgabuzzino buio. E che fai aspetti? Uhm è un'attesa spesso vana. Mai che a qualcuno venga voglia di liberare il filo. Meglio le cose facili di questi tempi.

In questo apparente caos di parole trovatela voi l'uscita, sempre che vi aggrada...io vado a cenare. Dopo i miei puntini c'è tutto quello che conta.

Dove sta Zazà

Era la festa di San Gennaro,
quanta folla per la via...
Con Zazá, compagna mia,
me ne andai a passeggiá.

C'era la banda di Pignataro
che suonava il "Parsifallo"
e il maestro, sul piedistallo,
ci faceva deliziá...

Nel momento culminante
del finale travolgente,
'mmiez'a tutta chella gente,
se fumarono a Zazá!...

Dove sta Zazá?!
Uh, Madonna mia...
Come fa Zazá,
senza Isaia?...
Pare, pare, Zazá,
che t'ho perduta, ahimé!
Chi ha truvato a Zazá
ca mm''a purtasse a me...
Jámmola a truvá...
sù, facciamo presto..
Jámmola a incontrá
con la banda in testa...
Uh, Zazá!
Uh, Zazá!
Uh, Zazá!
tuttuquante aîmm''a strillá:
Zazá, Zazá,
Isaia sta ccá!
Isaia sta ccá!
Isaia sta ccá!...
Zazá, Zazá,
za-za-za-za,
comm'aggi 'a fá pe' te truvá?!
I', senza te, nun pozzo stá...
Zazá, Zazá,
za-za-za-za....

Za-za-za-za-za-za-zá...

Era la festa di San Gennaro,
ll'anno appresso cante e suone...
bancarelle e prucessione...
chi se pò dimenticá!?

C'era la banda di Pignataro,
centinaia di bancarelle
di torrone e di nocelle
che facevano 'ncantá.

Come allora quel viavai,
ritornò per quella via...
Ritornò pure Isaia,
sempre in cerca di Zazá...

Dove sta Zazá?
Uh! Madonna mia...
Come fa Zazá,
senza Isaia?
Pare pare, Zazá
che t'ho perduta, ahimé!
Chi ha truvato a Zazá,
ca mm''a purtasse a me...
Se non troverò
lei, ch'è tanto bella,
mm'accontenterò
'e trová 'a sorella...
T'amerò,
t'amerò,
t'amerò,
pure a lei glielo dirò
che t'amerò:
T'amerò, Zazá!
T'amerò, Zazá!
T'amerò, Zazá!
Zazá, Zazá,
za-za-za-za...
che t'amerò ll'aggi''a cuntá...
Con tua sorella aggi''a sfugá...
Zazá, Zazá,
za-za-za-za...

Zazá, Zazá,
za-za-za-za...
comm'aggi''a fá pe' te truvá?!
I', senza te, nun pòzzo stá!
Zazá, Zazá,
za-za-za-za-za...

Za-za-za-za-za-za-zá...

15 commenti:

  1. Spesso quei puntini rimangono come nei addosso a noi,spesso si cerca di vedere nella persona che ci interessa solo ciò che vogliamo vedere,solo ciò che ci aggrada e solo ciò che ci conviene.Ci sono cose nascoste nei puntini volutamente e non sempre si lasciano a creare un alone misterioso attorno ase,ma sono quelle parole che riguardano pensieri che si faticano a dire,a volte pervergogna,altre perchè già provate e che hanno avuto come riscontro l'allontanamento dell'altro,o la sua totale indifferenza o la trasformazione in una falsa comprensione sempre riportata a ciò che si vuole o conviene vedere.Negli anni sempre camminando per le strade e vivendole ho conosciuto persone completamente diverse da come si mostrano o molto complesse,fatte di silenzi,di tic,di variazioni istantanee di umore.Ma nella notte ,tra i reietti,le macerie della società ho incontrato spesso specchi puri e reali anche nel soffrire,nell'obiettività della loro condizione,cacciati da tutti perchè affascina il nero dell'anima degli altri,ma quando si riscoprono similitudini con la propria,quella che si nasconde davanti anche al propio specchio allora fa paura.Ogni evento,ogni cosa ha milioni di sfacettature,comprenderle tutte è forse impossibile,ma a capire sta anoi e alla nostra voglia di farlo,senza additare,senza giudicare,ma scendendo solo al livello di chi sta parlando con noi,perchè non esiste un livello più alto e uno più basso,ma solo uno che ha la freschezza della purezza eil marcio

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  2. Dietro i puntini?
    E' vero che spesso si trova il nulla, ma non è una regola fissa.
    Puo' essere che si ha solamente paura a tirare il filo, magari perchè non si vuole romperlo e quindi si cerca di tirarlo piano piano....

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  3. Ognuno alla fine vede quel che vuol vedere e capisce quel che vuol capire ..... o dice di te solo parte di quel che pensa di aver capito.
    Di te traspare più di quel che scrivi.. forse ti immagino diversa da quel che sei, ma è bello e divertente che lasci posto all'immaginazione.
    Ciao

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  4. L'immaginazione è qualcosa che deve sempre essere elargita sapientemente. Il concetto dei puntini è strano, io li uso come sospensione, quasi a voler strappare parola all'altro. Quasi. Poi continuo.

    E poi dietro ai puntini esiste solo la ricerca di un contatto. Magari sbaglio.

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  5. Grazie Nicole,
    della vicinanza e di tutti!!!
    Per quanto riguarda me, quei puntini sono sempre pieni, pieni di tante cose che non mi permettono di dire, pieni di cose che vorrei capiste da soli, pieni di tutto quello che ho dentro e che non riesco a tradurre in parole....
    Ti abbraccio
    Ornella

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  6. Trovo nelle tue parole orizzonti di verità che non si fermano nel mare dei miei pensieri..dove vanno oltre..resto a sognarti.

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  7. Nicole, dietro quei puntini c'è il mistero...appunto il mistero del "vivere"...........................................
    Bacione.

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  8. Cara Nicole, parli di puntini con uno che ne fa un uso smodato. Spesso tentando simpatiche allusioni, lo ammetto... eheheh (ecco, vedi? ci sono ricascato!). Molto più spesso delego a loro la funzione di comunicare con le persone che hanno occhi per intendere e orecchie per capire. In particolare, me li riservo quando sento che dall'altra parte c'è una comprensione che può estendersi oltre il consentito dall'udibile e dal visibile. Si tratta di sensazioni sulla sensibilità altrui, mi rendo conto. Una specie di colpo di fulmine sensoriale che mi fa muovere e parlare con maggiore o minore apertura, più o meno certo di essere capito. Spesso cadono nel vuoto, alcune volte centrano l'obiettivo e consentono un'intesa molto più aperta e diretta.
    E non sto parlando da provolone come si dice dalle mie parti...

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  9. Ah, dimenticavo: se ti piace acoltarla, qui la trovi cantata dalla voce di mia cognata.
    Un bacio!

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  10. Ciao sorellina!:)

    Allora, comincio dalla fine.
    Di questo pezzo mi piace molto l'interpretazione di Gabriella Ferri.Una tragedia...molto spesso cantata per lo schiamazzo..erroneamente.

    I puntini io li utilizzo molto.Sono le pause dell'anima.Lasciano intendere o troncano.Dipende anche dalla persona che li va a leggere.
    Di cuori e menti che vanno oltre ce ne sono ben pochi.Sono quelli che in modo innato sentiamo.Sentiamo simili ma non identici, vicini anche se fisicamente lontani, vicini anche se li si vede poco o mai.
    Ma questa rarità fa anche la bellezza della cosa in se.
    :)

    Un bacione Nicole!

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  11. ...
    Andare oltre fa paura. Paura che non ci sia nulla appunto.
    Certo qualcuno nasconde dietro l'ambiguità il vuoto. Altri (pochi) nascondono un segreto magnifico. Se il segreto è tale è giusto celarlo in parte. Io difendo l'implicito. A prescindere.
    Questo tuo post mi ha confuso... comunque la risposta che cerchi la trovi nel......
    Sussurri obliqui

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  12. Mi hai fatto venire in mente un sacco di cose, una che mi passava per la testa nei giorni scorsi ed è quanto in tutto il nostro essere la gente vede solo un pezzo perchè non vuol vedere altro, o perchè noi non gli facciamo vedere tutto o perchè veniamo da esperienze diverse e non ci si capisce... oppure per semplice sintonia (io i puntini li uso spesso come semplice respiro di un discorso :P). E così dell'altro non vediamo mai tutto ma a volte è quel sesto senso che ci fa capire com'è.

    Il filo d'Arianna incastrato in un buio sgabuzzino? merita sempre andarlo a scastrare, ma a volte ci vuole coraggio, soprattutto quando credi che ci sia un buon equilibrio nel rapporto. L'andare a scastrarlo può portare a un grosso salto in avanti, ma anche a un errore e il filo si rompe, ogni filo incastrato ha le sue dinamiche.
    Non so se ho capito bene il tuo post, però mi hai portato a un pensiero di cui avevo bisogno, :)
    Ciao

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  13. Nella prossima puntata ci dai l'altra metà? Oppure la dobbiamo ricostruire noi? ^__^

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  14. buonanotte...
    grazie per le parole, mi sono commossa davvero....

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  15. Tutto il mondo è diviso in due parti, delle quali una è visibile e l'altra invisibile.
    Il visibile non è che il riflesso dell'invisibile."
    Zahar I, 39

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