martedì 12 maggio 2009

A voi che state a guardare...

Non resisto, mi alzo e mi sdraio ad intervalli. Stare a letto inerme non mi è mai piaciuto. A letto bisogna stare per dormire o fare l'amore...tutto il resto è noia!:)
Ho subito un piccolo intervento, più che altro fastidioso alla pianta del piede. Un piccolo trauma. Solo che ho preteso me lo si facesse senza anestesia. Mai più!:(
Cambiamo discorso va...Vi pregherei di leggere attentamente questa lettera pubblicata su Vanity Fair. Perdeteci un pò di tempo, ne vale tutto il tempo e anche di più!


A VOI CHE STATE A GUARDARE MENTRE MI INSULTANO

Ho sempre desiderato poter essere invisibile, completamente trasparente. Ho 15 anni e sono una normalissima adolescente, che va a scuola, esce con gli amici e litiga con i genitori. L'unica differenza è che a 6 mesi sono stata adottata: per questo la mia pelle ha una sfumatura olivastra, i miei occhi sono a mandorla, diversi da quelli degli altri. Ed è per questa <> che, al rientro in treno dal mare con alcuni amici, un gruppo di ragazzi sui vent'anni mi ha insultato e sputato addosso. Sputare addosso ad una persona è come darle una coltellata, che taglia nel profondo e lascia una cicatrice indelebili. E questo purtroppo è soltanto un episodio: la mia quotidianità trascorre tra insulti, umiliazioni e sguardi sprezzanti, capaci di far spuntare lacrime che bruciano dentro e fuori. Così torna il desiderio di sparire.
Pochissimi capiranno a fondo le mie parole. Il peso del sentirsi diversi, la paura di essere sbagliati. La più grande vergogna per me, che nonostante la mia diversità esteriore mi considero italiana, è sapere che voi, dopo tanti anni di lotte, ancora non riuscite a convivere con la mia insignificante differenza, ancora non riuscite a capire che io, in quanto essere umano, ho diritto al rispetto. E chi non combatte contro queste ingiustizie, chi aspetta che le cose si risolvano da sole sbaglia quanto il ragazzo che mi ha sputato.
Silvyna

Io il suo GRIDO non lo lascio morire...Posso fare poco, ma non resto indifferente e faccio mia questa sua lettera .
Un tempo far parte di questo Paese mi riempiva di orgoglio...ora non più sinceramente. Lo avverto cambiato in peggio e non è colpa solo di questo Governo è stato un processo lungo e inarrestabile. Un 'immensa onda che ancora non si abbattuta del tutto, ma è questione di tempo...
All'indomani del crollo delle Torre Gemelli, sentii affermare a degli arabi residenti in Italia quanto segue: Ha fatto bene Bin Laden, presto vi spazzeremo via tutti! Bene, io a quei signori, con tutte le loro famiglie, li avrei caricati in macchina e rispediti nel loro Paese, senza alcuna pietà.
Questo per spiegarvi come la penso io su questa questione. Non è un problema di colore per me, non mi pongo nemmeno il problema. Permetterei a tutti di entrare nel nostro Paese a patto del reciproco rispetto. E chi sbaglia via, o in carcere a pagare con certezza della pena. E questo non vale solo per loro in realtà, ma per tutti! Si facciano nuove leggi se necessario o si applicano quelle che ci sono. Nel rispetto e nella dignità di tutti. Nessun garantismo, e nessun oscurantissimo nazional popolare. E che ognuno si metta solo per un istante nella pelle degli altri.


19 commenti:

  1. La lettera è un tonfo al cuore...dico solo questo.

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  2. chissà quante sono le situazioni come la sua!
    conoscendo sto paese non mi meraviglierei se ce ne fosse più di una!

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  3. Bene.Questo è quello che cercavo di far capire nel mio post pochi giorni fa.
    Il problema non si risolve mandando a morte della povera gente che chiede asilo.Si risolve organizzandosi con competenza.Perchè i tempi dei nazionalismi sono FINITI!E tante persone (quello che mi rattrista di più, sono giovani) non lo vogliono capire.
    Ma l'ottica cosmopolita non vuol dire anarchia.
    Un'efficiente organizzazione è ordine.
    E nell'ordine chi sbaglia paga con certezza della pena.Punto e basta.Indipendentemente dal colore della pelle, dal paese di provenienza...

    Ora, quel ragazzo che si è macchiato di un'infamia del genere non dovrebbe passarla liscia.
    Guarda, io quando sento queste cose non ci vedo più.

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  4. Purtroppo l'ignoranza dilaga,la vigliaccheria si trasorma in questi gesti,verso i più deboli sentendosi forti di un appoggio di merda fuorviato dalle notizie mirate dei giornali.Non è che gli italiani fatti così sono dei pezzi di merda,lo è qualsiasi persona,che merita solo di non essere trattata da tale.Non c'è galera per curare l'assoluta mancanza di umanità.

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  5. Mi chiedo quanto sia fisiologico che in un momento di crisi economica così profonda e diffusa, la risposta sia avversità verso il diverso e non solidarietà con chi è nelle tue stesse condizioni.
    Mi rispondo che non è fisiologico per niente.
    Purtroppo.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Beh una lettera che trasuda una vera sofferenza, auguro a questa ragazza che le cose possano cambiare. Per la tua parte di lettera sono d'accordo con te. Il rispetto prima di tutto da dare agli altri e da pretendere per noi.
    ciao

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  8. Questa lettera avrebbe fatto meglio a mandarla ad un avvocato, magari pagato dal direttore di Vanity Fare ... se ne punisce uno per punirne cento ... basta uno stronzo condannato a lavorare tutta la vita per pagare spese legali e danni morali per far abbassare la cresta a tutti gli altri ... se non altro per evitare la vergogna di dover rendere conto di certi gesti in un tribunale ... allora si che vorrebbe scomparire, ma lo stronzo non la ragazza! Io spero che questa rivista abbia fornito nell'articolo almeno i numeri dei telefoni rosa presenti in tutta Italia che forniscono anche assistenza legale. Ma il più deve farlo lei. La giustizia esiste, ma per i coraggiosi è più uguale. O al limite si fidanza con uno studente coranico. Spero tanto che questa ragazza smetta con questa mania di essere invisibile.

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  9. Nicole, intanto ti faccio gli auguri di pronta guarigione..poi riguardo la lettera della ragazza ho poche cose da dire se non quello che la gente è ormai al punto di non ritorno, tranne qualche eccezione...riguardo al famoso 11 settembre anche quegli arabi non sanno un cazzo..Bin laden è un invenzione, non ha fatto proprio una minchia (scusa le parolacce)..infinite cose non quadrano nel famoso attacco alle torri, ti metto il link di un video interessantissimo, se vuoi dai un'occhiata:
    http://video.google.it/videoplay?docid=8097952875248011643
    Ti abbraccio...

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  10. La cultura del disprezzo putroppo è sempre un po' troppo presente nelle nostre membra. L'altro è visto come un ostacolo alla mia libertà (anche senza motivo), invece di essere un arrichimento per il mio futuro.

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  11. Sogno un mondo senza questi problemi assurdi, dove tutti possano essere uguali, pieno di tolleranza e rispetto reciproco, in un Paese civile con delle regole condivisibili...
    Sogno, per l'appunto....

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  12. Cara Nicole, Ti ringrazio per questa lettera bellissima e significativa, purtroppo è quasi impossibbile cambiare la mentalità alla Gente, io credo sia un fatto culturale, la Nostra società è piena di modelli razzisti occulti, i mass media ne sono inzuppati, poi abbiamo dei partiti politici, che del razzismo ne fanno la loro bandiera. Difficile pensare che le cose possano cambiare, considerando queste premesse.
    Io personalmente mi batterò sempre contro questo modo di pensare assurdo, a costo di apparire un Don Chisciotte.
    Poco più di 60 anni fa, furono sterminati 6 milioni di Ebrei, perchè considerati diversi e molti Paesi, che ora Parlano di libertà e diritti Umani applicarono le leggi razziali, la Chiesa stessa fece finta di nulla.....anzi quando la Germania perse la guerra, si preoccupò di fare documenti falsi ai criminali nazisti, per permettergli di fuggire in Sud America. E visto come vanno le cose oggi, pare che la Storia non ci ha insegnato proprio nulla. Ciao, un abbraccio.

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  13. Fatto bene a venirmi a fare un salutino...

    ueh.....giuro, dico giuro che avevo già un post salvato nelle bozze con lo stesso articolo, forse un po' più lungo, ma lo stesso. Lo avevo letto in un giornale locale perchè la cosa è successa dalle nostre parti.
    Ma hai mai fatto caso che a volte tra blogger a volte si pensano tutti le solite cose più o meno, basta aspettare un po' che poi ci ritroviamo un post scritto da altri con gli stessi significati.
    A volte mi vengono i brividi.

    Il piede come va? Vai che domani andrà meglio sicuramente.... buona guarigione!!!!

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  14. E' un problema di Valori Nicole, o siamo in grado in prima persona, noi di trasmetterli oppure è una battaglia persa in partenza.
    Purtroppo non possiamo più negarlo come è stato fatto a più riprese : il germe del razzismo è entrato nella società italiana e se non sarà compiuta un'operazione soprattutto di tipo culturale sarà tutto tempo perso.
    Non dobbiamo delegare su alcune problematiche dobbiamo metterci in gioco noi stessi.
    Spero tra alcuni giorni di poter pubblicare una cosa che forse farà comprendere il senso di una vita rivolta verso gli "Ultimi"
    Loris

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  15. In queste maledette situazioni mi è difficile essere un italiano. Non voglio cambiare il mondo
    ma non basterà una bara piccola quanto una sedia a seppellire l'odio nel momento della dipartita di questo inutile misero e insignificante uomo di poca speranza. Tutta la mia, la nostra sincera solidarietà di Italiani a Silvyna che andrà a testa alta nella fede, verso il perdono.

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  16. ...io ho paura Nicole, paura di tutto questo nulla che viviamo, paura dell'ignoranza, paura di chi cresce questi figli, paura di questi figli che dovrebbero essere il nostro futuro e si presentano come mostri .... combatto e tengo stretto il mio piccolo mondo, nel mondo che ho creato e in cui credo fatto di rispetto amore e di piccole cose .... e poi sale la rabbia per certe schifose umiliazioni e il desiderio di farsi giustizia da soli...
    Un abbraccio a Sivyna
    un abbraccio a te

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  17. A patto del reciproco rispetto: è proprio quello che manca purtroppo ...
    Un abbraccio :)

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  18. Supidità ed idiozia.
    Sempre ben distribuite. Anche queste.

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