giovedì 11 agosto 2011

Suntino di Storia e scenari di concreta fuga.

Quando ero piccola la politica mi interessava poco e niente. ai miei compagni che occupavano la scuola, portavo bottiglie di vino che 'rubavo' al mio papà., ma ho sempre osservato e notato di conseguenza che di politica ed ideologie nella occupazione della scuola (almeno nella mia ) c'era ben poco. Erano solo pretesti per cazzeggiare e non far scuola. Quelli veramente interessati non li ascoltava nessuno in realtà. Le mie idee sono state sempre molto vicine all'utopia del socialismo.
Crescendo ho cominciato ad avvicinarmi sempre di più a questo mondo, e sono tra quelli che ad un certo punto hanno creduto nell'uomo Berlusconi. Era agli inizi della sua avventura, l'ho anche conosciuto da vicino e devo ammettere fosse meno spocchioso e superbo di tanti altri. Ne ho conosciuti tanti di riflesso ad una situazione della mia vita che non sto qui a raccontare e ho assorbito di tutto. Questo non mi impediva di avere una mia personale facoltà di valutazione critica ed autocritica.
Ho smesso quasi subito di seguire Forza Italia. Andai ad un convegno della mia città e all'intonazione della musichetta e ai discorsi di alcuni soggettoni ai quali non avrei dato due lire, decisi seduta stante, che non si poteva fare.
Odio tutto ciò che è esaltazione collettiva , slogan , affabulazione etc etc. Vedere dei visi noti in quella sala mi aveva dato il disgusto. No, non erano delinquenti, ma persone che comunque cavalcavano l'onda in previsione di eventuali favoritismi futuri.
Ritornai a frequentare persone vicino alla sinistra e lì le cose non è che andassero e andarono meglio. Mi sembrava di stare in un circolo di nobili decaduti o aspiranti tali. Quelli che frequentavo io erano di ceti abbienti. Odiavano l'ascesa del Berlusca , parlavano di diritti ed eguaglianza , mentre nel privato prendevano a calci in culo la servitù.
La loro prole con pantaloni firmati finto straccioni , la macchinona parcheggiata dietro l'angolo manifestava col pugno chiuso. Molti di loro erano quelli dagli slogan 'Volemosi tutti bene' ( alla lontana).
Tutto questo mentre l'Italia già impoverita dalle varie Repubbliche sguazzava nei debiti come se fosse stato ormai tutto risolto dopo aver gettato le monetine in faccia a Craxi, inquisito Andreotti e chiusi i vari parchi giochi all'Hotel Plaza e il Banco Ambrosiano e i suoi misteri e connivenze occultato come la polvere sotto ai tappeti.

Intanto silente cresceva il debito pubblico...

Intanto tutti sapevano facevamo finta di non sapere.

L'Italia intanto si divideva in tre Fazioni/ Pro Berlusca / Pro ( ho perso il conto) i vari segretari di sinistra. La terza Fazione in realtà non si è mai capito chi fosse o forse si.

Intanto i Media costruivano un Paese che non c'era in base ai vari schieramenti politici. La Tv di Stato e non, ci imbottiva la testa di tutto e di più e Argentina e Grecia sembravano solo uno spauracchio lontano.
Intanto l'America falliva o quasi e la Cina diventava la potenza economica più grande. In realtà ci stavano già colonizzando da tempo.
In Europa la Germania intanto diventava l'economia in assoluto più forte. Mentre noi facevamo le cicale lei da antipatica ma concreta formichina ce lo metteva nel kiulo. Ma ad onor del vero bisogna anche dire che i segnali ce li aveva mandati tutti...
Intanto c'è chi bestemmiava contro l'euro ritenuto causa di tutti i mali.( In realtà l'euro ha solo favorito una speculazione senza precedenti che nessuno si è preoccupato di arginare a destra come a sinistra.)


Poi la situazione precipitò nell'arco di pochi giorni , mentre molti erano in vacanza e ancora lo sono. Mai vacanza fu più amara.
Ora siamo tutti lì ad aspettare la fumata nera...
Come ci renderanno più morti di fame?
La Patrimoniale comprenderà il mutuo, comprenderà che si hai una casa magari anche carina, ma l'hai ereditata e sei ancora precario? Comprenderà il fatto che molti venderanno tutto il possibile e scapperanno altrove?
Cosa succederà alle pensioni?
Cosa succederà al mondo della ricerca e dell'istruzione?
Nomineranno più gli insegnanti, non credo proprio...chiameranno i genitori a guardare le classi.
Ci saranno gli stipendi per pagare tutti?
E' già iniziata in realtà la guerra tra i poveri.


Infatti io mi incazzo quando parlano dei giovani disoccupati. Per giovani cosa si intende? Perchè se per giovani intendiamo ventenni, beh me ne strafotto. Non hanno mutui, famiglie da mantenere e nulla. Mi preoccuperei dei loro genitori , non di loro. Mi preoccuperei di un esercito dai 30 a 50 anni, che non ha ancora un lavoro decente e che probabilmente non l'avrà mai. Una persona a me molto cara, mi ha fatto giustamente notare, che nessuno nomina ora i precari. E' cominciata la guerra. Mors tua vita mei.

Non abbiamo un presente e non oso immaginare il futuro. Auspicherei un ritorno all'agricoltura per campare.
Giuro non mi spaventa l'idea.

Solo aspetto la reazione dei miei simili prima di vendere tutto e darmi ai campi.
E sono anche curiosa di vedere chi colpirà il Governo con la sua manovra finanziaria. Io immagino il governo (qualsiasi governo) come un corpo umano. Quali organi è pronto a perdere per non scontentare chi ce l'ha messo al potere?. Come mai nemmeno Bersani parla di concreti tagli al loro di portafoglio? Dove sono tutti?
Perché ho l'impressione che saranno sempre gli stessi a farne le spese?. Mi chiedo anche perché Tremonti non legga il mio blog:(

P.S.

Uscite dalle tane e fatevi sentire popolo del web o la vacanza diventerà interminabile!









3 commenti:

  1. Al contrario di te quando nel 1994 il berlufolle "scese in campo" e lo vidi in TV mi sono detto "ecco questo è capace solo di vendere padelle e tegami in giro per i paesi". Non che fossi un veggente ma i fatti mi hanno dato ragione, così come hai ragione sull'"agricoltura". L'errore più grosso che è stato commesso da noi italiani è stato l'abbandono di quella nobilissima attìvità.

    RispondiElimina
  2. Abbiamo perso di vista la politica per molto tempo, credendo che si trattasse di qualcosa di avulso dalla nostra realtà quotidiana, invece ora prepotentemente la politica ci sta mettendo in seria difficoltà.

    RispondiElimina
  3. Cara Zia Nicole, mi sento così piccolino di fronte al mio futuro incerto da non considerarmi in grado di cambiarlo. Mi sembra così monotona sta vita da non meritare le mie pene. Mi sembra così spudorato il riciclo del corso delle cose, dei fatti, degli eventi e delle situazioni che tutto perde pericolosamente di significato. Preferisco guardarmi vivere, da spettatore, attendendo che la spettacolo faccia il suo corso, pronto a ridere se sarà commedia, pronto ad angosciarmi se sarà tragedia. E' tutto così inutile...

    RispondiElimina