giovedì 8 aprile 2010

X Chiara e non solo...1°parte


Cercherò di essere molto franca anche se per la prima volta poco sintetica.
Fatti un the:)

Non so in realtà da dove cominciare perché ho il difetto di mettere forse troppa carne a cuocere, perché sono tante le cose che vorrei dire.

Non so dirti molto delle donne italiane di epoche passate, posso raccontarti delle donne della mia famiglia. Parlarti di mia nonna e delle mia bisnonna. Rimaste entrambe vedove giovanissime. La prima all'età di 24 anni e la seconda all'età di 27 anni ( se non ricordo male) la prima molto bella, la seconda un po' meno. Entrambe con un carattere molto forte e dominante e spesso in rotta di collisione tra di loro, ma unite nelle necessità Non hanno lavorato , hanno vissuto vendendo man mano le proprietà e mantenendo agli studi mia madre e mia zia. Hanno fronteggiato un mondo maschilista con fermezza e dignità. Vivere in un paese di mare nel sud dell'Italia non era facile a quei tempi. La mia bisnonna vegliava sul buon nome, così guardinga da impedire a mia nonna il contatto ravvicinato con qualsiasi uomo , fosse anche di famiglia. L'ha resa infelice , ma incosapevolmente. L'unico maschio, fratello di mia nonna, partì e non fece più ritorno. Lutti, distacchi e dolori.
Ma sempre combattive e molto simpatiche. Mi hanno insegnato molto.
Infine la generazione di mia madre...Mia madre pur essendo molto presa da mio padre , ha preferito e voluto con tutte le sue forze lavorare. Ha insegnato per molti anni lontano da casa. Si alzava alle cinque e partiva o con la macchina o con il treno. Due ore all'andata e due al ritorno. Ritornava alle 16.30. A noi badava mio padre in parte,e una tata che ci veniva a prendere e portare a scuola. Mio padre cucinava e io lavavo i piatti e avevo sei anni. Ma quando mia madre tornava, aveva tutto il resto da fare. E lo faceva...la sera cucinava e ci sfornava persino i biscotti. Ma nessuno mi ha preparato mai la colazione la mattina e lo dico senza amarezza alcuna. Era giusto fosse così.

Mio padre aveva un'azienda da mandare avanti ed essendo un progettista, partiva spesso. Dava, ma pretendeva molto. Io e mio fratello siamo cresciuti autosufficienti in tutto. Nonostante col tempo avessimo aiuti in casa. Ognuno doveva fare il proprio dovere. E avere rispetto per le persone intorno a noi. Forse anche troppo,ma è un altro discorso.
Avrei preferito che mia madre fosse meno succube con mio padre, ma anche questo è un altro discorso...

Io sono cresciuta senza ruoli definiti, nel senso che avevo libertà a sufficienza, ma dovendo rispettare regole precise, non trattabili. Come essere a casa per l'ora di cena, accudire i nonni e far conoscere ai miei genitori chi frequentavo e non dire bugie. O scattavano le punizioni.
Idem per mio fratello.

Ho sempre visto uomini e donne come soggetti complementari...diversi, ma allo stesso tempo indivisibili.
Crescendo ho fatto le mie scelte, e solo ora ho compreso che essere se stessi non sempre paga. Ho visto le mie amiche e i miei amici cambiare...Ho visto insegnando come le donne siano cambiate in peggio. Chi era abituata/o alla mammina che gli portava la colazione a letto, arrancare nelle responsabilità che la vita comporta.
Ho visto diventare mamme donne spesso inadeguate per questo ruolo in quanto ancora loro bimbe viziate.
Le vedo venire a prendere i loro figli a scuola vestite in modo volgare e con l'ombelico di fuori, con la gomma da masticare che rimbalza in modo sguaiato da una parte all'altra della bocca. Vestire i propri figli allo stesso modo e preoccuparsi per cazzate , tralasciando tutto il resto come apprendimento, studio ed educazione. E non c'è una sola categoria che si salvi, dalle casalinghe alle professioniste. A dire il vero le casalinghe sono le peggiori.

Poi ci sono le mie 'amiche' rampanti...molte sono single loro malgrado...Nel senso che vorrebbero accalappiare un uomo , ma allo stesso tempo non avere alcuna responsabilità. Sono professioniste, guadagnano ma preferiscono l'uomo ricco. Viaggi, regali costosi , ma persino fare un caffè al proprio uomo gli costa fatica. Se riescono a sposarsi, dopo sei mesi si separano...

Una volta c'era distinzione tra i ceti, ora non più, quelle povere sgomitano per diventare e emulare quelle ricche.

Spesso tra noi donne c'è molta competizione, difficilmente un'amicizia non si infrange sullo scoglio dell'invidia e rancori spesso inesistenti. Assisto a discussioni di ore per una camicia e spesso ho rotto amicizie con tizie che mentre parlavano con me o altre persone, mandavano e ricevevano sms in modo compulsivo. Fottendosene di chi avevano di fronte.


Ho visto gatte morte rovinare altrui matrimoni, senza colpo ferire, solo per saggiare la propria e inutile dominanza.
Ho visto tessere le lodi di donne che poi nel proprio privato erano delle vere e proprie streghe. Ho visto donne trattare male la stessa estetista per un foruncolo inesistente sulla pelle.
Ho visto donne dire: Lei non sa chi sono io!

E vedo donne prostituirsi per una fetta di potere né più e né meno di tanti altri uomini...

Io non sono pefetta ho anche io un carattere dominante, ma sono una selvaggia, curo il mio orto e ne sono gelosa. Ma amo la semplicità e non ho mai tradito nessuno, ho sicuramente ferito, questo si...Ma ho creduto e credo nell'amicizia e nella lealtà. Ma mio malgrado ho dovuto difendermi e sfoderare gli artigli per tenermi stretta la mia libertà e dignità.
Ora sono francamente stufa e non mi aspetto niente di buono, persino da questo post...ma non importa.


Ho conosciuto donne dell'est , ma non conosco la vostra storia se non attraverso i libri...Ma la storia raccontata meglio è quella che si vive o si è vissuta.
Ma posso dirti, che quelle che ho conosciuto qui in Italia, non sono poi così diverse da noi italiane. Ma non ritengo siano rappresentative di un Paese e della loro storia. Solo una cosa positiva ho riscontrato, che almeno tra di loro si aiutano, non si tradiscono l'un con l'altra, ma per il resto mirano alle stesse cose delle donne italiane.


P.S.
Tengo a precisare che esiste anche un'altra realtà fatta di donne che ammiro e stimo, ma che purtroppo sono sempre più rare.E che non ci sono riferimenti a persone conosciute in rete.

Ma questa è solo una parte, parlerò poi delle cause e dei comportamenti maschili. E poi mi prenderò una lunga pausa dal mio blog, non dai vostri.

9 commenti:

  1. Lucida esposizione del pensiero in merito a questa prima parte.
    Sono certo che anche la successiva sarà alla stessa altezza.
    Leggendo l'ultima frase nel P.S. mi sono tranquillizzato.
    Non ci far mancare il tuo parere.

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  2. Ciao Nicole,

    forse non c'entra quello che sto per dire,ma lo dico lo stesso. Personalmente considero sempre ogni persona singolarmente,mi piace vederla unica; questo mi ha procurato qualche fregatura (mi sembra già averlo scritto, dicono di me che a volte sono ingenua e che credo troppo nelle persone, nel loro lato positivo ,nella loro bontà; a mio avviso è così ma è voluto,ne sono consapevole ,la mia è una ribellione silente e pacifica )altre volte invece sono stata premiata,ho scoperto persone molto belle . È capitato che dietro alla donna volgare si celasse un'anima sensibilissima,prigioniera del proprio mondo troppo stretto .

    La libertà non esiste .

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  3. @Alessandra
    Il tuo non è un discorso sbagliato, anzi lo condivido....Ma questo è un post in risposta ad una diatriba che gira da un blog all'altro.
    Pensa mi hai anticipato una parte conclusiva:)

    Non è infatti ancora finito il post...

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  4. Occhèi !
    Aspetto il seguito :)

    un bacione, ciaoo!

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  5. Ho conosciuto donne dell'est , ma non conosco la vostra storia se non attraverso i libri...Ma la storia raccontata meglio è quella che si vive o si è vissuta.

    Ho letto con attenzione la storia delle donne della tua famiglia. Ti ringrazio molto. E un'apertura sul tuo privato che ha fatto piacere a me e sicuramente sara' gradita da chi ti legge. E che la storia raccontata meglio sia quella che si vive o si e' vissuta e' certamente vero.
    La mia famiglia e' piuttosto particolare, sai? E' formata interamente da donne e non siamo tutte legate da un legame di parentela. Ci chiamiamo sorelle per ragioni diverse da quelle che riguardano la consanguineita', pero', come dici, tendiamo ad aiutarci e a supportarci l'un l'altra perche' al di la' della fortuna che posso aver avuto io, altre non ne hanno avuta altrettanta. E sono proprio costoro, le meno fortunate che nella vita mi hanno insegnato (e mi insegnano) molto.
    Storie che ho raccolto e che continuo a raccogliere nelle mie mani e che oggi mi dimostrano quanto i nostri mondi siano distanti.
    Tu sai, e lo dici, che non e' la stessa cosa vivere a Milano oppure in un paese di mare nel sud dell'Italia. Immagina quindi quanta distanza ci sia fra un paese di mare nel sud dell'Italia ed un paese sperduto nel bel mezzo della Moldavia, e di come siano diverse le persone, ed i loro bisogni, ed i pensieri, ed i problemi, e le aspettative, e i desideri, e i sentimenti, ed anche il modo in cui amano, gioiscono... oppure soffrono. E come le sofferenze creino un diverso cuscino con il quale poi si attutiscono i colpi che la vita inevitabilmente ci da'.
    Questa breve storia la scrissi molto tempo fa, quando ancora non ci conoscevamo, e quando ancora degli uomini beta o alfa, non avevo sentito parlare. Forse non l'avevi letta. E' la storia di una donna che mi e' stata molto vicina.

    http://chiara-di-notte.blogspot.com/2007/04/storia-di-vlada-ii-parte.html

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  6. Ciao Nicole, molto obiettiva in questa tua analisi critica su certi aspetti di alcune donne odierne.
    Aspetto il continuo, a riguardo del maschile.
    Ciao :)

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  7. incantanta dal tuo post... solo questo:-)

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  8. Come sempre c'è un rovescio per ogni medaglia, donne, uomini e cose, tu ne spieghi bene le diverse facce, si sa ogni persona è diversa, buoni o cattivi, amorosi o menefrghisti, dolci o feroci, sulle donne dei paesi dell'est ho sempre saputo che la loro dolcezza a volte è cosi fantastica e speciale, non so se sia vero anche perchè sono parole riferite da chi ha sposato o vive con una donna di quei paesi, si dice che loro ai loro uomini le diano molto affetto e amore, mi dirai ogni paese ha le sue pecore nere, del resto anche noi abbiamo donne dolci e amorose.
    Nel post precedente, nel mio commento dicevo che se metti tre donne in una stanza da sole, finivano a litigare, cose che tra uomini non è cosi. Lo sai che leggere i tuoi post è sempre un modo per mettersi sempre in discussione con noi stessi e ragionare capendo sempre di più le persone, hai sempre argomenti cosi complessi che non basterebbe ne un commento ne un post per discutterne, ciao dolce kisss

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  9. Esaustiva, determinata e avvincente..
    Non poteva che essere un meraviglioso quadro impressionista come il migliore di Monet..

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