lunedì 12 aprile 2010

La vita, i dubbi...una sola certezza!

Ho letto su un Forum in prevalenza maschile (non dagli uominibeta), il loro pensiero sull'aborto e la pillola abortiva...Sono rimasta colpita dalla considerazione di un utente che consideravo un po' cinico. Non è tanto quello che ha detto, ma la dolcezza con cui l'ha detto, la tenerezza verso quei bambini mai nati.

Premetto subito una cosa....Sono favorevole all'aborto inteso come libertà di scelta e alla pillola abortiva. Ma personalmente contraria all'aborto se non per cause oggettive gravi come: Violenza sessuale, o accertata e grave malattia del feto o pericolo di vita per la madre.
Per tutto il resto no...sarà che considero la vita e la possibilità di dare la vita come qualcosa di indescrivibile e unico. E che io non sarei qui, se mia madre avesse deciso di non farmi nascere.

Non ho figli, abbiamo sempre rimandato con il mio ex marito e forse per come sono andate le cose è stato anche un bene o forse no...non lo so sinceramente.
E non appartengo sicuramente nemmeno a quella categoria di donne che farebbe di tutto per averne. E non ritengo nemmeno necessario esser sposate per averne uno.

Parlare dell'aborto e delle scelte di vita non è facile, ritorno sull'argomento perché ho molti amici medici, che mi dicono che sono molte le adolescenti e anche donne più in là con gli anni che interrompono una o più gravidanze.
Classificare e giudicare diventa forse troppo facile, ma non e così...Decidere di tenersi un figlio è una scelta infinitamente complessa, difficile, soprattutto se è la paura che ti domina. Soprattutto nel mondo di oggi, dove anche salire uno scalino senza ascensore comporta sacrificio. Ma sicuramente rimango basita per chi più volte interrompe una gravidanza e credetemi non è fantascienza. Ma diamine ci sono in commercio preservativi di ogni genere, e altri metodi anticoncenzionali di sicura efficacia...perché? Mi domando quale leggerezza spinga delle donne e i loro compagni verso tanto sprezzo per la vita.

E mi chiedo anche in uno dei tanti discorsi contorti tra me e me...E' meglio non farlo mai nascere un bambino o catapultarlo in un mondo con dei genitori che non lo volevano e lo cresceranno probabilmente male?

O è meglio nascere comunque vada e affidarsi al proprio spirito di sopravvivenza? Interrogativi destinati a rimanere senza risposta, lo so.
E vi prego di non farne un discorso di Uomini o Donne...La scelta di tenersi un figlio se si è superata l'età adolescenziale non dovrebbe mai essere subordinata o delegata a nessuno.
Ho sempre ammirato dal profondo quelle donne che hanno scelto di portare avanti delle gravidanze malgrado tutto e tutti. Sono delle donne coraggiose , che meritano il rispetto di tutti...In passato erano isolate e additate , oggi per fortuna sotto certi aspetti le cose sono cambiate.

E ammiro chi sceglie di portare avanti gravidanze sapendo che il feto è affetto dalla sindrome di Down...Scelte dolorose, coraggiose e intrise d'amore. Non lo so come mi comporterei in un caso del genere, sinceramente non lo so.
Di sicuro ho notato il comportamento di alcuni genitori che a scuola avevano dei ragazzi Down...Genitori dolcissimi e pazienti, ma anche combattivi , protesi a fare tutto il possibile per garantire ai loro figli una vita più autonoma possibile. Molto più presenti e attenti ai loro figli rispetto ad altri genitori con figli 'normali'.

Ho un altro immenso dubbio. E' meglio non far nascere un bambino o metterlo al mondo e permettere di adottarlo? Qui il confine tra egoismo e scelta è molto molto sottile. Cosa subentra in realtà, la paura di chi siano le persone che cresceranno tuo figlio, o l'egoismo o cosa?

E cosa spinge alcune donne che spesso con la connivenza delle loro famiglie e compagno decidono di farlo nascere e poi gettare un corpicino una vita che pulsa nella spazzatura?
Cosa gli costa lasciarlo davanti ad un portone, ospedale, chiesa, cosa?
Anche le pietre ormai sanno che non obbligatorio tenersi un figlio e che si può rinunciare alla Patria Potestà.

Questi e altri dubbi mi assalgono così all'improvviso. Di alcuni ho le mie risposte di tanti altri no...Non è un mistero solo la morte , lo è e forse di più anche la vita. Lo scorrere lento delle nostre coscienze così diverse , le scelte di ognuno di noi e le regole che applichiamo pur appartenendo allo stesso genere umano.
Sensibilità, paure , certezze e inadeguatezze diverse...In alcuni casi basta solo il coraggio, ma il coraggio non si inventa, in altre il buon senso....ma è anche vero che non sempre esistono soluzioni giuste o certe. Ma c'è sempre una via di uscita, la soluzione non è mai quella di un cassonetto della spazzatura, o calci e bruciature di sigarette come da tempo le cronache ci 'deliziano'.
E allora prevenire, rimane la cura più efficace...Prevenire le gravidanze indesiderate è la giusta soluzione che chiude di colpo ogni dubbio.
La Chiesa un giorno dovrà rispondere di tutto questo. Una Chiesa che dovrebbe farne bandiera...e che invece con la sua politica ipocrita condanna tanti bambini in Africa a morire di AIDS e blocca qualsiasi tentativo di indottrinamento contrario.
Mi spiegano se è meglio tutto questo invece di una politica mirata a prevenire che determinate cose non accadono più. La cosa più vergognosa in assoluto è che tutto questo accade in uno Stato laico, in un mondo dove chi ha fede spesso predica bene e razzola male.







15 commenti:

  1. Ciao Nicole, sono perfettamente d'accordo con te.
    conosco storie di ragazze che alla mia età hanno alle spalle esperienze di aborti.
    io sono favorevole all'aborto solo in casi eccezionali, quali quelli citati da te.ma quando l'aborto deve sopperire ad una leggerezza come un rapporto non protetto,allora no, una vita umana non può sottostare al nostro egoismo. abbiamo una testa che ci permette di pensare prima di agire, allora perchè non usarla?

    RispondiElimina
  2. Condivido anche io ma la vita puo essere ostile su determinate scelte e risalire la china non sempre è facile.

    RispondiElimina
  3. 1) Lavoro in ospedale, ci occupiamo di AIDS. Sfondi una porta aperta sulle questioni chiesa/profilattico ecc.: metterei in mano ai preti (per modo di dire.. non lo fare mai nella vita) i MILIONI di bambini uccisi dal virus e le migliaia di mamme impotenti davanti ad una cultura dove lei aspetta e lui si fa le donne di tutti i villaggi del continente.

    2) Detto questo, la profilassi va da sè...

    3) La vita è vita. Non ho dubbi sul dire che la donne DEVE poter scegliere, da sola senza condizionamenti. Le ragazze vanno difese, le bambine protette (datemi il cardinale Brasiliano che ha negato l'assoluzione alla bambina violentata che ha abortito... datemelo in mano solo per un minuto, mi basta!). Come te difendo la donna e la vita. Parlo per me e di me che ho cresciuto mia figlia a vent'anni da sola e lo rifarei mille e mille altre volte ancora. Parlo per me che settimana scorsa ha visto sua nipote (la seconda) che dall'alto dei suoi 3 cm era "dotato" di gambette e braccette. Un feto, si... ma con un cuore pulsante. Ovviamente non processerei mai chi decide di interrompere una gravidanza. Non sono una che demonizza nè sono quella che è in grado di giudicare le scelte altrui.

    4) Detto questo, sono d'accordo con te. Qui tutti predicano bene ma non fan nulla per aiutare, per far crescere, per sostenere. Qui tutti sono già morti prima di nascere!

    Ecco.. mi sono sfogata!
    Ti abbraccio
    Joh

    RispondiElimina
  4. credo che le risposte siano implicite nelle domande.
    penso che chi applica l'aborto con leggerezza denoti mancanza di "cultura della vita"e le cause sono tante e tutte(a parte i casi eccezzionali che tu citi)denotano mancanza di maturita' per affrontare un tema complesso come la maternita'.
    come dire la natura fa il suo corso e per questo sono totalmente favorevole all'aborto.
    meglio una maternita' abortita che un aborto di maternita'

    RispondiElimina
  5. Hai introdotto un tema di grande spessore al quale si possono solo dare delle risposte individuali che dipendono dalla coscienza e dall'etica prima della donna, poi, eventualmente, dalla coppia. Personalmente condivido il tuo pensiero, e credo che ogni scelta sia molto sofferta e molte possono essere le variabili che in quel momento condizionano una decisione.
    Sono assolutamente favorevole ad una legge che regolamenti la materia e tuteli la decisione della madre, ma vorrei pure che i tanti ipocriti che vorrebbero vietare l'aborto, ( e questo mi puzza solo di puro calcolo elettorale, abbiamo visto l'indicazione di voto data in occasione delle ultime elezioni da un tonacone), vorrei che questi personaggi si facessero carico delle famiglie che vivono in condizione di pesante disagio per allevare i figli, non mi sembra di aver sentito tante voci di antiabortisti alzarsi e parlare a fronte dei due episodi di sindaci, (appartenenti ad un partito schierato in difesa dei valori cristiani, antiabortista e magari un po' confuso che pratica i riti celtici e onora il dio Po), i quali hanno pesantemente discriminato dei fanciulli ai quali hanno negato il diritto di accedere alla mensa, un po' di solidarietà non è evidentemente nel loro dna.

    RispondiElimina
  6. Nicole, hai sollevato delle questioni davvero importanti. Da parte mia posso dire che sono d'accordo su TUTTO quello che hai detto.
    Grazie perchè fai sempre riflettere.
    Buona settimana.
    Valentina

    RispondiElimina
  7. mmhh...pure io la penso come te, ho amiche che hanno abortito e non potrei mai giudicarle per quello che hanno fatto.
    Altre che conosco si, perchè hanno fatto il viottolo per andare ad abortire all'ospedale.
    Ma un aborto, se non sei proprio di fuori con la testa è sempre un dolore.
    Personalmente non ho voluto fare di proposito l'amniocentesi perchè anche se il feto avesse avuto dei problemi lo avrei tenuto lo stesso.
    La mia collega, mi ricorderò sempre, quando esposi il mio pensiero mi fece gli "auguri", ovviamente con un bel ghigno sulla bocca.
    Lei che aveva lavorato in uno studio di ginecologi dove l'amniocentesi come altre cose oramai erano diventati un business.
    No, la mia bambina me la sarei tenuta lo stesso, su questo non ci piove sopra.
    Un bacio
    pimpinella

    RispondiElimina
  8. Ciao Nicole!
    Due considerazioni sparse:

    Stato laico? L'Italia? Nei fatti, non credo proprio... No, no!

    In risposta alla tua domanda: "E' meglio non far nascere un bambino o metterlo al mondo e permettere di adottarlo?" ti rispondo: "Magari!!!!" Credo che sarebbe meglio farlo nascere se avesse la possibilità di essere adottato. Ma in Italia invece non avrebbe molte speranze in tal senso. Ti sei chiesta come mai le adozioni in Italia sono quasi tutte solamenmte estere? Esterofilia? No!!! Perché quelle nazionali sono praticamente impossibili! E perché? Bella domanda! Forse perché gli orfanotrofi (religiosi e non) perderebbero il loro enorme giro di denaro? Ti pare impossibile? Mostruoso al punto di essere persino ridicolo? Anch'io lo pensavo...

    E allora qualcuno mi spieghi per favore come mai famiglie regolari di italiani regolarmente sposati, professionisti e benestanti che fanno richiesta di adozione pur avendo già un loro figlio naturale(dimostrando quindi che la loro richiesta non è provocata da pulsioni egoistiche o da frustrazioni, ma che la motivazione è unicamente basata su una scelta d'amore e d'altruismo) non riescono nemmeno loro ad adottare un bambino italiano!
    L'ho visto con i miei occhi! La loro lunga odissea. Infine hanno gettato la spugna.

    Conosco benissimo la coppia che ha passato questo percorso. Il loro figlio (unico) è cresciuto equilibrato, sano, felice e ora sta per andare all' università. Perché non aver lasciato queste possibilità anche ad un bambino orfano italiano che sarebbe stato accolto con amore?
    Ma che c...

    Scusa lo sfogo!

    RispondiElimina
  9. @Milo
    Hai ragione da vendere...e ti dirò di più, meglio in un istituto che adottato da una donna single?. Un giorno farò un post sugli Istituti religiosi. In uno vi ho insegnato. Hai aperto una bella questione!

    RispondiElimina
  10. Ciao Nicole,

    i temi ritornano e forse val la pena non perderli di vista.
    Questo l'avevo scritto quasi 2 anni fa, ancora nel vecchio blog...

    http://www.giosby.splinder.com/post/18049519/A.I.D.S.++++Scampato+pericolo

    Ciao

    RispondiElimina
  11. Poter scegliere di abortire è una libertà non da poco, soprattutto pensando alle situazioni difficili che hai citato tu, e di sicuro io non mi permetterò mai di giudicare. Certo che una volta che viene portata a termine la gravidanza, sta creatura ha mille strade da poter percorrere per vivere, e un cassonetto non è una di queste: morire soffocati o di freddo e fame o percosse (peggio ancora) non lo auguriamo neanche a un adulto, figurarsi a un neonato. Concordo a pieno con te che, almeno per le gravidanze indesiderate, la miglior soluzione è la prevenzione, ci sono un sacco di tipi di anticoncezionali, basta utilizzarli.
    ciao

    RispondiElimina
  12. Bisogna trovarsi nella situazione per capire e non è sempre facile portare avanti una gravidanza se non la si desidera.

    Baci e buon martedì!

    RispondiElimina
  13. Metti troppa carne al fuoco per una problematica complessa - fatta di convinzioni +/-, fatta di situazioni che spesso sfuggono agli spettatori +/-, fatta di situazione economica +/-, fatta di emotività del momento-periodo del concepimento +/- e fatta di coglionagine ad personam questa volta senz né "+" né "-".

    E' un fatto di LIBERA SCELTA, sia che si parli di maternità diretta, indiretta, o di AOZIONE.

    Ma l'inno alla vita non ci piglia, proprio per quello che ho detto sopra. Le questioni religiose sono un alibi: " credere alla vita é credere nelle cose di questa terra! Credere in Dio o negli dei pensa ai problemi di se stesso per il dopo mortem, o NO?"

    Comunque penso che ognuno intimamente sa cosa vuole in un rapportodi coppia o nella propria esistenzialità anche individuale...ripeto E' SOLO UN PROBLEMA DI LIBERA SCELTA, COME DI VOLONTA'...e su questo condivido quando parli di egoismo di coppia o individuale: E' difficile decidere di rinunciare a qualcosa se di mezzo c'é la da scegliere se far nescere un figlio che cambia la vita.

    "Chiarmente come sempre la mia é una convinzione personale e faccio presente che sono genitore di due uomini dei quali uno dei due non mio, ma che E' parimenti come mio".

    N.B: Da questo ragionamento escluderei per rispetto tutte quelle coppie che vorrebbero e non possono per varie ragioni come la sterilità ecc.

    RispondiElimina
  14. E' strano da capire come ancora oggi si parla di aborto come soluzione a quello che si dice una amplesso veloce di due persone che non hanno saputo fermare il processo si proecazione, a volte mi chiedo se i genitori sono responsabili di tutto ciò.
    So che non è facile parlare con i propri figli, specie se sono dei ribelli o specie se i propri genitori sono fantasmi e non capiscono i loro problemi, parlo da figlio e da genitore di un uomo di 21 anni, non ho mai nascosto niente a mio figlio e ho sempre spiegato tutto, anche solo stando insieme e guardando un film, nelle scene dove si poteva fare luce alle sue perplessità o incompressioni, cosa che ai miei tempi non succedeva, non capisco come mai i genitori di adesso che hanno vissuto un periodo dove tutto era tabù, oggi loro si comportano come i nostri avi, dove tutto era nascosto e dove le spiegaioni non venivano mai alle nostre domande.
    Io mi ritengo fortunato, perchà mia madre anche se per lei era difficile, spiegare a un figlio maschio alcune cose, trovava sempre un modo simpatico e chiaro per dare a me e alle mie mille e più domande una risposta, cosa che faccio io con mio figlio e piu delle volte non aspetto la sua domanda.
    E pensare che anche noi genitori, abbiamo fatto le stesse cose, forse non tutti si ricordano che da ragazzi era facile sbagliare, ma forse non tutti si ricordano che le informazioni non erano a livello d'oggi.
    Aborto, brutta parola ma che a volte non si può fare senza, come molti di voi ne hanno parlato, ci sono casi che è fondamentale e soluzione unica, non sempre che rimane incinta abbia voluto il desiderio, donne che per violenza o per ragioni varie si ritrovano a portare in grrembo un piccolo bambino senza aver potuto scegliere, questi casi sono rari menomale ma per loro non credo che ci sia nessuna legge cristiana o no, che ne impedisca il loro volere di non continuare la gravidanza, colpevolizzo che di questa soluzione ne fa uso a scopo solo preventivo per non aver figli, esistono tante soluzione, preservativi, pillola ecc.
    La chiesa ha sempre dato parere sfavorevole a queste soluzioni, per loro l'unico anticocenzionale è non fare all'amore, e se lo fai devi procreare, come se tutti abbiamo un conto in banca con tanti zeri.
    Si decide sempre in due, fare o non fare un figlio, si è sempre in due a letto a fare all'amore, anche se molti uomini non pensano a tutte le conseguenze del caso e pensano solo alla loro voglia, ma questo è sempre una colpa nell'educazione avuta, basta guardare le notizie nei vari giornali e notiziari televisivi, discoteche, campi sportivi, strade, di cosa fanno molti giovani e delle risposte che danno i genitori alle domande, per loro il figlio a fatto solo una ragazzata, anche se poi c'è un morto di mezzo.
    Io il figlio l'ho voluto e ne sono stato contento di averlo fatto, e francamente se ne veniva un'altro di certo non l'avrei dato via o buttato come alcune donne usano fare.
    ciao a tutti e un kiss dolce a te Nicole

    RispondiElimina
  15. Ciao Nicole,

    sono assolutamente favorevole all'aborto, senza 'ma' né 'perché' ! La donna deve poter essere libera a gestire il proprio corpo; poter abortire senza doversi sottomettere ad esami psicologici,senza doversi giustificare,senza dover rendere conto..perché tutto ciò è estremamente umiliante e una forma sottilissima di violenza e supremazia della società e dei suoi rappresentanti (spesso apostoli di una morale fasulla e cangiante a seconda del regime politico attuale ) .
    Abortire non è mai un atto facile , è un dolore che come una cicatrice indelebile , ogni tanto riprende a sanguinare e questo per tutta la vita ! Chi ha abortito questo lo sa !
    In quanto alle adozioni..hm..io credo che oramai sia diventato una sorta di business,anche la chiesa ci ha lo zampino...
    Personalmente non credo che riuscirei a partorire e poi a dare il mio bambino in adozione ,la gravidanza ed il parto creano un legame viscerale ed indissolubile !

    Post interessantissimo ma estremamente soggettivo .

    RispondiElimina