lunedì 5 aprile 2010

E' sempre una questione di tempo...


Non era nelle mie intenzioni scrivere stasera, ma all'improvviso non ne ho potuto fare a meno.

Ho trascorso una strana Pasqua...animata inizialmente da intenzioni di serenità. Ultimamente odio le feste...Le trovo un pretesto per rimarcare le assenze.


Domenica ho trascorso tutto sommato una bella giornata. C'era il sole, il pranzo al ristorante ottimo. Parenti e amici intorno a me. Non ero particolarmente felice, non ero infelice. C'ero, diversamente, ma c'ero.

La sera la mazzata. Mi telefona mia cugina alle 23.00 e mi dice di esser stata in clinica a trovare nonna e di averla trovata in condizioni pessime. Era caduta, e la tenevono ferma con una cinghia in pessime condizioni igieniche. Era stata ricoverata per riabilitazione motoria venti giorni fa. Mia madre era stata a trovarla due giorni prima. La clinica è fuori città, non vicina.

Mia cugina piangeva ed io urlavo, urlavo contro di lei e il mondo intero. Cazzo, perché non l'hai portata subito via? Intanto si era fatta mezzanotte. Facevo cose inconsulte piangendo. La mia nonnina trattata così...maledetti!!!. Non ho dormito tutta la notte, ho aspettato si facesse giorno. Ho organizzato tutto. Un giro di telefonate, la mia ira devastante per me e per chi ruotava intorno. Non sono andata a fare la pasquetta con i miei amici, ho disdetto tutto. Mi sono preparata e sono andata con una cara persona in clinica. Purtroppo qualcuno mi aveva preceduta e sapevano che stavo arrivando. Credo avessi il viso a metà tra una pazza e un serial Killer. Ho trovato mia nonna in una sedia a rotelle ben vestita e profumata. Il viso tumefatto per la caduta...L'ho baciata e poi mi sono diretta dagli infermieri, ho detto il necessario, ma hanno compreso benissimo la mia ira. Ho detto di farmela trovare pronta domani. Non potevano dimetterla oggi. Le ho inzuppato una brioche dolce nel latte macchiato e l'ho imboccata , me la sono sbaciucchiata tutta. Le ho tagliato la frutta, mentre i miei occhi mandavano lampi. Ho guardato tutte quelle persone anziane sulle sedie a rotelle e ho pregato il mio Dio, di farmi crepare prima che possa ridurmi in quello stato. Mia nonna è fortunata, ha me e persone che le vogliono bene, ma molti sono abbandonati lì. Pagano e parcheggiano essere umani che di colpo per i propri parenti smettono di essere considerati individui. Domani mia nonna uscirà , ma la storia non finirà qui.


Mia cugina dirà quello che ha visto ed io sarò al suo fianco. Maledetti.


La cosa positiva è aver trovato mia nonna lucida nonostante i troppi tranquillanti che le avranno somministrato e i suoi 96 anni, la cosa positiva è avere amici disponibili al mio fianco, la cosa positiva è avere una persona come Ale che ascolta e dipana le mie matasse ingarbugliate. Mi rimane la rabbia e l'amarezza per esseri umani al di sotto delle bestie. Chi semina vento raccoglie tempesta...e la tempesta sta per arrivare. Arriva sempre.



9 commenti:

  1. Nicole, qualsiasi cosa, anche una sola parola, quando vuoi e come vuoi.
    Tua nonna si riprende perchè ha te vicino.

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  2. Oddio, io odio gli ospedali, spero di averne bisogno il minimo possibile.
    Un abbraccio a te e alla nonnina e per fortuna davvero che lei ha una famiglia che se ne occupa.
    Coraggio cara.

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  3. Io mi ero rivolta al tribunale del malato con mio padre... ti ho detto tutto.
    Un abbraccio Nicole... sai che ti sono vicina.

    Joh

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  4. È scandaloso ! I bimbi, gli anziani e gli animali sono i più deboli e vanno protetti da chi è più forte,purtroppo questo non sempre accade ; quello che tu ci hai raccontato per me è sintomo di una società in decadenza e sgretolamento ,dove manca il rispetto manca cultura!
    Svolgo del volontariato in una casa riposo,che considero un'oasi ,perché vi vige rispetto e gentilezza,devozione e serietà ,ma anch'io posso raccontare di bruttissime esperienze subite dalla bisnonna ricoverata (tanti anni fa!) in un ospizio in Germania,ci raccontava che qualche volta le infermiere picchiavano , non lei perché è sempre stata una donna forte che sino all'ultimo ha saputo affermarsi .Le volevano tagliare di forza i capelli, perché "più pratico",si è ribellata come una furia,i suoi capelli erano intoccabili,credo rappresentassero la sua femminilità e lei ci teneva tantissimo !
    Triste e brutta realtà che non dobbiamo assolutamente accettare,importante è informare ,ascoltare ed essere sempre vigili !

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  5. L'affetto non si dimentic mai ne l'amore puo fernarsi davanti alla malattia. Queste sono le pagine migliori della nostra vita.

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  6. In questa società dove l'egoismo e la furbizia la fanno da padroni, si resta senza parole quando si viene a sapere di gente inerme ed indifesa costretta a subire angherie, vessazioni e violenze da parte di coloro che sarebbero preposti alla cura o all'educazione di queste creature e inorridisco a pensare che episodi simili siano molto più diffusi di quanto si pensi, frequentemente chi li subisce non è in grado nemmeno di raccontarli e magari la vittima si vergogna pure!
    Fortunata la tua nonnina ad avere dei familiari sensibili e accorti, anche se nessuno la risarcirà per la dignità di cui è stata privata.
    Ti abbraccio.

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  7. confermo quello che scrivi...in ospedale ci sono stata diverse volte, la prima la ricordo ancora.nella mia stanza c'era una vecchietta piena di piaghe,non ricordo come si era ridotta in quel modo, ma mi faceva tenerezza e compassione.gli infermieri se ne fregavano del tutto, aveva un solo figlio che per problemi di lavoro non le poteva stare accanto.alla fine ho dovuto occuparmene io, darle da mangiare, metterle la crema al viso screpolato, aiutarla a bere...è stato straziante vedere come la vita umana diventa una nullità.

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  8. vai nicole, fagli il mazzo a sti magnapane a tradimento!!

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  9. A partire da una certa etá non si é piú redditizi, né come pazienti né come esseri umani. E non vale la pena investrci su. A questo ci ha portato sta societá del benessere e del mercato.

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