mercoledì 23 maggio 2012

L'alba del risveglio.

Sono nella fase dell'ira ,ma quella silenziosa e impotente che si sfoga attraverso questo diario...quella che difficilmente si manifesta nella mia vita reale...purtroppo spesso sono circondata da persone che non capiscono e non masticano di politica e sensibilità e si commuovono alle stragi il tempo di un caffè.
Anni fa piangevo perchè il mio Silvestro...un gattino che avevo raccolto un anno prima per strada, mi era finito sotto una macchina. Lo avevo salvato dalla strada...era un gattino  meravigliosamente patetico. Di quel patetico che però ti allarga il cuore. Era tutto storto,la coda amputata ,rachitico e con gli occhietti strabici. Lo avevo nutrito per i primi tempi ad omogeinizzati, con capiabertà...persino i veterinari,mi dicevano di lasciar perdere...ed invece ce l'avevamo fatta. Ma un anno dopo ed esattamente nel giorno della Strage di Capaci o di Borsellino...(ora mi sfugge in tutta onestà)...morì finendo sotto le ruote di una macchina.
Provai un dolore assurdo...può capirmi solo chi ama gli animali e chi investe per salvare 'generi animali' di diversa natura.
Ero sul divano a tormentarmi,quando la tv diede la notizia della strage.
Silvestro,passò in secondo piano e il dolore per la sua morte divenne il dolore e la rabbia verso uomini che per fare il loro dovere da cani sciolti,ci avevano rimesso la vita.
Ma era anche il dolore,lo stesso dolore che mi accompagna oggi...il dolore estremo di chi pensa, che nulla cambierà.
Ha ragione Debora..il suo commento al mio precedente post è chiaro nel suo apparente cinismo.
Cosa resta di Falcone e Borsellino...Restano bla bla bla e commemorazioni...La vita continua, tra ingiustizie piccole e grandi...tra mostri sbattuti in prima pagina ai quali nessuno farà nemmeno omaggio di celebrazioni, per ricordare l'ingiustizia subita.
Ieri al tg trasmettevano i volti dei soliti politici e di Monti...mi è venuta la nausea...Gli stessi politici che incoraggiavano al rigore e lo stesso Monti che diceva di dover continuare a stringere la cinghia,visti i risultati elettorali...con una faccia da Tolla,cercando di correre ai ripari, affermavano che tutto procede bene e che possiamo avviare una manovra più rilassante per le nostre tasche...e che i Grillini non hanno un piano politico,ma che rappresentano lo scoramento e la delusione dei cittadini e bisogna tenerne conto.


Quando le poltrone cominciano a scivolare da sotto il culo, si fa quello che si dovrebbe fare a prescindere.

Dio mio...
Quante volte deve morire un Giovanni Falcone e un Borsellino?
Quante volte deve morire un povero Cristo qualsiasi?
E quante volte deve morire uno di noi sentendo cazzate su cazzate?

Caro Silvestro, non ti ho mai dimenticato...e non ho mai dimenticato quell'anno nero...
Animali e persone nascono con un destino già segnato...piccole e grandi Cattedrali nel deserto di questa vita...dove si nasce e si muore da soli...
Ma dove il germe della speranza ultima illussione si spera  cova sotto le ceneri...Io probabilmente non vedrò mai l'alba del risveglio, ma so che a tutto, in qualche modo c'è una fine. Lo auguro a coloro che verrano dopo di me...anche se tutto poi ricomincerà...perché è nella nostra natura di uomini.




6 commenti:

  1. Capisco perfettamente il tuo dolore per la perdita di Silvestro, lo so perché anche se non così crudelmente io ho perso Goliath, che era più di un cane, era un fratello.
    Forse il dolore della perdita di Silvestro è passato un attimo in secondo piano, in quel lontano 1992, lontano.. in realtà a me sembra ieri, ho ancora davanti agli occhi quelle macchine dilaniate, quel cumulo di macerie che prima erano un'autostrada, e il suono delle sirene, quelle divise che si aggiravano quasi smarrite in un luogo dove d'un tratto era svanita la speranza.
    Tutto taceva, e in questi posti, tutto tace anche oggi.
    Lo ripeto.. cosa è cambito? Nulla.
    Giovanni, Paolo, gli uomini della scorta, ma anche La Torre, Grassi, Dalla Chiesa.. sono morti per cosa? Sono morti per chi?
    Loro sono stati lasciati, e noi oggi lo siamo ancora..

    RispondiElimina
  2. Nico' mi piacerebbe morire - certamente più tardi possibile, me lo auguro - di tutt'altra morte anziché "sentendo cazzate su cazzate".
    Un caro saluto,
    aldo.

    RispondiElimina
  3. eccomiiii,passo velocemente,perchè devo dirti che la canzone che hai messo di sottofondo è bellissima,ma io non posso sentirla più mi fà piangere....
    e ti dico che hai ragione,noi tutti nasciamo con un destino segnato,e non ci sono se o ma che tengano..ser pur doloroso è così non ci si può far niente..e credimi che io ho avuto la prova che è così..io ho perso mio fratello sei anni fà a soli 20 anni in un'incidente e credimi non c'e momento mimuto che io non pensi a lui..quindi ti capisco benissimo..
    forse prima o poi riuscirò a scrivere un post su di lui....

    ps:la canzone è legata a lui ecco perchè mi fà sempre piangere....

    cmq adesso spero di non averti intristita tanto,ma mi hai dato il coraggio di parlarne..

    un'abbraccio cara nicole

    RispondiElimina
  4. Hai ragione, sembra proprio che non ci sia speranza per il futuro e che tutti i sacrifici siano stati vani. Forse sono troppo pessimista,

    Un bacione cara

    RispondiElimina
  5. Nicole per la prima volta ti scrivo, perchè sono rimasto colpito da questi tuoi ricordi. I ricordi anche se vivi nella nostra memoria a volte ci ritornano in mente nei momenti di quiete...........ci fanno sorridere, gioire oppure renderci tristi nel bene e nel male ma fanno parte del nostro vissuto............sono loro...i ricordi che ci accompagneranno per tutta la vita...........

    Mi ricordo bene quello da te scritto della morte di Borsellino come mi ricordo la morte del mio cane quando lo accompagnavo per l'ultima volta all'ospedale veterinario per la iniezione fatale, perché ormai il cancro lo aveva devastato di metastasi e non potevo farci più nulla............
    questo scritto rimarrà nel tuo blog e mi permetterà di farmi perdonare per quello che ho fatto..........anche se a fin di bene......Grazie Nicole

    RispondiElimina
  6. io ho avuto un destino triste, duro e spesso mi chiedo come mai non sono riuscita a cambiarlo in tempo, affinchè fosse meno duro. era già tutto scritto? ora che sono ammalata, rivedo la mia vita, e avrei voluto essere migliore e ragionare meglio.la cosa strana è che non sono di indole cattiva, o superficiale, ma però sono stata di un ingenuità da far paura, questo ha determinato fatti tristi

    RispondiElimina