lunedì 13 dicembre 2010

Le contraddizioni del Natale...

Mi è ripresa la smania di scrivere...in modo ossessivo compulsivo.
Oggi sono uscita e mi sono buttata nel caos Natalizio. Stranamente non ho provato fastidissimo...Entravo ed uscivo dai negozi alla velocità della luce. Sapevo dove andare e cosa comprare. Gli uomini dovrebbero amarmi solo per questo...nessuno è più veloce di me negli acquisti. Non faccio perdere tempo e non insisto mai per gli sconti. In realtà sono così pigra che a perdere tempo e a fare l'indecisa mi costa più fatica che ad aver le idee chiare.
Ho evitato di guardarmi troppo in giro per paura di farmi venire voglie di acquisto incontrollate e inutili. Le vetrine invitano a lasciarsi andare, ma di questi tempi bisogna per forza autocensurarsi. Sono brava a prevenire, piuttosto che curare.
Ma non ho potuto fare a meno di notare al di là dei vetri gente dimessa che guardava la roba esposta con occhi amari. Certo che il Natale è anche il momento più saliente per sentirti più povero che mai se non hai i mezzi.
Non voglio fare o sembrare ora la buonista del kaiser...perché se ho i soldi mi piace spendere e non penso in quel momento a chi muore di fame o non potrà mai comprarsi determinate cose...Ciò non toglie che ho anche io i miei momenti nei quali mi interrogo e penso che non ci sia giustizia a questo mondo. E a modo mio cerco sempre di aiutare chi ha bisogno e chi mi conosce lo sa.
Ma è poco quello che faccio, non abbastanza...Perché come tanti non mi privo del superfluo e come tanti rimango anche io affascinata dal lusso e da ciò che è bello. Forse è umano, non lo so sinceramente...Di sicuro non venderei mai la mia anima al diavolo. Se posso ok, altrimenti tiro dritto. Ma sono consapevole di non essere come Gino Strada o tanti altri. La mia generosità si esaurisce dove arriva il mio campo visivo.
La domenica mi ha svegliata il suono di una fisarmonica...mi sono alzata imbestialita pronta a fanculizzare l'oggetto del casino. Mi sono affacciata ed ho visto un nomade con una bimbetta che gli camminava a fianco...Ho ricacciato in gola l'urlo del Pelide Achille e son stata buonina. La bimba ha visto me e mia madre e si è avvicinata sotto la finestra. Non ha chiesto denaro, ma una bambola.
Io odio le bambole e in casa non ne ho...Era molto bella e molto sporca, ma dolcissima. Mia madre le ha dato roba da mangiare e una coperta, perché ha chiesto anche quella. Poi le abbiamo promesso che domenica le faremo trovare la bambola e dei giochi.
Mi sono sentita bene...ma come dicevo prima mi sono interrogata...La mia generosità scatta solo all'accorrenza...Se fossi una persona perbene veramente dovrei uscire io a distribuire qualcosa e non aspettare episodi occasionali.
E so anche che non scriverò la letterina a Gesù Bambino promettendo di cambiare. Non cambio...non credo andrò mai in Africa o a girare per la città a distribuire o aiutare i poveri.
Ma non sono neanche totalmente cieca o indifferente...sono solo limitata e presa dai miei personali egoismi.
Sono totalmente umana e contraddittoria. Ma giuro che vorrei essere diversa e vorrei tanto che nessuna bambina al mondo possa desiderare una bambola.



10 commenti:

  1. Il Natale è momento di riflessioni. Soprattutto sulla solidarietà.

    Un abbraccio cara

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  2. le cose no vengono a caso direi... volevi urlare al mondo ed invece lo hai accarezzato. Avevi una possibilità ed hai fatto la scelta miglio: quella del cuore.

    Un abbraccio
    Joh

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  3. Un passo della Bibbia, ma non so citarti "l'autore", dice: "Qualunque cosa facciate al mio fratello più piccolo, lo avrete fatto a me.", chiaramente è quel Gesù Bambino che festeggiamo ogni 25 dicembre che lo dice, e credo che in pochi lo facciano davvero, cioè di fare qualcosa a un fratello più piccolo.
    Mi è rimasta impressa una scena tristissima, che ho visto qualche Natale fa in Via Montenapoleone a Milano..Passeggiavo con mio marito, e parlavo con lui in merito allo sfarzo di quel quadrilatero del lusso in centro a Milano, quando davanti a noi sta sopraggiungendo un barbone.. All'incrocio si ferma una Ferrari rossa fiammante con a bordo due ragazzi sulla trentina.. Il barbone come tutti noi si ferma a guardare la macchina, e il guidatore apre il portafoglio, e gli sgancia 100 €, aggiungendo: "vai, vai ad ubriacarti così sogni anche tu una macchina come questa..".
    Mi è caduta la mandibola per terra. Credo che un'umiliazione del genere non valga nemmeno un centesimo di quei 100 euro che aveva in mano.
    Come vedi, c'è beneficenza e beneficenza.
    A volte si fa molto di più non dando niente, ma mantenendo la dignità di una persona, che elargire soldi accompagnati da frasi di disprezzo.
    Non sappiamo cosa ci potrebbe capitare domani, e il rispetto è quello che dovremo portare a tutti, affinché nel bisogno, lo si possa ricevere anche noi.
    Il Natale è una festa bellissima, raccoglie gli affetti più cari attorno a una tavola imbandita, illuminata dalle luci calde della casa, si ride e si scherza.. Ma è anche una festa dove il cuore è il protagonista, e con i tempi che corrono oggi, il cuore parla alla mente, e ti fa pensare anche agli affetti che quest'anno non festeggeranno più con te il Natale..Io penso ai miei nonni..E pensi anche, girando fra strade addobbate, vetrine che ti invitano a gran voce a spendere e spendere, ci sono persone che possono solo lustrarsi gli occhi e farsi accarezzare dall'atmosfera di festa.. Ci sono famiglie che festeggeranno col lutto nel cuore, altre che non sapranno cosa mangiare perché senza lavoro, altre che al contrario affogheranno in mille leccornie.. Credo che tutti, dovremmo leggere "Il canto di Natale", credo che Charles Dickens abbia scritto un'opera favolosa che ci porta dentro il vero spirito del Natale..
    Hai fatto un gesto bellissimo, hai accarezzato col tuo cuore quella bambina, che di certo non ha colpe e desedererebbe per sé stessa e per la sua famiglia, una vita migliore, e le hai regalato un sogno: per un momento ha sentito il calore del bene che è insito nel cuore degli uomini, e lo ha sentito attraverso due angeli, tu e tua madre.
    Tutti siamo presi da noi stessi, e dai nostri egoismi, solo che non ce ne accorgiamo: fortuna che c'è il Natale, che ci fa riscoprire la parte buona che è in noi, e con i piccoli gesti, ci fa aiutare i nostri fratelli più piccoli..

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  4. Lo sapevo che eri dolce, tenera e generosa.

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  5. ...e tu scrivi; anzi raccontatio meglio continua a raccontarti...e che ti fotte se gli altri ti criticano per qualche ripetizione.
    E' la tua vita NO?
    Almeno su questo sarai padrona di fare, dire, raccontare quel cazzo che ti passa per la testa, NO? DI TE STESSA!!!

    eros né un dio,né un demone,né un umano...Buona giornata NIcole.

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  6. Va bene l'autocensura, soprattutto quella dei desideri futili. Per chi questo natale lo passerà comunque, e per chi questo natale sarà passato come il resto.

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  7. personalmente non sono un amante dello shopping frenato o compulsivo. guardo, prendo e vado. e compro soltanto quando mi è davvero indispensabile. sarà che da buona barbona faccio tesoro di ogni euro che ho in tasca, ma non sono mai stata un tipo del genere. ai negozi affollati dove si respira spasmo ansioso di compere preferisco i piccoli negozietti nepalesi dove ogni tanto compracchio qualche maglia colorata e a poco prezzo. ecco, si, sono più un tipo da questo genere qui, tranquillo, diretto, caloroso. vuoi mettere, nemmeno a Natale le commesse isteriche (poverette, lo sono stata anch'io) provano almeno a starti simpatica! :)
    suerte

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  8. Penso tu ti sia sentita umana, onesta, e generosa.Noi conosciamo le nostre possibilità ed in base a quelle ci chiediamo se potremmo fare di più per gli altri. Molti di noi ( me compreso ) non si privano del superfluo perchè questa è la società dell'eccesso. Non per questo dobbiamo sentirci in colpa. Ogni piccolo gesto per gli altri è un grande passo. C'è anche chi sbandiera beneficenza facendosi fotografare o altro. I gesti nascosti sono i più belli...

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  9. Una coperta e una bambola...Una bambina un po' più contenta.
    Per me è un bel regalo, sia per lei che per te.

    Tanti auguri!
    marco

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