martedì 27 ottobre 2009

Ricominciare alla fonte...


Prima di leggermi vi consiglio di dare un'occhiata al Blog che linkerò e dal quale ho preso spunto per il mio post. E tra l'altro scoprirete un blog molto bello e un padrone di casa davvero speciale.
http://retalesmadrilenos.blogspot.com/2009/10/vestido-nuevo.html

Avevo anticipato a Vagamundo,che avrei ripreso il discorso qui da me...ma con piacere ho notato anche un bel post da http://darksecretinside.blogspot.com/2009/10/diversita-approfondimento.html
che seppur in modo diverso, tratta lo stesso argomento.


Ho deciso di riprendere ad insegnare ed ho anche deciso di riprendere dalla scuola materna. Molto hanno storto la bocca. In pochi sceglierebbero di 'declassarsi'. Non ci crederete ma per molti insegnanti insegnare nella scuola materna equivale insegnare in una scuola di serie C. E' molto più prestigioso insegnare nelle classi superiori. E invece io vado controcorrente. E ci vado per una mia motivazione. L'impossibilità di aiutare chi già ormai si è formato. Meglio cominciare da piccoli, certo è faticoso, ma molto molto più stimolante. Sono come spugne e assorbono tutto. Hanno l'innocenza ancora intatta, e la curiosità di una vita in continuo divenire. Voglio ricominciare 'dal basso' e poi eventualmente decidere. Ho bisogno di stimoli, ho bisogno di parlare con i loro genitori. Cominciare da loro, per finire ai loro figli. Non mi sento una Martire o chissà chi...ma voglio nel mio piccolo fare qualcosa. Voglio la passione e voglio trasmetterla. Voglio la libertà e voglio farla apprezzare. Loro sono il futuro, e saranno quello che noi riusciremo a trasmettere loro.
Ho visto troppi ragazzi o ragazzini, deridere il 'diverso'. Ho visto troppi insegnanti e genitori trasmettere valori adulterati e confezionati secondo loro preconcetti, ereditati da una catena infinita di deja vous.
E sono stata anche io complice passiva, quando ero una studentessa di atti di bullismo . Non sempre sono intervenuta e qualche volta anche io ho girato lo sguardo dall'altra parte. E ancora oggi mi chiedo che fine abbiano fatto quei ragazzi e quelle ragazze derisi e isolati dal branco. E mi ritengo responsabile in alcune occasioni al pari degli altri. Potevo tendere la mano e non sempre l'ho fatto.
Ci sono bambini che sin dall'infanzia manifestano determinate tendenze. Incosapevoli si comportano in modo istintivo. E non subito comprendono la diffidenza e la derisione di adulti e bambini. Immaginate un po' cosa scava all'interno di quelle piccole anime. L'inferno.
Ho visto troppi occhi come il bambino del Video. Ho visto troppi coglioni farne un processo, e ho visto i figli dei coglioni rincarare la dose.
La visione del film ha fugato ogni mio residuo dubbio. Voglio provarci...lo devo ad Anna a Giacomo, a Massimo a Maria e a tanti altri.

17 commenti:

  1. l'insegnamento è una vocazione e lavorare con i bambini lo è ancora di più
    coltivare le menti partendo dai piccoli semini credo sia fondamentale e sostengo che sia doveroso un continuo confronto con i genitori.
    i bambini hanno bisogno di linee guida e queste DEVONO essere fornite da genitori ed educatori
    se è quello che desideri, fallo!!!!!!!!!!!!
    mettici l'anima!!!!!!!

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  2. (mi sa che un mio commento è andato perso, riprovo).
    Complimenti!
    Con questa scelta sarai più educatrice che 'formatrice', e veramente abbiamo bisogno di educazione più che di nozioni cumulative.
    La tua scelta è comunque non facile, e questo denota coraggio e passione.
    Bravissima!

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  3. Bello, una volta ho conosciuto una madre ed una bambina, la bimba si chiamava Giada, bellissima ma tetraplegica. Ho scritto loro una poesia. sai dove trovarla.Notte
    Alfio

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  4. Io ti auguro il meglio, non credo che possa dirti di più. Io non ho la passione di insegnare ma ammiro chi lo fa. Anche se a creature come i bambini. Ci vuole passione e bisogna saperlo fare.

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  5. Ciao Nicole, che bella e coraggiosa decisione che hai preso! Il tuo lavoro è uno ,se non che IL mestiere più importante che vi sia, avete in mano il nostro futuro (assieme a noi genitori, ma questo è sottointeso,perché ovvio), educate e preparate alla vita..cosa c'è di più importante ?!
    Ci vuole tanta pazienza,amore,umanità e dedizione. Mio papà è stato anche lui un maestro, ha insegnato soprattutto alle elementari, con il cuore e con l'anima,ancora oggi suoi ex alunni vengono a trovarlo o lo chiamano..sono grandi soddisfazioni e momenti di gioia ,ne parliamo spesso.



    Mi congratulo con te per la decisione che hai preso ,ti ammiro !

    un bacio

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  6. Beh che dire di una decisione cosi!!! Brava Brava...bisogna nella vita dare un taglio iniziando nel cambiare il lavoro e il modo, chiaro che tu cambi solo l'età dei bambini o ragazzi, mia moglie è un insegnate di materna e piu delle volte mi dice che nn cambierebbe mai con l'insegnamento nelle elementari o medie, o altro ancora, lei ci mette il cuore e mi dice sempre che is diverte perchè i bambini piccoli fanno domande e danno risposte che ti lasciano sempre alla fine con un riso in bocca, lei ha sempre da fare, a casa porta sempre un qualcosa da finire o da iniziare, io da parte mia le do una mano su certe cose, nn parliamo di fotocopie o di scrvere qualcosa con il pc.
    Pensa che io 6 anni fa ho cambiato lavoro dopo beh 30, ho iniziato da zero e posso dirti NIcole che oggi sono felice, ho messo in discussione me stesso e ho trovato la voglia di andare avanti dopo che iniziava a diventare monotono la giornata.
    Auguri per il tuo nuovo inizio d'insegnamento e mi raccomando i bimbi hanno bisogno di giocare e di molte spiegazioni perche le domande sono tante.
    Dolce notte con un kiss

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  7. meglio togliersi il dubbio finché si è in tempo...

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  8. Grazie.
    Per aver citato il mio post...
    ma ancor di più per la donna che sei.
    Credo che se fossi al tuo posto, farei la stessa riflessione...e prenderei la stessa decisione.
    Chi parla?
    Io.
    E te lo racconterò serenamente.
    (testimonianza)
    Ti chiedi che fine hanno fatto quei bambini che subivano quel bullismo.....A questa domanda non ti posso rispondere.
    Però io (vittima di bullismo) mi chiedo ancora che fine hanno fatto...(in particolare una) quella che mi ha schiacciata per tutti e tre anni delle scuole medie. Gli anni scolastici più brutti che abbia mai vissuto.
    Bè....sarà il mio carattere, sarà perchè non mi soddisfa mai nessuna giustificazione, abbastanza da poi, farmi dimenticare...o non si dimentica e basta....ma io, ancora oggi, mi auguro d'incontrarla quella lì e di mettermela sotto....
    (anche se so dove abita) so attendere....
    I motivi?
    Il più comune e banale....il mio peso (ero cicciona)....ed un altro tristissimo....perchè non indossavo roba firmata, che mia madre, non poteva comprarmi.
    Non ho avuto pace.
    La cattiveria assurda di questa criminale arrivò al punto da rubarmi le chiavi di casa che stavano in un portachiavi che mi era stato regalato dalla, allora, mia migliore amica.....e per farlo sparire, lo gettò sulle tegole di casa sua....
    Durante la festa del mio dodicesimo compleanno (che lei, fece di tutto per sabotare e non far venire nessuno) mi fu rivelato il misfatto, dagli stessi che resosi conto della gravità di quel gesto, non solo vennero alla festa, ma spaventati dalla situazione (anche perchè mamma kamikaze, la mia)cercò pure dal sindaco ste chiavi...mi confessarono tutto nei particolari...
    La fece franca....perchè i loro genitori continuarono a difenderla, a giustificare persino il suo odio per il mio aspetto estetico....
    Io sono qui....la vita è lunga ed imprevedibile...e quel cadavere lo aspetto ancora...
    (questo è solo un frammento in 3 anni)
    Nessun insegnante fece mai qualcosa...anzi...quello d'inglese rideva alle sue battute trascinando il resto della classe...
    Io sono una di loro...di quelli che in un modo o nell'altro hanno subito....
    Quando cominciai le superiori...venne fuori il mio carattere e da lì in poi, promisi a me stessa che per tutta la vita avvenire...ogni qualvolta avrei assistito ad un tale fenomeno, sarei andata a morire pur di difendere chiunque venisse trattato in questo modo. Come poi ho fatto. Obesi, di colore, portatori di hanticap, omosessuali, poveri.....Non c'è stata una sola situazione che poi, non mi abbia resa spietata in questo.
    Nicole....mi spara una cosa nella pancia, aldilà di quello che ho vissuto io...(che poi tutti, chi più o chi meno, siamo stati protagonisti di queste situazioni)
    Ma ti giuro...non ci vedo più...non lo posso concepire...perchè poi, quello che in un bambino scatta dopo, psicologicamente e quello che determina o meno una personalità, dopo tante umiliazioni, può essere devastante e non sempre superabile nel corso della vita.
    E va bè, ma tu lo sai.
    Non so se sai però quanto io ti stimi.
    Un abbraccio...

    PS: lo racconto serenamente, ripeto...solo una testimonianza...oggi sono vecchietta rispetto a quei tempi...

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  10. Ti prego di perdonare la mia imperdonabile dimenticanza. Scusa.

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  11. bullismo...!!! una piaga dei ragazzi che ancora oggi si legge nei giornali e si sente in tv.
    Quando ero un ragazzo a scuola c'era e mi ricordo che con me alcunni ci avevano provato, io che sono una persona molto calma e cerco sempre di evitare le liti ancora oggi, reagivo con molta rabbia, piu delle volte le ho prese e tante ma tante volte le ho date e senza preoccuparmi, non ho mai sopportato l'arroganza e le persone che vogliono fare i capi o i sbruffoni, sono sempre stato quello che diffendeva chi era debole, mi ricordo che una volta tre ragazzi di 14 anni si erano presentati a scuola cercandomi, armati di coltelli, solo perche mi piaceva una ragazza e a dire di uno di loro lei era la sua donna, quella volta ho dovuto tirare fuori la mia grinta e in modo molto cattivo ho reagito senza pensare alle conseguenze del caso, la loro reazione è stata di stupimento nel vedere che io senza paura minacciavo loro senza avere niente in mano, come sempre gli altri quelli che dicevano di essere amici si sono comportati come conigli e sono andati via lasciandomi solo in mano ai tre.
    Il Bullismo si combatte con l'aiuto di chi ti dice e ti chiama amico, e se c'è chi non ama questa parola deve aiutare i deboli, canzonare chi ha problemi fisici o chi risulta diverso per motivi suoi personali non è bello, se poi si parla di come si veste uno beh qui c'è da fare un libro, io non uso mai capi di vestiario che porti firme, non è per me, mi basta che sia bello e se poi è costato poco meglio ancora, chi compra le firme non compra il vestito, senza poi capire che si fa ingrassare di soldi chi specula.
    Al giorno d'oggi con gli stipendi e la vita che aumenta ogni mattino bisogna anche saper risparmiare e poi non è detto perche non è firmato un capo non sia lo stesso bello.

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  12. brava Nicole!! ti vedo perfetta in questo tuo nuovo ruolo!
    ti abbraccio forte e in bocca al lupo!
    ricambia l'abbraccio per favore che ne ho davvero bisogno...

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  13. Scelte del genere fanno pensare, fanno riflettere. La mia esperienza nella scuola dell'Infanzia è pari allo zero, perchè non ci ho mai la lavorato, non ho mai avuto questo piacere. Ma so che non sarebbe quello che voglio, preferisco quello che ho, i bambini più grandi.
    Eppure mi ritrovo a fare da mamma ad una bambina che frequenta questo grado di scuola e vivo, con lei, la sua classe. Come dici tu, i bambini dell' età in questione sono come spugne, creta da plasmare con cura e dedizione, argilla da modellare con mani sapienti e volenterose. Capisco la tua decisione e motivo la tua scelta, quello che però mi lascia perplessa è: sei pronta ad affrontare tutte le difficoltà del caso? Sei decisa a portare avanti con convinzione le battaglie che ti si presenteranno?
    Noi insegnanti abbiamo la fortuna di lavorare con "materiale umano" estremamente fragile, soprattutto in relazione a fenomeni come il bullismo, di cui parlavi tu. Ma il bullismo fa parte di una realtà che non tocca, per fortuna, più di tanto quella dell'infanzia e questo sicuramente aiuta nel lavoro che ti appresti a fare.
    Sei coraggiosa, io non riuscirei a fare una tale scelta......sarà che mi spaventa tanto il pensiero di una classe formata da 24 piccoli terremoti! :o)
    In bocca al lupo, spero sia la tua strada.

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  14. Non posso che appoggiarti e stimarti.
    Condivido la tua scelta e ne comprendo le ragioni in pieno tesoro...

    Tu sei la maestra dei miei sogni di babina :)

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  15. Sai, Nicole, ho trovato un parallelismo in questo tuo post, in ciò che sono io...Io non insegno, non ne sono proprio capace, perdo facilmente la pazienza, quindi non fa assolutamente per me..Ma mi ritrovo nel tuo post per le esperienze avute ai tempi della scuola...Diciamo che sono sempre stata abbastanza anonima, non mi sono mai fatta notare, né tanto meno gli altri mi notavano.
    Sono sempre stata un po' cicciottella, non come oggi, ma anche ai tempi della scuola non ero un figurino...Ogni tanto qualche derisione l'ho avuta, ma per carattere mio, mi è sempre scivolato tutto addosso, non me ne sono mai fatta un problema, perché proprio non calcolavo le parole degli altri.
    A prescindere da questo, sono stata testimone come te, di atti di cattiveria pura perpetrata ai deboli di classe. Non tanto alle elementari, quanto alle medie e alle superiori. Le medie, penso siano le scuole che, a livello di cattiveria, siano le peggiori, collocate in tutti gli anni che vuoi, rimangono, secondo me, gli anni peggiori.
    In classe, alle medie, ho sempre avuto per tutti i tre anni, ragazzi che si portavano dietro, diverse situazioni disagiate, sia a livello familiare, che a livello personale.
    Tra i ragazzi che soffrivano disagio, me ne ricordo due in particolare, uno era un ragazzo con tratti effeminati del viso, che amava fare ginnastica artistica e adorava disegnare..tra l'altro era bravissimo, un talento innato che io apprezzavo tantissimo e che tutt'oggi conservo sue opere..Questo ragazzo tra l'altro era nipote di una professoressa che era l'amica del cuore di mia zia professoressa anche lei..
    L'altro era un ragazzino bravissimo a scola, tutti ottimo in tutte le materie...
    Il primo, per questi suoi tratti effeminati, veniva vessato giorno dopo giorno con offese pesanti che ben ti puoi immaginare, e sebbene lui cercasse di difendersi, e qualcuno di classe me compresa, cercasse di difenderlo, non era sufficiente e le offese erano giorno dopo sempre più insistenti e sempre più pesanti...
    L'altro ragazzo, il genietto, diciamo così, ma non in senso dispregiativo, proprio in senso letterale, era davvero bravissimo, veniva vessato perché prima di tutto era di un anno più piccolo di noi, e poi perché si isolava dalla classe...
    - continua -

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  16. - continua -
    Questo ragazzo oltretutto, e credo che molti non sapevano nemmeno, ho quasi la certezza che il suo isolarsi era dovuto a una tragica vicenda che lo aveva colpito qualche anno prima, infatti il papà di questo ragazzino si era tolto la vita, e trovare il corpo fu proprio lui...Penso che una questione del genere scioccherebbe qualsiasi ragazzo...La madre a tal proposito divenne estremamente iperprotettiva, a mio avviso condizionò la vita sociale di questo ragazzo che, già scioccato e provato dalla vicenda, si è chiuso ancora di più in se stesso, causando grossi danni in lui.
    Oggi, queste due personesono così: il ragazzo effeminato, è diventato una ragazza a tutti gli effetti, una bellissima ragazza, da far invidia alla Charlize Theron, credimi Nicole, abita a 200 metri da casa mia, e ed è una ragazza bellissima..Come ti dicevo, sua nonna era la migliore amica di mia zia: dopo le operazioni, sua nonna parlò con mia zia, e visto che era mio compagno di classe, mia zia mi riferì...Dalle analisi effettuate, si scoprì che questo ragazzo dentro aveva gli apparati femminili e fuori era un maschietto. Tutto questo mi fece pensare, addolorare e rammaricare per le sofferenze che doveva provare all'epoca della scuola: lui consapevole di ciò che sentiva e di cosa gli dicevano i perfidi compagni di scuola. Credo che nonostante tutto, abbia celato in sé una enorme forza, perché penso che subire vessazioni di continuo sapendo come si è, specialmente in un'età critica come l'adolescenza, sia una violenza che nessuno dovrebbe subire.
    Per quanto riguarda l'altro ragazzo, vive a stretto contatto con sua madre, si è laureato ma non ha vita sociale, non lavora perché sua madre teme per lui.
    Cosa dire di più?
    Che come al solito manca il rispetto e l'educazione. Come si possono avere ragazzi educati se la prima educazione non viene impartita in famiglia??
    E alla base di tutto c'è l'ignoranza come ho detto a Luna.
    E l'ignoranza, è un'erbaccia che non si estirpa facilmente, ci vuole la volontà di estirparla.
    Io ringrazio i miei genitori per l'educazione impartitami e per avermi insegnato cosa è il rispetto.
    Io farò altrettanto con i miei figli, e così dovrebbe essere per tutti, ma si sa, tutto questo è solo un'utopia.

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  17. Molte grazie per la citazione e per... la promessa mantenuta.
    Grazie ancor di piú per tutti gli spunti che hai saputo trarre dal video.
    Ora ne hai un'altra, una promessa fatta a te stessa, da compiere.
    Un nuovo punto di partenza, non tanto per la tua vita, quanto per la vita di tanti bimbi...
    Bimbi bisognosi, in un'etá FONDAMENTALE per la loro crescita e formazione come esseri unmani, di persone appassionate e capaci, che insieme ai genitori, li accompagnino nel cammino

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