lunedì 23 gennaio 2012

Agnello sacrificale

L'altra sera ne parlavo con una persona...
Parlavamo entrambi di: PARABOLE. Lui di Zaccheo divenuto ricco con la frode e poi pentitosi al cospetto di Gesù e io del ritorno a casa del Figliol Prodigo.

Sti cazzi,mi son detta! Comprendo il perdono ,il pentimento e tutto il resto, ma vi pare logico e soprattutto giusto che uno dei figli si smazzi tutto il tempo a lavorare e a compiacere il padre e tutta la famigghia ,senza un grazie,un contentino e una gratificazione una tantum e al ritorno dello sfaticato, tutti a stendere tappeti?
A farne le spese persino un povero agnellino o un vitello ( non ricordo bene ). Non dico cuocere dei polletti ,che pure loro hanno la loro di dignità ...Ma insomma che capperi c'era da festeggiare?
Si sedeva a tavola e mangiava come tutti...Nessuno che si sia messo nei panni dell'altro fratello. Secondo me,quel giorno nacque il sentimento di frustrazione e i suoi affluenti: Invidia e gelosia.
Non voglio mettere in burla una cosa del genere,ma davvero la penso così. La cosa non mi consola ,perché se è così che vanno le cose,chi è sfigato lo è in eterno:(.
E Zaccheo?
Ma se da lì,non passava Gesù,si sarebbe mai pentito? E se poteva restituire quattro volte tanto quello che aveva a suo tempo sottratto,in realtà,quanto aveva rubato?

A me sembra che la storia vera,presunta,idealizzata o come vi pare ci restituisca in pieno i tanti casi di ingiustizia terrena.
Se da una parte son convinta che tutto prima o poi si paga,dall'altra credo che ci sia sempre chi è nato baciato dalla fortuna. Quelli che non sudano,non si affannano,hanno sempre i capelli a posto , sono idolatrati,'venerati e finiscono perfino nelle Parabole.
Ditemi che non è così,vi invito e mi offro come agnello sacrificale per aver scritto solo un cumulo di cazzate.
Insomma datemi una speranza!

P.S.
Ah dimenticavo...Chi è senza peccato,scagli la prima pietra!

10 commenti:

  1. Se la notizia ti può consolare a me la fortuna non mi ha mai voluto baciare forse perché sono brutto o perché non lo so fare.
    La mia sola fortuna consiste nell'avere blogger amici/amiche come te.
    Un abbraccione,
    aldo.

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  2. E' vero, i paraculo ci sono. Ed è purtroppo vero che spesso i figli che danno più problemi siano anche i più "amati". Quello che mi fa incavolare è quella mentalità bigotta del "porgi l'altra guancia" oppure soffri e sii felice. Preferisco un sano vaff...che libera da quello che tu ben definisci frustrazioni e suoi affluenti (bellissima immagine!).
    Ciao!

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  3. A farne le spese è il vitello grasso! Che nella vita reale è Giuliano Ferrara.

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  4. ribadisco ancor una volta, moralmente non possiamo giudicare nessun prossimo fintanto che questo e vivo. come dicevo, il riscatto e posibile fino all ultimo momento.


    recentemente ho visto un film basato sui fatti reali. non entrero nei dettagli, ma sta di fatto che un gruppo di puttane cinesi di lusso,con una esistenza privilegiata a quei tempi, hanno salvato la vita di un gruppo di allieve di una scuola catolica, durante l`invasione giapponese nella capitale cinese. evidentemente le puttane hanno pagato questo gesto con le loro proprie vite, e la cosa interesante e che loro erano coscente di quello che le stava aspettando. nessuna e uscita viva da quel episodio. per me, quel gruppo di puttane puo entrare tranquillamente nell libro degli eroi, perche senza nessun ombra di dubio, lo sono!

    PS. il film si chiama "the flowers of war"

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  5. Se dovessi scagliare una pietra dovrei tirarmela in testa da solo, però Zachero mi ricorda tanto qualcuno e al figliol prodigo spero che abbiano almeno fatto lavare i piatti.

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  6. Sto finendo un libro di Pino Aprile Elogio dell'errore e tra l'atro cita la parabola del figliol prodigo. Senza dilungarmi più di tanto e come si evince dal titolo del libro l'errore è indispensabile per l'evoluzione, è l'eccezione che permette al nostro patrimonio genetico di conservare la soluzione alternativa. Sembra inconcepibile ma senza errore non ci sarebbe neanche la vita, partendo dall'origine del tutto il Big Bang.

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  7. Zia, non me la sento di darti una falsa speranza. Non voglio darmela nemmeno io. Non voglio nemmeno credere ad una eventuale giustizia divina. Sono molto pragmatico: ca chiddu ca veni ni pigghiamu...
    Poi cosa sia definibile come "fortuna" o meno è a dir poco distante da quanto possiamo concepire. Per certi versi ci si può dire fortunati anche avendo un Blog. Questo vuol dire avere una connessione, avere un computer, avere delle mani, pensare, scrivere... Attenzione, non voglio fare il buon pastore.
    Dico solo che ci sono un sacco di cose per cui ci si può dire fortunati, altrettante per cui ci si può dire sfigati... Altri possono dirsi sfigati, altri fortunati...
    Ecco, non so bene, so solo che, spermatozooicamente parlando, qui sono e questo sono... Poi boh...

    Baci :)

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  8. "Poi cosa sia definibile come "fortuna"......

    alla cicogna cieca le fa Dio il nido hahahahhah.
    ecco cose` la fortuna (questo e un detto romeno)

    si, alcuni di noi hanno stelle fortunate, mentre gli altri, persecuzoni del destino. tu, Bl4c, parti dal idea che per ogni sfigato ce ne un altro piu sfigato di lui. si, e cosi, ma questo dimostra che la sfortuna ce` :) e forse non sapremo mai quali sarebbero i criteri usati dal`ordine universale per designiare il fortunato e il sfigato.

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  9. In quanto a pietre io non posso certo scagliarne...posso solo riceverle e parecchie anche.
    ti confido una cosa che ho imparato..non è vero che tutto prima o poi si paga. E' un'altra bella panzana che hanno messo in giro per evitare che la gente incazzata cominciasse a pretendere la giustizia terrena invece di aspettare quella divina.
    E in aggiunta ti posso dire che la sfiga esiste come la fortuna... solo che la prima ci vede meglio.
    a.y.s. Bibi

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  10. rabbah, dico solo che la fortuna e la sfortuna possono avere diverse facce. Difficilmente si riconoscono e coloro che credono di riuscire a distinguerne le forme, nella maggior parte dei casi, hanno di fronte qualcos'altro... :)

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