mercoledì 9 novembre 2011

Verso la 'fine'...

L'Europa tutta ha fallito quello che sembrava un sogno di forza si è rivelato un vero fallimento. Non era il sogno ad essere sbagliato, sbagliati si sono rivelati gli uomini a cavallo di questo progetto.
Dietro poteri più o meno occulti, lobby , e politici incapaci. Per non parlare di chi soprattutto nel nostro Paese ha fatto lievitare l'euro , ma non gli stipendi e relative pensioni. Una corsa speculativa da parte di tutti, commercianti compresi.


Unica differenza che in Spagna Zapatero è andato via, in Grecia chi era al potere è stato silurato....Sarkozy il presidente meno amato della recente storia francese , uscirà quanto prima dalla scena politica e persino la Merkel pagherà prima o poi lo scotto di aver sacrificato il marco ad una moneta unica condivisa con partner del tutto inaffidabili.
Solo LUI, resiste imperterrito e promette dimissioni solo dopo aver approvato la legge sulla stabilità. Intanto ci fanno credere che se lui andasse via la borsa risorgerebbe.
La borsa in realtà crolla su tutti i fronti in Europa e non.
Io a Berlusconi non perdono il suo giochetto delle tre carte. E' un illusionista nato. Non perdono i suoi comportamenti che da privati sono diventati di pubblico dominio. Le sue debolezze non dovevano sconfinare in cariche pubbliche. Non perdono le leggi Ad Personam. Ma non ritengo e lo scrivo, riscrivo e sottoscrivo lui sia il male assoluto.
E chi dice il contrario mi spiace non mette in funzione la memoria.
Chi sono i politici nel nostro Paese? Da quanto tempo sono ai vertici della politica? Cosa hanno fatto fino adesso? Cosa si propongono di fare? Sono uniti tra di loro? Hanno avuto e hanno a cuore le sorti di questo Paese? Chi sono i nuovi politici? Hanno potere?

Rispondetevi a queste domande. Io l'ho fatto in modo semplice ed elementare.
Chi verrà dopo di lui non ha importanza secondo me, certo, sono d'accordo se ne vada via al più presto , avrebbe dovuto farlo già da tempo perché un Capo di Governo che si rispetti deve avere un'immagine composta , seria e non deve evocare immagini che lo ridicolazzano e di conseguenza ci renda additati con il mondo intero...

Ma sono tra i pessimisti più neri. Io non vedo soluzioni a medio termine.
E non vedo nel nostro Paese un'Opposizione degna di risollevare nulla. Anzi allo stato delle cose credo possa far anche peggio.
L'Italia ha il cancro in fase terminale...
L'Europa tutta ha un cancro in fase terminale...
L'Occidente ha un bubbone in fase terminale...
Inutile rigirar frittate ormai stracotte...Il sistema ha fallito.
Non sanno neanche cosa fare in realtà e tamponano alla meglio falle destinate a straripare inesorabilmente.
Far finta di non vedere tutto questo renderà le cose sempre pegggio.


L'Italia e non solo essa fallirà. Nessuno ha il coraggio di dire e di fare. L'Argentina poteva insegnarci molto sotto tanti aspetti. Inutile girare il coltello nella piaga , bisogna ritornare indietro per ricostruire. Liberiamoci di questa moneta unica e ritorniamo a rimboccarci tutti le maniche.
Si ritornerà ad esportare , ritorneranno i turisti, rinascerà l'artigianato e la voglia di fare. Si , lo so, qualcuno sorriderà leggendomi e mi darà della deficiente o dell'illusa...
Ricordatevi questo post e questa data...
Ci piaccia o meno prima o poi si arriverà a tutto questo o anche peggio.
Il cancro si estirpa alla radice o va in metastasi... Beh se poi credete nei miracoli tutto è possibile. Magari dal cielo scenderà un nuovo Aiazzone e ci farà di nuovo tutti sognare.







9 commenti:

  1. Ricorderò post e data, anzi lo copio e incollo su un foglio di Word. Lo merita

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  2. L'unica cosa che può accadere, se si tornasse indietro, è il "protezionismo" contro le importazioni di "roba" dall'estero, magari tramite misure fiscali anti crisi come per es. l'IVA maggiorata per la roba tedesca, a quel punto "d'importazione", che c'è già stata in passato e che -con la fantasia che ci ritroviamo- si potrebbe genialmente reintrodurre. Saremmo quindi tutti obbligati a dismettere non solo Sony e altri marchi. Ciao ciao a Smart, BMW, Mercedes e tutti gli elettrodomestici per consumare il "made in Padania" e altro commericializzato con sede a Milano e fabbricato in Romania, Ungheria, Polonia, Russia, Croazia... ecc. Mentre il sud incancrenirebbe nel ritratto della sua macchietta di Totò con il colbacco alla stazione centrale. Ma almeno al nord -che se esiste l'eruopa non sono nord di niente, perché nemmeno Monaco di Baviera si considera "nord"- almeno tirerebbero su un po' di moneta ...

    Abbiamo comunque brillanti esempi di fortune fuori dall'euro: la Danimarca, che però si può ben permettere di restare fuori dall'euro perché sono 4 gatti e pure ben organizzati e organizzabili che entrano o escono dall'euro e da qualsiasi cosa in mezz'ora e l'UK, dove usano la macchina al contrario, tu ti siedi e invece del volante trovi il vuoto. Mettere a norme quelli sarebbe un impresa ciclopica. Per non parlare delle loro misure che sono espresse in Oz... insomma, per capirle occore chiamare il famoso Mago. Poi, se pensiamo a come sono attaccati alle loro tradizioni, apriti cielo.

    Pensiamo quindi a noi: siamo veramente geniali! Abbiamo fatto gestire l'europa a uno che pensava solo alla "gnocca" e a votare non andavamo, si dice per protesta, ma non ricordo grandi campagne elettorali per elezioni europee. Anzi, parlare di Europa sembrava roba da "trombati". In ogni caso, anche alle europee trionfava il centrodestra e... che cazzo hanno fatto a Strasburgo?

    Magari ce lo racconterà RAI1, eh, si. Se il centrodestra e cangiante come sigla, di certo resta invariato come connotazione italonordista... Bene, qualòcuno mi spiega come mai fa tante tessere in Campania?

    Cmq, grazie per il post provocatore :)

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  3. @Ev@
    Non è che prima dell'entrata in Europa le mercedes, le smart e le BMW te le tirassero in faccia eh!
    Riguardo la Danimarca e e l'Inghilterra, sarebbe utopistico visto i tempi decidessero ora di entrare in Europa.
    Riguardo i nostri parlamentari Europei poi, non hanno mai contato un piffero in quella sede sia a destra che a sinistra.
    Io non volevo 'provocare' credo davvero in quel che dico.
    Ajh il sud Italia poi...Se c'è stato un momento storico positivo per lui, forse è stato prima di Cavour. ;)

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  4. Gli unici momenti positivi (europaicamente parlando) per il sud, sono stati per i tifosi di Milan, Inter e Juventus di quelle latitudini, quando le squadre del LORO cuore hanno vinto i tornei continentali. A proposito, uscire dall'europa significa anche uscire dalla FIFA? Oppure escono dall'europa solo gli stipendi? Magari potremmo coniare la superlira, dal valore di due euro, così chi guadagnava 1000 euro si mette 500 comode superlire... Io, per motivi psicologici, consiglierei invece di inventare una cosa nuova, che so, per esempio gli Zecchini, una moneta che per es.: un euro = 4.000 zecchini. Uno Zecchino d'oro= 4.000 euro. Lo stemma potrebbe essere una zeta con due barrette come quella di zio paperone. Gli stipendi finalmente saranno espressi con almeno tre fogli A4 e chi sogna potrà dire di sognare lo zecchino d'oro, cosa più dignitosa dal dire semplicemente "soldi".

    Purché non mettiamo, a gestire il tutto, sconsiderati tipo "le sinistre" o altri dilettanti e traditori vari. Nel giro di un solo decennio, personaggi senza pratica, ci porterebbero alla rovina. Allora gli stranieri, persino quelli che arriveranno dallo Zimbawe, si recheranno a cambiare i soldi con la carriola, come facevano i turisti italiani, anticamente, quando erano ricchi e cambiavano i loro soldi in Zloty (Polonia) o Cruzeiros (Brasile) per fare regali alle loro fidanzate in quei luoghi.

    Volete tutto questo?

    Spero di no :)

    (anche se la letteratura "sentimentale" -anche filmata- di certo fiorirebbe)

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  5. @Ev@
    Quello che voglio io e tanti altri è utopisto ormai.
    Di certo c'è che stiamo naufragando eppure non abbiamo i dollaroni di zio Paperone in corso. Non è detto sia saggio e credibile il mio 'consiglio'...ma è un 'idea. Io propongo almeno...non vedo altre proposte in giro, se non inutili scornamenti e bla bla bla. Ben lieta di vedere soluzioni concrete.
    Ma nn sono solo io modesta cittadina a pensarla così eh!
    Ci sono economisti e docenti in materia universitaria a pensarla come me.
    Questo sbattersi per un'Europa divisa da tante cose non la capisco. Fa più chic?
    Non ci amiamo, ci tolleriamo a mala pena, gli interessi che ci tenevano ancorati sono ormai effimeri. Per adeguarci dovremmo ridurci alla fame, e allora? Cosa diventerà l'Italia lo zerbino affamato dell'Europa?

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  6. La parola "fallimento" la sento da quando sono nata, con la differenza che prima imperava il termine "inflazione". Molto più attuale -dopo anni di "trend"- parlare di "spread". Un altra differenza è una volta l'economia era indipendente e quindi bastava aggiungere uno zero con una penna e 100 diventavano 1000 da un momento all'altro... ma non era così perché non c'era l'europa, era perchè il mondo non possedeva i legami elettronici attuali che connettono tutte le finanze del pianeta e la mia master card che fu clonata a Calcutta.

    In un contesto del genere, parlare di "staccarsi" da qualcosa è solo pia illusione, per pensionati longevi intimoriti da tutti i telefilm, formati politicamente dai commenti "di striscio" dati dal "pranzo è servito" di Corrado e dalla "ruota della fortuna" del grande Mike dai funerali di stato:

    http://www.youtube.com/watch?v=LKbYpboK5eE

    Fu invece geniale la manovra di Craxi, quando, per favorire l'economia (ma di fatto poggiò il primo mattone per la fondazione della Lega) operò la svalutazione della lira con un operazione abilissima che venne praticata nell'arco di un week-end. Allora si potevano fare cose sul filo della chiusura, in quanto le borse mondiali, arrivata una certa ora, chiudevano proprio mentre oggi si continua, esattamente come le comunità online: 24/7.

    Quanto al pesanrla in un certo modo, è vero: tutti hanno un idea... ma questo non sempre è sinonimo di bontà dei concetti che, come sappiamo, possono essere anche manipolati da soggetti con varie intenzioni, per esempio "controriformiste".

    Cmq, in Italia ci è venuto il pallino del tirare al sempre peggio, ma stranamente, questo non tocca argomenti come, che so, il Milan...

    Quando il Milan finì in serie B (per calcioscommesse), nessuno si sognava di dire "e continuando di questo passo finirà in serie C"... "vedrai che ce la faremo anche a finire in serie D"... "ma scherzi? come minimo andiamo direttamente alla serie E"... ecc. ecc.

    Certamente il calcio italiano avrebbe disertato volentieri gli appuntamenti europei, ma sono certa che forze oscure gli hanno costretti a giocare -loro malgrado- contro squadre facenti parte dell'impero del male. Ci dev'essere una congiura della perfida albione in accordo con i movimenti comunisti occulti che ha il suo braccio violento nei tristemente famosi "Red Bloc"!

    :)

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  7. C'è veramente qualcosa di grosso sotto, qualcosa di veramente grosso, che nessuno di noi riesce a spiegarsi o può provare a spiegare o almeno a immaginare... L'abbiamo gonfiata a lungo e prima o poi scoppierà...

    Ok, lo ammetto, sono ottimista...

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  8. Allora...l'euro in sè e per sè è un'idea geniale..sbagliato è l'allargamento a paesi che non hanno nulla a che vedere con il progetto europa.
    Noi non stiamo pagando solo i nostri errori sia chiaro..ma stiamo pagando anche l'errore di far entrare in europa e quindi in area euro paesi che nulla c'entrano.
    Insomma per dirla tutta l'europa ha fatto il passo più lungo della gamba..quanti cazzo di paesi siamo? una volta erano 6...ora siamo metà di mille..Le integrazioni andavano fatte per gradi..l'europa poteva tranquillamente sostenere la crisi greca ed italiana se era diversamente strutturata. E' un peccato originale..di mania di grandezza..ma tornare alla lira non risolve un bel niente...anzi..peggiora le cose.
    a.y.s. Bibi

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  9. Intrigata dal titolo del tuo post, Nicole, intervengo di nuovo per segnalare un piccolo fatto che, della "fine", ritengo sia testimonianza esplicita:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/10/biennale-venezia-passo-indietro-giulio-malgara-rinuncio-alla-presidenza/169735/

    Se fossi semplice, mi chiederei perché determinate figure, di riferimento per il mercato del detersivo e della carta igienica, si propongano la conquista di cose lontane ed astruse come, per esempio, la Biennale. Tralascio le considerazioni sui dubbi -che potrebbero essere interpretati come cattiveria- al riguardo della competenza di chi deve gestire, se molla quando sa di non avere più il padreterno dalla sua parte.

    Dinamiche difficili, per noi che viviamo di "un lavoro", cioè quel "qualcosa che ci mettono a fare". Ma è dignitoso, secondo me, sapere che siamo così, sapere in che panni si sta, mentre sono tanti che pensano che sitemare la merce, gli espositori, gli adesivi e tutto quello che serve a valorizzare il "brand", credono sia farina del loro sacco e che il "brand" gli voglia bene :)

    Siamo "un tutto" che più che muoversi in un ambito di gesti calcolati da altri non possiamo aspirare. In tutto ciò si è "regolari" quando si trascorre il "tempo libero" a distrarsi dalle preoccupazioni dello "spread", cioè di cose che stanno alla mia vita economica come la biennale di venezia sta alla mia vita culturale.

    Insomma, il mondo ci fa star male perchè non è libero, piuttosto la vita è separata da ciò che conta non da "the wall" ma da un bello strato di domopack fatto di argomenti di plasitca, appunto, suggeriti tramite quello stuolo di opinionisti ben pagati che li propongono alle fasce strategiche di ascolto di genitori anziani e figli minori che incastrano la "fascia produttiva" in un invisibile, soffocante, tenaglia.

    Argomenti pseudospiccioli che poi verranno interpretati da politici che "finalmente parlano il linguaggio della gente comune".

    Bello! Peccato che la "gente comune" di riferimento fossero per lo più degli attori messi lì a recitare una lite di condominio.

    Forse asti capoccioni che preparano il ricambio vorrebbero che io facessi della loro crisi la mia crisi... invece so benissimo che cos'è la mia crisi. E' antica, è afasia, data dall'effetto di ciò che costoro hanno creato: un inferno sociale di discorsi e gesti di plastica, dentro e fuori aziende che devi adoperarti a far rimanere nel mercato, cioè la loro elite degli spot.

    Forse dovevo devo darmi da fare per esserci, o perlomeno per rendere il mio contratto più flessibile, così, magari, se sono brava, mi assumono nella nuova azienda che produce l'innovativo biscotto e che subentra a quella che il loro auditel dice che "non tira più".

    Potrei dire che in tutto ciò, che ci fosse un qualcsa di mostruoso lo si poteva sapere da molto, ma... ciò non è mai importante.

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