lunedì 21 marzo 2011

Eco

Stasera sono sulla terrazza della vecchia casa del mare...Sono sulla stessa identica vecchia sdraio e guardo il mare, quel mare scuro che si confonde con il cielo ormai scuro ed illuminato solo dalle stelle e dalla luna.
Sul lato destro i resti di un bellissimo castello che si staglia lungo il promontorio , ma oggi come allora sono pervasa dalla stessa dolce malinconia. Sento le cicale , le lucciole mi danzano davanti agli occhi, ogni tanto il passaggio di un treno con il suo carico di sogni...la musica che si fonde con tante altre dei locali vicini. E i profumi...profumi che non ho più avvertito dopo. Di limone, ibiscus , rose , gelsomino e tanti tanti altri, che nessun profumo mai renderà così inimitabili.
Ma anni fa ero intrisa di pienezza...Stasera è diverso , stasera le stesse domande che mi ponevo quel giorno hanno avuto risposte che non sempre hanno preso la direzione sperata.
Ero in divenire, cullata da certezze che ritenevo immortali...C'erano tutti, e il mio mondo mi sembrava indistruttibile. Eppure ero malinconica quella sera anche se non ne avevo motivo...Forse la malinconia è una condizione che ci cammina a fianco soprattutto se siamo persone estremamente vive. Una apparente contraddizione.
In realtà ero così felice da provarne quasi paura...tutto troppo perfetto. Avrei voluto fermare il mio tempo lì in quel preciso momento. Ricordo di essermi alzata e di essermi affacciata dal terrazzo. Il mio mondo era seduto tutto li, tra risate e scherzi...Nonni, bisnonni, genitori , zii, cugini e fratello.
Non volevo nient'altro...
E crescere, mi esaltava ma angustiava anche...17 anni e questi pensieri. Ritornai dentro e finii di truccarmi per uscire...Giù mi aspettavano i miei Cavalieri: I miei tre cugini e mio fratello ed io unica femmina del gruppo. Ricordo che scesi le scale di corsa e andai a baciarli tutti, come se temessi di vederli sparire da un momento all'altro tutti. E ricordo che mio nonno disse che ero matta , che facevo cose di impulso spiazzanti. Ma non potevo spiegare loro perché, perché in quel momento non volevo ammetterlo neanche a me stessa. Andammo sul lungomare dove la nostra comitiva ci aspettava come ogni sera. Parcheggiamo e ci avviamo dai nostri amici. Mi misero in mezzo i miei cavalieri e io mi sentii superba e orgogliosa di loro. Mi sentivo una regina...le ragazze si voltano a guardarli perché erano belli e fieri. E io godevo di una sana gioia nel sentirmi parte di loro.
Troppa perfezione attira l'invidia degli umani e degli dei, ma questo ancora non lo sapevo.


Fu una serata particolarmente bella, la trascorremmo in spiaggia a cantare e mi buttarono persino in acqua vestita. Quella sera mi fidanzai pure...tra gli sguardi dei miei cavalieri che non erano gelosi di me, ma vegliavano su di me con discrezione. Del resto a quell'età lo eravamo un po' tutti innamorati di qualcuno o qualcuna. Il mio aveva i capelli neri e gli occhi di un azzurro pazzesco. La bionda più carina del gruppo era contesa da mio fratello e da mio cugino. Ricordo che mio fratello rispettando la 'gerarchia' non scritta tra noi si fece poi da parte, soffrendo in silenzio.

Quella serata finì, mangiando le ciambelle fritte e zuccherate prima di tornare a casa...Tornammo tardi come ogni sera e come ogni sera trovammo mia madre in camicia da notte , che non prendeva sonno , se non ci vedeva tutti sani e salvi nel letto.


Due anni dopo tutto questo finì... ed io ebbi la prima delle risposte alla mia malinconia. Niiente dura per sempre soprattutto se è troppo perfetto.
Ma stasera io sono su quella terrazza...ogni tanto ritornarci, mi fà bene quanto male...Ho bisogno di ritrovare tutto come allora per dare un senso a quello che oggi sono e che forse sarò.
Nonostante ci provi ogni volta, non riesco a non girarmi indietro. Le divisioni di oggi mi spiazzono e ho bisogno di ritrovare intatti i miei perché...e dirmi che tutto sommato va bene anche così, non proprio tutto tutto, ma in parte si.
Mi deve bastare già tutto questo, perché nessuno potrà mai togliermelo. Nessun umano e persino Dei ha il potere di cancellare niente, solo l'acqua che lambisce la sabbia può farlo. E noi non eravamo sabbia, ancora oggi chi è sopravvisuto è un eco di quel che era...E io conto su questo per ritrovarci ancora prima o poi. Ci spero.











8 commenti:

  1. quello che hai scritto è bellissimo e struggente.
    Non è vero che siamo un'eco di quello che eravamo.
    L'eco c'è quando il tempo ci ha svuotati e io questo non posso pensarlo.
    Ci ha comunque riempiti di qualcosa, soprattutto di una consapevolezza che a 17 anni non avevamo.
    O forse ho solo paura a dirti che ... hai ragione tu. A voler fare sempre gli ottimisti si finisce per sembrare degli idioti.
    A volte ho paura a scriverti sai? perchè vorrei dirti belle parole e toglierti di dosso quella rabbia e quella malinconia che hai sempre quando scrivi, ma poi mi rendo conto che non ne ho il coraggio, perchè sono le parole che scriverei anch'io ... se non avessi paura.
    E scappo dal tuo blog, da me stessa e scappo dalla mia malinconia. Perchè mi darebbe una spinta verso una strada che mi farebbe molto molto male.
    E penso che in fondo devo sforzarmi di vedere anche la luce che illumina le cose e non solo le loro ombre.
    A presto
    Anna

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  2. Mi hai commosso...nulla e niente può levarci le nostre malinconie,quelle che ci hanno fatto crescere, tra gli errori e le gioie.
    Rimango in silenzio ad ascoltare ancora il suono del mare e delle sue risate.Rispettoso silenzio....

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  3. Ciao carissima, hai scritto un post emozionante e struggente nello stesso tempo ma stracolmo di bellissimi sentimenti.
    Sei una persona che ispira molta tenerezza e che molti vorrebbero avere tra le proprie braccia.
    Mi permmetto scriverti così, me lo consente la mia veneranda età di appartenente alla quinta età

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  4. Hai toccato corde... come fai sempre con me.
    Credo che i ricordi siano la base di tutto quello che siamo.
    In questo momento se ti avessi qui, ti stringerei forte-forte!

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  5. Lascia senza fiato... Inizia a prendere piede una certa paura di riviverseli quei momenti sentendo l'angoscia di vederli ormai passati... Ringraziamo però che quel passato è stato un giorno presente...

    Ed in fondo pensi che valga la pena avere un ricordo che una mancanza inconsapevole...

    Saluti e abbraccioni Zietta!!

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  6. Credo che la capacità di provare certe sensazioni sia individuale e richiede un certo coraggio di tipo esistenziale. Quel coraggio che ti consente di affrontare gli inevitabili alti e bassi che l'alternarsi di felicità e malinconia comporta. Non è da ieri che mi sono accorta che tanti, pur di evitare l'inevitabile sofferenza, proteggono il proprio "cuore" tramite espedienti in certi casi anche molto fantasiosi, ma decisamente sgradevoli, da ossservare, se prendono la via del cinismo e del nichilismo sentimentale.
    Sono tutti boomerangs che, prima o poi tornano al punto di partenza seguendo traiettorie, ahimé, a volte anche imprevedibili.

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  7. Infelici coloro che riescono a non farsi le domande delle quali potrebbe non piacer loro la risposta, perchè moriranno senza aver mai vissuto, e loro sarà il regno del nulla.

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  8. mi verrebbe da abbracciarti tutto qui..

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