lunedì 21 febbraio 2011

A te...

Cos'è la fiducia? Abbandono incondinzionato verso qualcuno...abbandono totale delle proprie difese.

E' una vita che non riesco più a provarla totalmente....

Non riesco ad affidarmi totalmente a qualcuno, fosse pure mia madre. Ho sempre paura di cadere...un salto nel vuoto senza paracadute.
Eppure dentro qualcosa mi urla ultimamente... intimamente.
E se mi perdessi molte sfumature per questo? E non sono le sfumature che poi danno un senso alle cose? Eppure rischio, rischio sempre. Ma finisco per dare un'immagine falsata di me, me ne sto rendendo conto ultimamente...perché trattengo dentro una bomba ad orologeria. E vorrei tanto aprirmi come una scatola di sardine. Invece mi apro a metà come faccio con la scatola e poi tutto l'olio mi cola intorno. E fateci caso, quando l'olio si allarga su una superficie, poi assorbirlo è un casino. Io sono come l'olio...Ma non solo io...

C'era una volta una bambola...
Era una una bambola particolarmente interessante....non era uguale a nessuna...viveva di vita propria. Non aveva bisogno di essere animata.
Era ambita, desiderata e ognuno la voleva per poterla esibire...Non era per la bellezza, tante altre bambole erano anche meglio di lei...La volevano, perché era sfuggente, indipendente e non creava mai problemi. La volevano perché trasmetteva vita e assorbine un po' da lei significava rigenerarsi...E allora si dava per scontato lei non avesse bisogno di nulla. Io la chiamavo bambola per via dei suoi occhi e dei suoi capelli ricci e ribelli.
Un giorno quasi per caso incontrò qualcuno che andò al di là dei suoi occhi e che comincio a parlarle. E lei all'improvviso cominciò a raccontarsi, non la smetteva più. Cominciò persino a ricordare cose che aveva sepolto da tempo...Era scioccata, non riusciva a fermarsi e a credere che qualcuno fosse li per lei....Lei anima, non bambola.
E insieme cominciarono a rigenerarsi di nuova linfa.
Avevano bisogno l'una dell'altro...e si compensavano a vicenda. Come due bimbi si prendevano per mano esplorando sensazioni mai provate prima.
Era sesso, era amore, era gioco, ma era soprattutto l'incastro perfetto tra due anime che si erano riconosciute.
Non riuscivano nemmeno a restare separati a lungo, si cercano smaniosi in preda ad una specie di delirio...era passione di amore puro. Ma lei frenava, aveva paura, paura cieca.
Da una parte spingeva , dall'altra frenava...
Avevano entrambi i lori personali casini da risolvere, eppure ogni giorno erano lì a giocare con la vita pregando che gli Dei invidiosi non si risvegliassero dalla loro apparente apatia.



Oh bambola cara...non fare come me...mordila la vita. Non capita tutti i giorni che l'amore ti trovi...vivitela se puoi...in qualsiasi modo ti si presenti. Qualsiasi cosa è meglio dell'oblio.
E se fosse un'illusione che ti fotte, cosa hai da perdere?
Non fare la macchia d'olio...
E' un consiglio...un consiglio che farò anche mio...sono stufa di scatole di sardine.

8 commenti:

  1. Cara Nicole, scusami la mia assenza: ho riflettuto molto sulle tue parole, si, perchè riflettono di luce propria fino a darne verità di vita. Con il senno di poi attraversiamo con i ricordi, parte della nostra vita che ha lasciato in cuore sorrisi e lacrime, ma lottiamo con noi stessi, ancora, per ricucire sbagli, indecisioni ed incertezze. Vediamo la vita sorriderci attorne e cerchiamo inevitabilmente una nuova primavera. Inevitabile scoraggiarsi ma nessuno si tira indietro.
    Ne abbiano consapevolezza, sappiamo reagire.
    Buon inizio di settimana.
    Un abbraccio
    Maurizio

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  2. Coraggio Nicole vai oltre tu che puoi!
    Nessuno credo possa fermare questo sentimento!
    Non vivere di ricordi!
    Buona notte.

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  3. Determinati treni dalle nostre stazioni passano una volta sola... Prenderli al volo è rischioso, lasciarseli scappare è una viltà... Chissà dove portano, ma perchè non lasciarsi trasportare... C'è solamente da imparare...
    Notte :)

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  4. "Determinati treni dalle nostre stazioni passano una volta sola... "

    Concordo, ma di sicuro nn e facile da individuare "L`Oriente Expresso".

    comunque sia, l`idea e di rimanere sempre attento a quel ke passa intorno a te.molto attento e sempre distaccato dal passato, come dice la nostra amica Klara. altrimenti rimani nella stazione rischiando di andare in viaggio con il treno merce.

    rimanere intrappolato in un passato morto con gli occhi bendati nn fara altro di te ke una biografia mancata.

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  5. Guarda che non se ne esce, perchè poi, quando ti fottono, la delusione scotta e fa male.
    Seguiamo i sentimenti, con onestà verso noi stessi e chi ci circonda. Solo così non ci saranno scelte sbagliate.

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  6. finché siamo vivi c'è tempo per tutto ;)
    non aspettare, non serve a nessuno!

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  7. Che succede donna ?
    Ti manca forse l'esperienza per decidere per una nuova frontiera? Penso proprio di No!
    La metafora della bambola ha un senso...ma non è una questione di olio(?);bensì di coraggio nel fare delle nuove scelte!
    E per la fiducia questa la si cooncede a chi se la guadagna sul campo; diversamente lascia perdere!
    Comunque, non andare avanti con la testa voltata all'indietro...è acqua passata verso chiunque sia. Attenta! Un'altra primavera è alle porte...che fare ? Restare ancorata alla fiducia di/verso chicchessia? Non mi pare il caso!
    Devi decidere che strada intraprendere...la ribellione è partita da lontano e chi sa dove e quando approderà.
    Ciao Nicole, eros

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  8. Com'è la stazione? Quanti treni sono passati? Lo hai comprato il biglietto o sei ancora ferma davanti al Blog? Corri e sali in carrozza!

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