giovedì 13 dicembre 2012

Pensando e leggendo di voi...

Ho letto una recente intervista di Faletti il quale ha affermato: La felicità la vivo, non la racconto.
Sono le malinconie, l'amaro in bocca che mi ispirano.

Sono d'accordo con lui e ho tentato più volte di spiegarlo a modo mio. I miei momenti di felicità li vivo come tutti, ma il mio blog serve a buttare fuori quello che trattengo  nella mia vita reale solo per me. Difficilmente faccio trasparire questa parte di me. Ciò non toglie che mi piace scrivere anche di ricordi divertenti o sprazzi di ordinaria follia. Ma di fondo racconto le mie malinconie, le mie angosce e le mie vane o non vane speranze. E mi riconosco in molti dei miamici blogger...

Non vi leggevo da un po' e sto terminando il giro...
Ci sono donne e uomini tra i blogger che avrei tanto voluto conoscere nella mia vita reale, anime a me affine.
Ma allo stesso tempo mi dico che forse è meglio così, trattenerle dentro di me e sorridere ,piangere, soffrire e partecipare con loro a distanza.
Vi amo davvero e non sono parole picchiettatte per ottenere facili consensi, ma voi che un po' mi conoscete so che non lo penserete.
Latito un po',perché sto facendo altro. Scrivo altrove, scrivo tanto...ma oggi ho avvertito il richiamo e sono ritornata a leggervi. Avevo di nuovo bisogno di poesia. Voi siete poesia per me: amara, dolce...miele dal sapore agro degli agrumi.
Mi sento meno sola leggendovi,perché riscopro parti di me in voi e di voi in me. E' immensamente bello riconoscersi anche se non dovessimo mai arrivare anche solo ad annusarci.
Immagino Keiko ,Johakim, Debora intente a scrivere piccoli capolavori,  mie  grandi amiche se posso dirlo, ma io vi sento tali, in voi io mi specchio. Il sorriso ironico e malinconico del Monticiano e i suoi racconti intrisi di storia...il silenzio presente di Sileno e le sue immagini parlanti, la frenesia del mio nipotino acquisito dotato di grande intelligenza, la fermezza di Kilye e le sue parole mai a vuoto.
L'irrequietezza di Enzo e la sua scrittura mai banale. La Poesia ironica e densa di Vagamundo. e di tanti tanti altri...non se ne voglia nessuno se citerò solo loro, ma con loro ho rapporti che vanno al di là di queste pagine.
Tutti quelli che seguo li ho scelti e mi hanno scelto. Non voglio numeri, voglio persone.
Magnolia, Mark , Tracenere e terra , tutti, tutti siete nel mio cuore o nella mia testa...non sono costante, non sempre, ma ci sono sempre con i miei modi e i miei tempi e vi apprezzo . Scusatemi se non ricordo tutti i vostri nomi, già è tanto aver ricordo alcuni dei nomi che ho citato.
Oggi fa un freddo cane...mi sarebbe piaciuto prendere un the con voi. E sono certa avremmo riso tantissimo.
Chissà perché le onde si infrangono sempre allo stesso punto di spiaggia, ma non si incontrano mai, disperdendosi nel mare...Il mare della nostra vita. Ma è poi vero!?



11 commenti:

  1. c?è un perché a tutto. C'è un perché ci si conosce e perché ci si trova affini.
    Siamo rotaie, si viaggia fianco a fianco senza incontrarsi mai, e se capita un incrocio veloce ci si abbraccia stretti, ci scambia e si riparte essendo uno l'equilibrio dell'altro.
    Non servono molte parole fra noi, quelle che si usano sono dosate e pensate, ragionate a posta per capirsi e comprendersi.
    Un bacio e un abbraccio, e grazie del the, è sempre un piacere sorseggiarlo in compagnia, purché sia buona...

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  2. Era da troppo tempo che attendevo un tuo scritto e finalmente è arrivato riempiendomi di gioia.
    Ricorda sempre che noi non ti dimentichiamo.

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  3. Te l'avevo già detto una volta: le anime inquiete si riconoscono sempre.
    E' sempre la malinconia e l'angoscia a generare parole; che poi siano intense o solo parole, l'importante è averle scritte.
    Sento un po' di malinconia nel tuo post, come di un distacco silente.
    Dimmi che sto sbagliando.
    Ogni volta che desidererai tornarare, io ci sarò.
    Ti abbraccio

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  4. Le ore del mattino passano,
    l'acqua scura scorre.
    Le onde ridono e sussurrano tra di loro,
    così, solo per gioco.

    di Rabindranath Tagore

    Ciao

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  5. Sono stata citata!
    Io ho amici e amiche blogger che da virtuali sono diventati reali e ci lega un grande affetto.
    Sai tempo fa mi è capitato di leggere l'addio al blog di una ragazza dopo anni che ci leggevamo. Lei non commentava quasi mai da me, al contrario io passavo sempre anche solo per un saluto. Non ci crederai ma il suo ultimo post era in parte dedicato a me. Mi ringraziava per averla sempre sostenuta e mi invidiava per il fatto che ero sempre ispirata da nuovi e diversi argomenti sul blog, contrariamente da lei che finiva sempre per lamentarsi di qualcosa.
    È stata una scoperta. Non immaginavo quanto avessi dato, anche solo con la mia costante presenza, a questa persona che non conoscevo.

    Bacio

    P.s. scusa per il commento troppo lungo

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  6. Tu non ci crederai, amica mia, ma proprio stamattina stavo considerando il fatto che per questo Natale non avrei voluto ricevere regali da scartare ma... lettere da leggere.
    Ed ecco che arrivi tu con questo scritto, con il tuo pensiero, con il tuo abbraccio. E non dovrei essere felice?? Ho il mio primo desiderio avverato!! :o))

    Sai Nicole, non so se vale davvero la pena incontrarsi così, occasionalmente. Mi piacerebbe invece avere una casa, quella dei miei sogni, dove nella stanza del camino e dei libri ci fosse uno spazio di aggregazione ed incontro, dove ognuno di voi fosse libero di entrare, bere caffè e cioccolata calda, mangiare una valanga di pasticcini, ridere, cantare fumare (tu Nicole.. io ho smesso da una settimana!!!!!!!) e poi andar via, con l'invito a ripassare almeno una volta ogni due mesi!
    Una piccola "casa accoglienza" per anime e bloggers (non male il nome.. quasi quasi lo brevetto!! ;o))

    Se dovessi vincere al superenalotto, Nicole, saresti la prima alla quale manderei l'invito!
    Un grande abbraccio
    Joh

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  7. Sei vera e sai stare vicina alla verità di tutti noi. Sei stata veramente un incontro e le emozioni sono per sempre, un grande abbraccio amica mia e grazie del regalo che ci fai pensandoci.
    Enzo

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  8. Non siamo "responsabili" di ciò che scriviamo, chi scrive dagli organi interni (cuore in primis) lascia tracce che vivono di luce (o di oscurità) propria.
    A volte, il clown finge felicità ma si sente molto triste, altre lo scrittore conosce la felicità e proprio per questo può permettersi di sondarne il contrario.

    C'è da dire poi che è più facile far piangere che far ridere, così come le cose migliori vengono fuori nei momenti di disperazione.

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  9. Ti voglio tanto bene Zia... Per il momento leggilo, arriverà il giorno in cui sarà possibile dirtelo... E' triste notare come tante persone in carne ed ossa riescano a portarmi via la serenità dal mio quotidiano.
    Sono felice che poi, virtualmente, bastino carezze come le tue a farmi sorridere ancora :)
    Grazie

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  10. La vita è così piena di esperienze, ci riserva grandi opportunità di conoscenza... Sono felice di averti trovata per la mia strada, anima affine. E sì, avremmo riso tanto all'ora del thé, e di cuore...

    Un Natale come lo desideri tu.

    Ti abbraccio.

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