mercoledì 7 dicembre 2011

Veli di cipolla...

Ho sonno, non mi sembra di dormire mai abbastanza. Non mi alzo mai paga ,ho sempre sonno arretrato. Eppure qualche ora di sonno me la faccio. Credo sia lo stress per cose che dovrò affrontare e che mi spaventano. Sin da piccola, provavo attrazione per il pericolo. Più una cosa mi spaventa e più non ci rinuncio. Ma vado in crisi, perché non affronto se non in alcuni casi ,le situazioni a cuor leggero. Ogni cosa che faccio deve essere perfetta o quasi. Non riesco a mettere in conto di poter sbagliare e se succede ,il mio ego ne risente. Alle volte può essere un motivo in più a far meglio una prossima volta, alle volte invece vado in tilt completamente.
Se riesco a far partire il motore , non mi fermo più...ma arranco nel farlo partire...ultimamente avverto di deludere alcune persone. Persone che mi spronano ,ma che conoscendomi , non riescono a capire questo mio immobilismo. Non lo comprendo neanche io in verità...ma cerco di darmi una spinta ,mi costringo a muovere le chiappe. Muovo le chiappe, ma la testa è ferma...è questo il problema. Dicono che il cervello, sia fatto di strati , ogni strato tanti veli di cipolla. I miei veli svolazzano in libera uscita, già da un po'...vorrei ricompattarli questi veli, ma sono così fragili e sottili ,che è veramente un'impresa.


Veli di cipolla...
annusano l'aria
e come bandiere al vento
svolazzano tra pieghe
di ricordi non digeriti...
Fluttuano scomposti nell'aria
i veli dormienti
come tante vele che non trovano il mare
da qualche parte
qualcuno li aspetta...
Non ha perso la speranza
anche se l'attesa
consuma dentro
sospiri
e
inganni
sa che prima o poi
uno di quei veli,troverà la rotta
Immobile aspetta per...
ricondurla a casa.

5 commenti:

  1. Mi sono immedesimato alla grande, e spesso faccio l'esempio della cipolla. La mia cipolla ha perso il dono delle lacrime e gli strati interni sono anneriti. Non faccio il filosofo, vengo al punto, mi sono rotto le palle, sono esausto della guerra quotidiana. Voglio tornare nel grande Blu e restarci...così almeno non si sente la puzza della cipolla ;-)

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  2. Timore di fare scelte importanti e sbagliarle, paura di soffrire o far soffrire qualcuno, rabbia per le proprie incertezze a volte paralizzanti ma di certo così umane e comprensibili, voglia di essere, di fare, di vivere, di gioire ed essere felice, sei tutto questo Sere ed anche molto di più. La persona che ti sta aspettando per ricondurti a casa, chiunque esso sia, sa che la sua attesa lo ripagherà sempre e comunque...aspettare qualcuno o qualcosa significa in parte già possederlo, sognarlo, tenerlo con sè e questo fa stare bene...alcuni sogni possono durare tutta una vita e saper restare belli lo stesso, anche se non si realizzano. Baci Sere.

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  3. però Zulì, la cipolla si può fare in mille modi...in arte culinaria, il cervello NO; a meno chè, non ti fingi matta, e allora tutto ci può stare, anche i veli.
    ma bisogna vedere di che colore sono i veli: se neri è triste, se bianchi innocenti, se di altro colore: ognuno ha un proprio significato.

    Io penso che i tuoi veli siano dei colori dell'arcobaleno...quello che spunta dopo un terribile temporale; allora metila così: E' UN AUGURIO PER IL NATALE che senza rompimenti di parenti diversi(...?!, sai cosa volgio dire) almeno sarà veramente più sereno, stavolta. eros

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  4. Complimenti per la foto in apertura...è semplicemente bellissima!!!
    Strati di cipolla a sfogliare intenti, emozioni e se fossero petali di rosa?!!...
    Capisco queste sensazioni, ma credo anche che la volontà e capacità tu ce l'abbia, quindi... non aver paura...
    un abbraccio
    Giulia

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  5. Come ti capisco Zia Nicole. Aggiungici un pizzico di pessimismo e la ricetta per l'annullamento di sé rischia d'essere completa... Abbracci

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