domenica 18 dicembre 2011

Cara Klara e non solo...

Se c'è una cosa che proprio mi manda in bestia senza possibilità che io faccia marcia indietro è quando mi mettono in bocca parole che non solo non ho mai detto,ma nemmeno pensato.
Alcune persone hanno la facoltà di restare apparentemente impassibili e di portarti( o averne sicuramente l'intenzione ) a perdere l'aplomb,per poi ovviamente poter accusarti di essere: intollerante, irosa,violenta etc etc.
Io e un mio amico abbiamo partecipato ad una discussione
degenerata volutamente sotto una regia abile solo nelle intenzioni.
http://chiara-di-notte.blogspot.com/2011/12/vendita-promozionale.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+blogspot%2FDOxR+%28CHIARA+DI+NOTTE%29#axzz1guo6Nudq

Se non auguri a Berlusconi la morte, sei un berlusconiano...
Se non dici che gli zingari sono tutta brava gente, sei un razzista d'accatto.
Se cerchi di vedere la cosa da più punti di vista sei un visionario o un pazzo.
Rivendico la libertà di dire ciò che penso,senza la paura di dover passare per una stronza!
Non ho mai fatto casino nel blog di nessuno,piuttosto si è venuti a farlo nel mio...E se reagisco , di solito lo faccio solo per difendermi.
Mi scoccia dover trovare i vari post , dove chi dice di essere un parafulmine,ha più volte con veemenza e aggettivi non proprio di gentile memoria , risposto a torto o a ragione ai miei ospiti. Ma se mi viene voglia e mi avanza tempo da perdere lo farò.
Poi arriva pure una tizia che nemmeno conosco e si mette a dire eresie contro i ''bianchi'' e contro il mondo intero e bisogna stare zitti perché siccome è non vedente, magari poi mi ritrovo sui giornali ad esser tacciata per quella che odia i ciechi. Ci tengo a precisare che anche mio padre lo era diventato e non per questo tacevo con lui se ritenevo sbagliasse.
Insomma non basta dover tacere nella vita di tutti i giorni,bisogna stringere le chiappe pure qui e fare il girotondo del volemose tutti beni .

L'argomento Zingari è spinoso, ma non si può liquidare nè in eccesso e nè in difetto...era questa l'intenzione.
Nessuno di noi ha affermato che ciò che è stato fatto a loro danno sia giusto. Anzi!...Qualsiasi forma di violenza è solo da condannare e da qualsiasi parte provenga. Ma a farne dei martiri ce ne corre...Hanno pregi e difetti , come gli italioti o i ''bianchi'' dei quali si parla da te con tanto disprezzo. In realtà a te non frega una cippa di nessuno, è solo il gusto di fare la parte della martire , difensore degli oppressi. Gli oppressi stanno ovunque....Sei la prima ad offendere l'Italia e gli italiani senza nessun riguardo. Nessuno ha mai usato o pensato le cose odiose che invece pensi tu di noi. Suoni stonata, accordala meglio la chitarra.
Riguardo alle loro baracche ti informo che anche a loro vengono date le case...Non di frequente,ma ci sono anche tanti italiani che vivono nelle macchine e non hanno mercedes comode dove poter dormire. Fose sei tu Klara a non essere molto informata. Spesso le affittano o le rivendono le loro case
I poveri, i disagiati e gli sfortunati sono ovunque. Ci sono gli zingari poveri , ma sono in tanti a girare con macchinone di lusso e a condurre una vita agiatissima.
Inutile che dici: Mandano i loro figli a chiedere l'elemosina perché non hanno da mangiare...Se gli offri un panino te lo gettano in faccia! E cmq ho risposto in modo più esauriente da te sull'argomento...
Vedi Klara io non voglio spezzare le gambe a nessuno, ci mancherebbe...La tua disonestà intellettuale consiste proprio in questo: Dare ad intendere le cose a modo tuo...ma è un giochetto ormai che noi lettori del tuo blog , conosciamo fin troppo bene. Io mi difendo, da chi dice cose non vere...SE la tua amica non è scalfita da tutto questo, figurati io , quando posso fottermene!:)
Il suo commento si giudica da solo e non credo possa essere molto condivisibile.
Ma la differenza cara Klara tra me e te non è solo nell'onestà intellettuale...Io scrivo di pancia, vivo di pancia,amo di pancia e 'odio di pancia'. Tu, invece ti metti seduta a tavolino e cerchi di trascorrere il tuo tempo , nel mettere in difficoltà il prossimo. Magari ti diverti pure e fai bene...lo penso su serio, sai? Io scelgo altre forme di divertimento...Avendo sempre presente il rispetto verso il mio prossimo, a qualsiasi razza appartenga. No, non riesco a divertirmi come te, non considero i miei simili burattini da deridere o da mettere in difficoltà con sapienti giochi di parole.
Che vuoi farci...io vivo di passioni, non mi preparo mai nulla prima. Ma almeno non cado in contraddizione come te!
Senza rancore;)))


P.S
Forse toglierò la facoltà di commentare perché non voglio aprire diatribe inutili, soprattutto con persone che si divertono a sfriculiare il prossimo. Darò comunque facoltà a Mumba, se vorrà, di servirsi del mio blog, per risponderti. Non ti deve nessuna scusa per quanto mi riguarda e riguarda anche lui... Qui non ci sono lese Maestà.







8 commenti:

  1. Osservo... penso che si dovrebbe evitare di dire troppe volte "gli zingari".... penso anche che dirlo così può sembrare esistano solo loro... Che idea ne ho?
    Che si tratti di gente con una qualche tradizione, c'è chi li studia

    http://www.lafeltrinelli.it/products/9788869650482/Josef_Koudelka/.html

    http://www.alibris.co.uk/search/books/qwork/10513533/used/The%20Roma%20Journeys%20Le%20Romane%20Phirimata?cid=qynvVxQ0Ggvu/V4ozQ1L3g==

    Ritengo si tratti di una tradizione che vive un po' ai margini della società strutturata... che di strutture non così direttamente identificabili come quella "gitana" ne ha molte altre, altrettanto accusate di altre "nefandezze", omosessualità, droga... e altro che lascio alla fantasia di chi legge. Non ho intenzione di contabilizzare le definizioni, noto soltanto che chi non è riconoscibilmente "dentro" quella che in qualche modo è la "tradizione" assume i contorni di "baratro". Cioè incarna tutto ciò di chi, per paura, si rifugia nella, cosiddetta, tradizione. E' chiaro che la tradizione è dotata di tanti pregi, di un etica ecc ecc. Che siano tutte palle si trascorre una vita a parlarne e non se ne viene a capo. La paura è più forte di tutto, se no non si chiamerebbe così.

    Infatti, so benissimo che una posizione "originale" è, tanto per iniziare, accusata di finalità occulte.

    La complessità è sospetta. Mio padre era un uomo semplice ma non è servito a granché, questo mondo, dei semplici, fa un solo boccone. Di mio padre ho discusso con Sylvia Plath, in un piano che qualsiasi intellettuale conosce, perché la Plath ha scritto "the colussus". Ciò non significa che io e la Plath abbiamo chissà quale legame trascendentale… Non è e non sarebbe stato quello che lei aveva con Ted Hughes, questo è certo. La Plath, per certi versi, era tradizionale.

    So che chi mi legge considera altre cose molto più terrene e mi chiede se voglio gli zingari a fianco a casa: risponderei di no… ma… per il semplice fatto che ci troveremmo a discutere di un problema in più. Però, sabato, ho dato delle indicazioni a uno zingaro che chiedeva come fare a pagare una multa… Non l'ho fatto perché gli zingari mi stanno a cuore, ma, forse, volevo solo evitare la figura di merda -che era in premessa, nel silenzio- ai miei concittadini.
    Mi ha ringraziata… e il "grazie" era da leggere anche "tra le righe". Ciao a tutti.

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  2. Allora ce ne fottiamo!!! in due degli "anti..." Ciò che conta per tutti è di chiarire: che se uno-a sta bene a casa propria, perchè va a casa degli altri, oltre il lecito...?
    Salvagurdando, principio sacro dell'ospitalità !!!
    Questo...E' per non fare polemiche trascinose e fetenti...al di la delle stronzaggini ideologiche che continua a predicare la Lega & C. oltre ai mestieranti della polemica.

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  3. @Eros
    Per ospitalità cosa intendi? Ospitalità "nostra" verso gli "zingari" forse? Gli zingari sono una cultura, noi non li ospitiamo, semmai conviviamo, con quella come con le altre culture. Ma è più normale non farlo... Piuttosto, tu, a quale cultura appartieni?

    La mia, di cultura, dice (ma non afferma) che un ladro è un ladro... specificare, in cronaca, che un ladro è "zingaro" mi sa di falsa informazione tesa a definire qualcosa che supera il concetto di crimine, che se anche per la legge sarebbe indistintamente punito, come nel caso del furto, so invece benissimo che esiste il furto di cianfrusaglie e il furto organizzato, legalizzato. E so, altrettanto bene, che noi in genere siamo un po' leccaculo: inflessibili con i ladri del contante da una cassa lasciata incustodita, o del borsellino di una pensionata, mentre abbiamo riverente timore di chi fa le cose "in grande". Quanto alle specifiche del ladro, leggere "zingaro" mi fa lo stesso effetto di leggere che l'autore del crimine compiuto nella mia città è "svizzero", se ascrivessi quel coommento a una "serie" che, nella mia città, specifica che certi atti sono compiuti sempre da svizzeri. In questo caso mi chiederei quale problema possiamo avere noi, nella nostra città, con gli svizzeri. Per esempio, mi chiederei se gli svizzeri siano forse un capro espiatorio al riguardo di "altre cose" che accadono in città e qualcuno vuol farmi credere se il problema sono loro o meno. Per distrarmi. A seconda del tipo di furto, semmai, mi chiederei come mai gli svizzeri sono alla fame... Se è per "fame", arriverei a una conclusione: a noi è concessa solo una libertà, quella di scegliere come essere come dicono "loro". O no?

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  4. sia di là come di qua mi viene in mente questo http://www.youtube.com/watch?v=hRqHoX8y0Io
    non penso che il razzismo nella sua peggiore accezione possa eliminarsi anche dalla testa di chi convintamente non lo sia. Il razzismo è come la paura; non lo elimini devi solo dominarlo. Poi se qualcuno mi chiede se camminando per la strada il mio atteggiamento diventa guardingo se mi gira intorno uno zingaro dico si, se si trattasse di uno svizzero allora è più probabiel che sia io a girargli intorno. hai visto mai che riesco a vendergli la fontana di trevi...

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  5. @ Eva@
    appartengo alla cultura della tolleranza senza se e sanza ma...e quasto non vuol dire di tutto e di più; poichè la tolleranza è una caratteristica di chi ha conoscenza-coscenza laica: quel modo di vivere aperto ma non disponibile alle prepotenze, agli integralismi e quant'altro di questo genere.

    Comunque non si tratta di come la penso io, ma del baratro culturale in cui, in circa 20 anni di berlusconsmo-leghismo è scivolato questo paese che si definisce cattolico-cristiano...mi fermo; e che ognuno si ritagli il vestito che meglio crede.

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  6. @ersos, la penso come te, eccetto per quanto riguarda il riferimento politico, pur non essendo di destra.
    Conosco tanti di sinistra che a parole siam tutti tutti Figli di un Dio minore, ma nei fatti...


    @eva
    Io credo sia un falso problema quello che tu esponi,perché vedi...io non ne faccio una questione di etnia,ma di individui a Nord come a Sud,bianchi, gialli e neri...Gli usi e costumi,sono un'altra cosa.

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  7. «Ma quante sono le menti umane capaci di resistere alla lenta, feroce, incessante, impercettibile forza di penetrazione dei luoghi comuni?»

    Ciao Sere, mi permetto di dire la mia su questa cosa, solo perché leggo con grande assiduità il tuo blog e provo sincero affetto per te, per cosa dici, per come lo dici e per quello che sei. Ritengo che il livello di luoghi comuni e pregiudizi sull’argomento “zingari” presenti nel susseguirsi dei commenti sia stato davvero molto elevato. Altrettanto elevato a mio modo di vedere è stata la voglia di protagonismo e di ricerca di consenso ed ammirazione nella platea, manifestata da taluni partecipanti alla discussione. Credo infine che un serio e decisivo fattore di turbativa alla discussione sia stato infine, indubitabilmente, l’atteggiamento mostrato da altri nello stigmatizzare ad arte alcune espressioni, forse superficiali, forse non pienamente pertinenti al contesto della discussione, forse non felicissime, ma di certo prive di una carica lesiva tale da suscitare così sdegnose reprimende e condanne. Credo che di fronte ad un atteggiamento simile, il discutere di qualsiasi argomento porta con sé la certezza che si verrà pretestuosamente provocati al fine di generare non un confronto pacato, come dovrebbe accadere in un contesto improntato ed informato ad una logica seppur minimamente democratica, ma uno scontro dialettico che più acceso e violento è, più gratificante sarà per il nostro interlocutore.. ergo … molto meglio non parlare affatto.
    Premesso questo, credo che tutta questa gazzarra, vedendo il modo in cui essa si è dipanata ,commento dopo commento, non sia stata da te iniziata, né voluta, né fomentata in alcun modo, ma vedendo distorto il senso delle tue affermazioni, sentendoti attaccata, provocata ed insultata, hai ovviamente e giustamente reagito “di pancia” come il tuo carattere di sempre così forte e passionale ti impone.
    Mi risparmio in questa sede ogni ulteriore considerazione circa l’attribuzione di colpe e responsabilità nella genesi e nell’eccessivo protrarsi di questa sgradevole discussione; io ho sempre creduto che una persona di media intelligenza, e qui non me la sento di attribuire meno di una intelligenza media a nessuno dei partecipanti alla discussione, conosce sempre dentro di se i moventi delle proprie azioni, e se dotato di un minimo di autocritica riesce anche a riconoscere i propri errori.
    Per il tema “zingari”, invece, visti i copiosi apporti forniti nei vari commenti, mi astengo dall’alimentare ulteriormente l’incendio in corso che appare, per fortuna, tranne alcuni piccoli focolai residui, in via di estinzione. Mi rifaccio unicamente alla frase in capo al mio commento. E’ tratta da La Tregua di Primo Levi, una persona che degli orrori provocati dall’intolleranza e dai pregiudizi ha davvero sofferto. Credo che essa possa fornire una spiegazione adeguata per molti degli atteggiamenti presenti nella discussione. Ho parlato di spiegazione, non di giustificazione, nessuno abbia a rallegrarsene o ad illudersi.
    Un abbraccio affettuoso Sere,un bacio.

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  8. @ Nicole

    è un bene sapere che la pensi come me, di sti tempi dire qualcosa che assomigli al linguaggio politico significa - per dirla con Montanelli (pace alla sua anima)- è opportuno tapparsi il naso e andare avanti. Detto ciò, nella politica non ho più passione, nè spirito di militanza, nè attiva,nè passiva.
    Resto fiducioso che questo paese ritrovi la strada per la propria LIBERAZIONE...

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