giovedì 20 ottobre 2011

La mano senza braccio

Sono le tre di notte e il sonno non ha ancora la meglio su di me...
Fumo e Ciccio mi guarda inveperito...Ha ragione, ma che posso farci se sono una testa di minchia.

Ascolto Annie Lennox..che voce...La tromba che mi squarcia l'anima e lascia entrare il vento. Chiuderò mai questa porta?
Annie Lennox si domanda un perché io ne ho molti di più di perché in realtà.
Mi ricorda Roma questa canzone...Ad una sera di Luglio in Piazza di Spagna...una sfilata di moda e lei che andava come colonna sonora. Modelle, attici, presentatore. Assistevo alle prove.
Faceva un caldo bestiale.
Indossavo una gonna lunga aderente sui fianchi, tacchi alti e piedi che urlavano vendetta sui San Pietrini. Dio che dolore!
Ma ero serenamente inquieta...
Ero con quella che mi diede poi in seguito un grande dolore, la mia amica del cuore e suo fratello.
Ridevamo come pazzi , lei era bellissima...una massa di capelli ricci neri e lunghi , sorriso da pubblicità...single entrambe , lei si era laureata da poco in medicina , io avevo già concluso i miei studi. Lei si era lasciata con il suo fidanzato storico, e io col mio. Trascorrevamo le notti a parlare in una Roma calda da togliere il respiro. Dormivamo nella stessa camera o meglio lei dormiva, io non ci riuscivo come al solito.
Lei la mattina andava al'Università , io mi aggiravo nei paraggi...Ricordo venne un giorno a prendermi un'altra amica e mi ospito a Manziana in una casa bellissima, mancai giusto due giorni , che lei mi rinfacciò al ritorno.
Era la sorella che non avevo, era la mia vice famiglia...
Essendo di 4 anni più grande di lei, mi sentivo molto protettiva nei suoi confronti...
Insomma fu un luglio speciale...camminai tantissimo, io che onestamente non amo farlo.
Sempre quell'anno entrambe ci fidanzammo, quell'aria di attesa fu per tutte e due foriera di certezze.
Certezze...si vabbè si dice per dire...in realtà il tempo poi rimescolò le sue carte e il destino si accanì con entrambe.
Però brutta stronza, ovunque tu sia ora chissà se ci pensi ogni tanto a quel periodo. Avevi un anno e io quattro quando incrociammo i nostri sguardi la prima volta.
Brutta stronza come hai potuto permettere che tutto questo finisse in nome di un invidia che non ha visto nessuno delle due trionfare.
Condividevamo tutto, persino le diete...e non immaginavo mai un futuro senza di te.
Mi facevi morire dal ridere quando saltavi sui tavoli alla vista di una farfallina, eri davvero fobica.
In compenso facevo ridere io te, che se mi tagliavo di striscio un dito, pensavo al tetano o che me lo avrebbero amputato per chissà quale grave complicazione.

Hai rovinato tutto...e mi hai rovinato la capacità di avvicinarmi con più fiducia ad un altro essere umano. Cinzia mi dice sempre che mantengo sempre un distacco col mio prossimo e ha ragione. Io lo chiamo eccesso di legittima difesa.

Ma lei non sa, di che cosa sei stata capace tu...Neanche nei miei peggiori incubi lo avrei immaginato anche io.
Ti ho davvero schifata, odiata come mai mi era accaduto in vita mia. Mi hai pugnalata facendo centro.
Mi hai destabilizzata totalmente....
Ci sono voluti anni, perché non provassi dolore vivo, come una piaga sempre aperta. Alla fine di un amore ci si rassegna e si torna persino ad amare...L'amicizia è molto molto di più per me...è darsi totalmente senza maschere a qualcuno che riteniamo una parte di noi. La mano col suo braccio.
Tu quella mano me l'hai troncata di netto e io non ho più voluto trovarle un altro braccio.
Non ti odio più, non ti schifo più, non provo pù nulla. A chi mi dice di perdonarti però, rispondo sempre che è impossibile.
Non è poi una questione di perdono...non mi fido più di te , quindi è una questione di fiducia. Vedi se tu mi avessi fatto uno sgarro sull'onda di un impulso ci sarei passata di sopra col tempo. Tu invece hai pensato, costruito, elaborato, pianificato e attuato. Mentre io ti volevo bene, tu col tempo mi hai visto come una rivale da togliere di mezzo e non hai lasciato nulla al caso. Hai fatto così per bene le cose, che hai finito persino per crederci di essere nel giusto.
No, non ti perdono...Ma se penso a come eravamo , prima che la vita ti inquinasse , sento intatto il mio bene per te.
Non rinnego il passato remoto, ma tutto il resto vorrei mi fosse restituito. Vorrei non essere così diffidente, distaccata, mi hai rubato una cosa preziosa , mi hai rubato il senso leggero dell'inconsapevolezza. Quel darsi a qualcosa e a qualcuno senza farsi pippe mentali o peggio , rimanere affacciata a quella finestra senza sentire il bisogno di attraversare la strada.
Ah ma ci sto lavorando, almeno ne ho preso consapevolezza. Buona notte stronza...Addio Stronza galattica!













9 commenti:

  1. Storie di vita vera, vissuta...mi domando se tra uomini è altrettanto forte la competizione e la malizia nel ferire. La mia esperienza dice di no ma potrebbe essere un caso, strano però visto che la più grande sei tu e chi faceva le regole era la minore.
    Dovresti considerare l'amicizia come una forma di amore fortissimo e intellettuale e vedere tutto di questa vicenda da tale prospettiva: non risolve il problema ma può farti capire che la vita e i rapporti che ci sono dentro restano importanti ugualmente e bisogna crederci. Sempre, anche se niente ti sarà restituito perchè non è possibile Nicole.
    Ogni storia è un pezzo di vita fondamentalmente chiusa in sè, siamo noi che l'apriamo e la giriaamo da tutte le parti per vederla meglio e magari goderne di più...appena smettiamo la storia torna immediatamente al suo equilibrio naturale. E ci guarda e forse ride di noi e del nostro smarrrimento.
    EN.

    RispondiElimina
  2. Per la miseria odiando così tanto la tua ex amica dev'essere tremendo il torto che ti ha fatto e che hai subito
    Non hai precisato che tipo di torto ma va bene lo stesso, ognuno dia l'interpretazione che crede.

    RispondiElimina
  3. Io vedo nella fiducia la base di ogni rapporto,continuo a darla, a prendere schiaffi da questa e sicuramente pure a darli,certo il cinismo restringe molto la cerchia e la lama del vero incide più velocemente la mente.La lingua non tace e para subito quella strada verso la quale sembra volgersi.

    RispondiElimina
  4. cazzarola..lo so che questo commento non è adeguato al post, in quanto sarà totalmente fuori tema ma io me la ricordo benissimo la sfilata di roma con ospite Annie Lennox.
    Era una sera di luglio del 1992..non so se è la stessa a cui ti riferisci..ma ero a roma con quella che sarebbe diventata mia moglie.
    Riguardo al resto..amicizia.."dai nemici mi guardi Dio che agli amici ci penso io".
    a.y.s. Bibi
    P.S. io penso di avere forse due o tre amici...forse, ma nessuno di sicuro mi conosce al 100% o conosce l'intero quadro della mia vita.

    RispondiElimina
  5. @Bibi
    Si era proprio quella:))))Ci siamo sfiorati, pensa te:)

    RispondiElimina
  6. quando si subisce un comportamento cosi', si rimane in un angolo, spaventate e perse ...
    ma comunque c'e' sempre qualcosa di utile in certe cose, si impara a reagire
    Un bacio
    Cinzia

    RispondiElimina
  7. Ti auguro di trovare SEMPRE cuori, amici, persone tanto grandi da poter rispettare la tua sensibilità ed i tuoi sentimenti.... Saluti Zia

    RispondiElimina
  8. questo post mi ha lasciata di sasso...è iniziato con una meravigliosa immagine della mia Roma di te che passeggiavi e ti divertivi ed è finito con la Stronza... che dire se non che mi dispiace?
    però mica tutte le ricce sono stronze.. quindi.. quando torni a Roma?
    ti abbraccio forte
    Viv

    RispondiElimina