Dai vetri della mia stanza ho appena visto una sposa uscire dal palazzo di fronte...piove. Sposa bagnata , sposa fortuna dicono...Ahaahah, mi sono sposata due volte, due diluvi universali!
Mi sa che i proverbi popolari non sempre ci azzeccano.
La prossima volta, se mai ci sarà, mi tocca consultare Giugliacci padre e figlio per non sbagliare.
La prima volta ero giovanissima , innamoratissima e imbranatissima.Fui chiesta in moglie al quinto giorno di conoscenza, nel miglior ristorante della città,ma riuscì a farlo desistere sette mesi. Feci uscire tutti pazzi per l'abito da sposa. Non lo volevo stile Biancaneve e i sette nani e me lo disegnai da sola. Gonna e giacchettina ricamati a mano sui bordi. Caparbia , non lasciai guidarmi da nessuno. La mia davvero adorata suocera e mia madre, si arresero all'evidenza e rassegnate mi lasciarono fare. Il risultato piacque però a tutti. Fasciata nel mio elegante tailleur, feci il mio ingresso al braccio di mio padre , nella navata della Chiesa. Guardai il mio sposo emozionato e gli giurai fedeltà...Io, però!:(.
Durò quasi sette anni... anni vissuti sulle montagne russe.
Lo rifarei...
Da quel matrimonio fallito trascorsero tre anni, prima che raccolti i cocci,degnassi un uomo della mia confidenza. Avevo chiuso io il matrimonio, ma soffrendoci tantissimo.
Mi risposai dopo aver avuto l'annullamento, non piena di dubbi. Ma siccome sono un incosciente mi buttai di nuovo senza paracadute o uscite di emergenza.
Questa volta mi feci un vestito lungo, stile Jessica Rabbit, ma molto meno vistoso e con le tette ben coperte. Ore di sfinimento infinito nell'atelier...Io odio fare prove su prove...Ho le idee chiarissime e non perdo ore nemmeno per fare shopping. Ci tenevano più gli altri che io a far bella figura. Me ne stavo lì sbruffando come una bambola di pezza, sperando finisse tutto presto e potessi fumare in pace le mie sigarette.
In entrambi i matrimoni superare lo scoglio fotografi, fu durissimo!
Non amo esser ripresa e se ci fate caso, quando mi fotografo da sola, tendo a mettere le mani sul viso.
Non so da voi, ma da noi , si usa mettersi in posa in tutte le foggie davanti al fotografo nel fatidico giorno.
Pose su pose, sul letto, nel bagno, sul lampadario e con tutta la famigghia compreso le vicine di casa cagacazzi.
Beh, con me non ci sono riusciti...Mi imploravano, mi inseguivano, mi rubavano scatti , perché non c'era verso, mi mettessi in posa. Mi ripugnava sdraiarmi sul letto in pose languide per farmi fotografare, mi sarei sentita ridicola. Per carità, non critico chi lo fà , ma non è nelle mie corde.
Nel primo matrimonio, mi toccò posare al ristorante con tutti ed è visibile sul mio viso, lo sgomento e la noia. Nel secondo caso, invece mi rifiutai categoricamente, se ci sono foto, ci sono solo foto rubate o indotte con l'inganno.
Mi piacciono le foto naturali ed istintive. Ne posso concedere giusto due da bambola occhi vitrei.
Insomma , mi sono sposata due volte desiderando matrimoni non convenzionali e mi sono ritrovata mio malgrado salvo qualche eccezione a far matrimoni conformi alla regola.
Il secondo non lo fu tantissimo a dire il vero, perché come già ho raccontato, per una serie di circostanze fu tutto da ridere.
Non ci fu una sola cosa che andò per il verso giusto quel giorno. Dai pantaloni di mio padre, che furono ricuciti addosso due ore prima dell'evento, al diluvio che ci costrinse a spostare la cerimonia dal terrazzo con vista città, all'interno della sala. Al coro stonatissimo che cantò l'Ave Maria tra risate generali...a me che ridacchiavo , con mio cugino che mi faceva da testimone alle battute di mio padre che la malattia aveva reso privo di ogni freno inibitore. Si lamentava della predica del prete ad alta voce , incurante degli SHHHHHHHHH di mia madre e cugine che cercavano di tenerlo calmo. Mia nonna che litigava con papà, agitando il suo inseparabile bastone con la testa di un levriero in argento. Lei sorda come una campana e mio padre non vedente e storditissimo. Un'accoppiata da film: La strana coppia!
Era un ridere generale, tra le facce scandalizzate dei nuovi parenti acquisiti e il mio quasi marito che a dir la verità resse bene alla botta di aver conosciuto al completo un parentato e una compagnia di amici, completamente folli al pari della sua compagna.
Nessuno degli invitati resistette alla tentanzione di sussurrami nell'orecchio: Non c'è due senza tre!
Minchia che menagrami!
Infatti finì anche quel matrimonio!
Non ho ancora compreso, se è il matrimonio che non fà per me o viceversa...ma , sarò incosciente , mi farei quasi quasi un terzo matrimonio, non vorrei negare alla mia amata nonna la profezia di essere una Liz Taylor dei giorni nostri. E non vorrei nemmeno togliere il dispiacere alle mie vicine di vedermi di nuovo accasata , mentre le figlie sono ancora zitelle non per scelta.
In realtà spero solo di incontrare finalmente la persona giusta e condividere con lui , quello che mi resta da vivere. Senza frizzi e lazzi: io , lui, il mio cane e il mare. E' questa la cornice che avrei voluto allora ed è questo che vorrei ora.
Altrimenti va bene così: io , il mio cane e la mia capacità ( questo me lo concedo di dire) di riderci su , niente ti ammazza se hai il potere di prenderti per il kiulo da sola. Poveri coloro che non intravedono la luce , neanche quando sono illuminati dal tesoro di San Gennaro.
Sarò forse per questo che cerco chi mi fà soprattutto ridere un po'.
Sono stufa di far ridere solo io.
Mi sa che i proverbi popolari non sempre ci azzeccano.
La prossima volta, se mai ci sarà, mi tocca consultare Giugliacci padre e figlio per non sbagliare.
La prima volta ero giovanissima , innamoratissima e imbranatissima.Fui chiesta in moglie al quinto giorno di conoscenza, nel miglior ristorante della città,ma riuscì a farlo desistere sette mesi. Feci uscire tutti pazzi per l'abito da sposa. Non lo volevo stile Biancaneve e i sette nani e me lo disegnai da sola. Gonna e giacchettina ricamati a mano sui bordi. Caparbia , non lasciai guidarmi da nessuno. La mia davvero adorata suocera e mia madre, si arresero all'evidenza e rassegnate mi lasciarono fare. Il risultato piacque però a tutti. Fasciata nel mio elegante tailleur, feci il mio ingresso al braccio di mio padre , nella navata della Chiesa. Guardai il mio sposo emozionato e gli giurai fedeltà...Io, però!:(.
Durò quasi sette anni... anni vissuti sulle montagne russe.
Lo rifarei...
Da quel matrimonio fallito trascorsero tre anni, prima che raccolti i cocci,degnassi un uomo della mia confidenza. Avevo chiuso io il matrimonio, ma soffrendoci tantissimo.
Mi risposai dopo aver avuto l'annullamento, non piena di dubbi. Ma siccome sono un incosciente mi buttai di nuovo senza paracadute o uscite di emergenza.
Questa volta mi feci un vestito lungo, stile Jessica Rabbit, ma molto meno vistoso e con le tette ben coperte. Ore di sfinimento infinito nell'atelier...Io odio fare prove su prove...Ho le idee chiarissime e non perdo ore nemmeno per fare shopping. Ci tenevano più gli altri che io a far bella figura. Me ne stavo lì sbruffando come una bambola di pezza, sperando finisse tutto presto e potessi fumare in pace le mie sigarette.
In entrambi i matrimoni superare lo scoglio fotografi, fu durissimo!
Non amo esser ripresa e se ci fate caso, quando mi fotografo da sola, tendo a mettere le mani sul viso.
Non so da voi, ma da noi , si usa mettersi in posa in tutte le foggie davanti al fotografo nel fatidico giorno.
Pose su pose, sul letto, nel bagno, sul lampadario e con tutta la famigghia compreso le vicine di casa cagacazzi.
Beh, con me non ci sono riusciti...Mi imploravano, mi inseguivano, mi rubavano scatti , perché non c'era verso, mi mettessi in posa. Mi ripugnava sdraiarmi sul letto in pose languide per farmi fotografare, mi sarei sentita ridicola. Per carità, non critico chi lo fà , ma non è nelle mie corde.
Nel primo matrimonio, mi toccò posare al ristorante con tutti ed è visibile sul mio viso, lo sgomento e la noia. Nel secondo caso, invece mi rifiutai categoricamente, se ci sono foto, ci sono solo foto rubate o indotte con l'inganno.
Mi piacciono le foto naturali ed istintive. Ne posso concedere giusto due da bambola occhi vitrei.
Insomma , mi sono sposata due volte desiderando matrimoni non convenzionali e mi sono ritrovata mio malgrado salvo qualche eccezione a far matrimoni conformi alla regola.
Il secondo non lo fu tantissimo a dire il vero, perché come già ho raccontato, per una serie di circostanze fu tutto da ridere.
Non ci fu una sola cosa che andò per il verso giusto quel giorno. Dai pantaloni di mio padre, che furono ricuciti addosso due ore prima dell'evento, al diluvio che ci costrinse a spostare la cerimonia dal terrazzo con vista città, all'interno della sala. Al coro stonatissimo che cantò l'Ave Maria tra risate generali...a me che ridacchiavo , con mio cugino che mi faceva da testimone alle battute di mio padre che la malattia aveva reso privo di ogni freno inibitore. Si lamentava della predica del prete ad alta voce , incurante degli SHHHHHHHHH di mia madre e cugine che cercavano di tenerlo calmo. Mia nonna che litigava con papà, agitando il suo inseparabile bastone con la testa di un levriero in argento. Lei sorda come una campana e mio padre non vedente e storditissimo. Un'accoppiata da film: La strana coppia!
Era un ridere generale, tra le facce scandalizzate dei nuovi parenti acquisiti e il mio quasi marito che a dir la verità resse bene alla botta di aver conosciuto al completo un parentato e una compagnia di amici, completamente folli al pari della sua compagna.
Nessuno degli invitati resistette alla tentanzione di sussurrami nell'orecchio: Non c'è due senza tre!
Minchia che menagrami!
Infatti finì anche quel matrimonio!
Non ho ancora compreso, se è il matrimonio che non fà per me o viceversa...ma , sarò incosciente , mi farei quasi quasi un terzo matrimonio, non vorrei negare alla mia amata nonna la profezia di essere una Liz Taylor dei giorni nostri. E non vorrei nemmeno togliere il dispiacere alle mie vicine di vedermi di nuovo accasata , mentre le figlie sono ancora zitelle non per scelta.
In realtà spero solo di incontrare finalmente la persona giusta e condividere con lui , quello che mi resta da vivere. Senza frizzi e lazzi: io , lui, il mio cane e il mare. E' questa la cornice che avrei voluto allora ed è questo che vorrei ora.
Altrimenti va bene così: io , il mio cane e la mia capacità ( questo me lo concedo di dire) di riderci su , niente ti ammazza se hai il potere di prenderti per il kiulo da sola. Poveri coloro che non intravedono la luce , neanche quando sono illuminati dal tesoro di San Gennaro.
Sarò forse per questo che cerco chi mi fà soprattutto ridere un po'.
Sono stufa di far ridere solo io.
Ti ci vedo bene nella parodia di 4 matrimoni e un funerale (film che peraltro adoro). Di facce da kiulo ce ne sono una marea in giro... !
RispondiEliminaLa capacità di autoironia è sintomo di intelligenza e non mai avuto dubbi su questa tua qualità, tanto da seguirti con interesse ed amicizia da ormai un bel pò di tempo.
Ti basta poco ancora... e senza che tu te ne accorga ti troverai "aperta" a te stessa ed a chi si sentirà libero di amarti.
Un abbraccio grande
Joh
Si, credo anch'io che Joh abbia detto una gran verità..tra poco quasi senza rendertene conto, Sere, sarai di nuovo aperta nei confronti della vita, di te stessa e del fortunato uomo che si sentirà libero di amarti ed con cui ti sentirai pronta a farti..quasi quasi:)... il tuo terzo...ed ultimo matrimonio.. il quarto lasciamolo stare sembra di cattivo augurio..:)..baci sere ,un abbraccio
RispondiEliminaMatrimoni rocamboleschi, però non è detto che non ci possa essere una nuova splendida occasione, un uomo per te speciale e innamorato.
RispondiEliminaBuon venerdì!
Un abbraccio.
"In realtà spero solo di incontrare finalmente la persona giusta"
RispondiEliminaIn realta` le persone giuste le trovi soltanto al cimitero :)))))))))))
(e una batutta rumena che dice: "gli uomini buoni sono al cimitero" ,nel senso che non esistono)
Il tuo racconto è divertente. Mi fai venire voglia di dire la mia testimonianza in materia che ha un altro registro anche se si riferisce a un qualcosa che può definirsi "stessa sostanza".
RispondiEliminaIo... non ricordo mai, al volo, la data del mio matrimonio, cioè la data di quando ho regolarizzato la relazione che, invece, ricordo benissimo quando e come è iniziata e su quali basi si fondasse. Ora, non pensiamo a regolarizzazioni indotte da chissà quale forza maggiore. E' che, a un certo punto, servono anche delle "carte in mano" e mettersi lì a polemizzare, quella si che è una battaglia contro i mulini a vento... e poi, il matrimonio può essere anche un occasione per divertirsi, in fondo.
Poi, quest'occasione può anche essere letta come "recupero della tradizione" o altre menate del genere. Di certo ci si immette in traffici di famigghie varie ecc. ecc. cui, nella tua tranquillità d'animo, vuoi anche bene.
Fin qui, la cosa può essere ancora gestibile.
Ma, nel frattempo, un accidente di "modo" tende sempre di più ad affermarsi, cioè il conformismo comincia ad attingere argomenti tramite media... e questo riguarda anche te, perchè, per motivi complessi, tale conformismo, definisce anche l'anticonformismo.
Il conformismo è uno status sopratutto materiale: praticarlo può essere motivo di un successo economico che fa gola sopratutto agli sfigati, infatti, se osservi, ti accorgi che sopratutto è praticato con un certo senso di rivalsa. Capire che non va lontano, come poi si è dimostrato, potrebbe essere facile se se ne discute ma questo è difficile se attorno si instaura un frastuono che impedisce di concentrarsi su tutto fuorché quello che si dice nel media che di questo frastuono è artefice e che impedisce alle persone di intendersi oltre ciò che il frastuono vuole.
Dietro ci sono motivi di arricchimento di chi, con il frastuono, ha le mani in pasta. Insomma, tutto è espressione di una volontarietà, di un calcolo fatto ad arte per arrichirsi, esattamente come nel medioevo giravano briganti che facevano strani suoni per circondarsi di un'aura demoniaca che paralizzasse le proprie vittime.
Teniamo infine conto del fatto che, in aggiunta, "tutto ciò" può portare la tua storia a essere in contraddizione con quelle basi che dicevo all'inizio... e che è comunque assurdo che, in coppia, non ci si intenda. Se accade, vuol dire che c'erano aspetti della relazione che erano, in qualche modo, celati. Almeno ai tuoi occhi.
Cmq, tornando per così dire "sulla terra", al mio matrimonio si scattarono delle foto e si vecero anche dei video... la macchina fotografica utilizzata, aveva un sistema autofocus a infrarossi, credo... cmq, nel video, su noi un po', tutto sommato, felici, si vedono su noi queste macchie rosse che, quando notai, non dissi nulla, ma non mi piacquero per niente. Troppo simili a schizzi di sangue...
Vabbé, ma io non ho un senso solo tragico di vedere le cose, anzi... ecco un video che dice come la penso, al di là delle parole.
Buona visione
http://www.youtube.com/watch?v=M6fDNMXw5Lg
Mi hai ricordato che anche il giorno del mio matrimonio pioveva a dirotto.
RispondiEliminaProprio da sfatare questi detti :)
Ciao e buona giornata,
Lara
che spettacolo di post! mi sono morta dal ridere!! :)
RispondiEliminamitica sei!
aggiungerei solo che le vicine di casa cagacazzi sono single per scelta...altrui!
un abbraccio forte e un bacio grande
Viv