Un sms...
Spero non scapperai...
Già...
è da un bel po' che scappo, scappo soprattutto dalle mie paure , non affrontandole fino in fondo.
Gli attacchi di panico in successione in realtà sono le mie scelte rimandate che premono perché io mi dia una smossa.
Soffro di ansia da prestazione.
Sono tutti lì che si aspettano qualcosa da me, per certi versi e per alcuni aspetti, mi sono scavata il mio limbo imperfetto.
Io che ruggivo , ora a stento miagolo.
Sono come quegli alunni a scuola che potrebbero fare molto di più, se solo si impegnassero con costanza.
Sento gli sguardi e i pensieri altrui addosso.
Mi sento ripetere all'infinito: Sei intelligente, sei questo e sei altro...reagisci.
Non pensiate che tutto il giorno mi piango addosso...anzi!
Rido, scherzo, esco...ma il tutto è circoscritto in un recinto.
Non varco il recinto, pur desiderandolo estremamente fare.
Non varco il confine, arrivo alla linea , mi guardo intorno e ritorno indietro.
E non passa giorno che io non sogni di varcarlo quel confine.
Non c'è un momento del giorno o della notte che mi vede sveglia che io non desideri farlo.
So di aver deluso chi mi conosce.
Non mi do pace...
E forse non do nemmeno pace.
Io faccio parte della schiera :'' Ne ho fatte cento buone , ma a cento e uno mi son fermata e non me lo hanno mai perdonato.''
Io sono un essere umano, non sono un extraterrestre...ma come la mia amica Keiko sogno che mi rapiscano.
Guardo il cielo e aspetto una scia luminosa che mi aspiri e mi rigetti rigenerata.
Voi sconosciuti leggete il mio diario...
Affido i miei pensieri a pagine pubbliche, eppure ignote a chi mi vive a fianco. Eppure lo sanno che esiste questo diario , ma non gliene frega di leggermi. E chi lo fa, legge con il proprio metro che è quello di un processo sommario dove l'unico colpevole sono solo io.
Eppure...
Eppure una sottile rabbia mi tiene desta.
Venderò cara la mia pelle.:)
Ciao Cara Nicole, so cosa vuole dire voler superare quel confine.
RispondiEliminasono anni che provo a varcarlo, scritto con sicerità ci sto morendo dentro e, ci sono a volte i momenti in cui non penso che qualcuno mi rapisca ma se esiste qualcosa che qualcosa venga a prendermi. in quei momenti vivere mi sembra addirittura insopportabile.
nessuno che ti è vicino (a parte un'eccezione molto rara) puo' capire il motivo di un blog, sopratutto se si parla della propria vita e del proprio vissuto.
....
non provo rabbia io ma profondo dolore e delusione...la mia pelle credo la mangeranno gratuita.
un abbraccio forte forte buon week and
Nicole, ti dispiace pensare un momento a una cosa?
RispondiEliminaImmagina che io abbia almeno trent'anni di meno e che all'improvviso appaia da te ma non per rapirti
come in un sogno ma per abbracciarti forte e nello stesso tempo per dirti tutte le frasi che ti piacerebbe ascoltare da un uomo.
Lo avevamo detto:
RispondiEliminale anime inquiete si riconoscono quando s'incontrano.
Continuamo a sorridere perchè è importante non rattristare chi ci è vicino, ma nella penombra della nostra stanza mostriamo i denti a quel mostro che ci invade la mente e il cuore.
A volte scappa sai.
Anche le "piccole" donne possono far paura.
Ti sono vicina. Lo sai.
Nicole, io quel confine l'ho attraversato tante volte, e ogni volta me ne hanno fatto pentire. Non so se vale la pena inseguire sempre quella vita che sogniamo noi che ci crediamo fatti per qualcosa in più che sopravvivere. A volte è meglio starsene dentro il confine, amare col freno a mano tirato. Sono amaro, ma sono appena stato riportato dentro il confine dopo una sortita che sembrava risolutiva. Ferito quasi mortalmente.
RispondiEliminaChe vuoi fare, si tiene duro, ma a volte sembra tutto inutile.
L'hai appena venduta. Ma con gli occhi di chi sa andare oltre bisogna restituirtela. Migliore, piena di comprensione. Analizzando a fondo per non cadere nell'errore della colpevolezza altrui. Non sei sbagliata. Non sei tu. Tu sei quell'angolino della pagina ripiegato, che nessuno ha voglia di lisciare.
RispondiEliminaCombatti. Vivi. Gli attacchi sono un modo per colpirti: reagisci e sfodera pugni.
Lo so: non è facile.
In questo lato del globo non ci sono muri che non siamo noi stessi ad erigere a scapito della nostra libertà... Fa' attenzione Zia.. T'abbraccio forte :)
RispondiEliminaL'ortolano coltiva il suo orto
RispondiEliminae i suoi ortaggi sono i migliori di tutti gli altri
li cura uno ad uno e non pensa di coltivare campi o poderi,
l'orto è quello e lui sa fare quel che fa
forse un giorno avrà bisogno di piantare i pomodori più in là
o allargare il posto delle zucchine
perchè la gente vuole la sua verdura
perchè il suo orto è piccolo ma gli ortaggi sono i migliori del mondo
e lui ride e vive felice col suo orto piccolo.
Un giorno pianterà più in là,
un giorno, forse, per oggi va bene così.
si fa presto a dire "paure" e si fa presto a dire "potrebbe fare di piu'". le paure, se non ti seppelliscono, servono eccome. certo, tocca attrezzarsi per reagire nel modo giusto. ma finche' scappi va ancora bene. il guaio e' quando rimani paralizzato. cio': in fondo se uno scappa, un motivo ce l'avra'. io per esempio avevo il mio motivo per non impegnarmi tanto a scuola. non volevo fare "di piu'". insomma... avevo le mie storie e non mi interessava niente far contenti i professori. che poi, tra l'altro, si potevano far contenti facendo niente. limitandosi a fregarli...
RispondiEliminaOgni nuova esperienza è un salto nel vuoto. Pensa all'amore. Pensa al lavoro. Pensa a ogni esperienza immaginabile. E come se di fronte ci trovassimo una coltre nera, da varcare. Non è un caso che questo blog abbia scelto il nero come colore. Le tue parole oggi sono un barlume di luce che non rischiara. Ci aggiungo le mie pure. Tutte insieme fanno chiarezza! ;)
RispondiElimina