domenica 5 febbraio 2012

Perché!?

Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la DELUSIONE. Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo. (Oriana Fallaci) ...

Ecco cos'è la mia malinconia, il mio voltarmi indietro. Tante piccole grandi croci che lastricano il mio percorso. No, non solo delusioni,ma anche delusioni , che piano piano ti cambiano. Ti cambiano fino ad inaridirti e a portarti a chiuderti in te stassa.
Perché tu ci credevi.
Credevi ai gesti, alle parole e alle promesse e su quelle investivi a torto il tuo futuro.
Si parla spesso dei tradimenti sentimentali...Si, fanno molto male anche quelli, ma io vado al di là delle corne.
Ci sono tradimenti che fanno molto più male. E' credere in qualcuno/a , affidarti e poi scoprire di aver sbagliato tutto.
E' l'attesa di una bambina davanti alla scuola, ma si son dimenticati di lei...
E' l'amica alla quale regali persino i tuoi sogni e ne fà carta straccia...
E' tua madre che per leggerezza, divulga tutti i cazzi tuoi a gente che se ne servirà per smontarti a piccoli pezzi.
E' la collega, che ti sorride e che tu vai a prendere ogni mattina , alzandoti un'ora prima...le offri pure il cornetto e intanto lei pensa ed elabora come metterti in ombra e farti le scarpe con colleghe e genitori.
E' l'uomo che amavi che quando si specchia al mattino per non provare orrore di se stesso si racconta un'altra storia e tu diventi un'altra donna. Peccato che tu eri in un'altra di storia e non ti eri accorta che lui era un ologramma della tua fantasia.
E' il fruttivendolo dal quale compri sempre la frutta , anche quando non ne hai sempre necessità, per poi scoprire che sotto alla cassetta, ti ha messo tutta la frutta marcia.
Sono quei messaggi 'subliminali' che tu mandi e dall'altra parte c'è il deserto o un avaro che non ha parole o azioni da donarti.
Sei anche tu , che deludi qualcuno tuo malgrado e che non lo merita...
E' quella persona che ti chiede un prestito , e non ti restituirà mai i soldi.

L'elenco potrebbe essere corto o infinito per ognuno di noi.
Di certo ti cambiano la vita e ti portano a viverla diversamente. Solo pochissimi riescono con una scrollata di spalle a ricominciare come se nulla fosse.
E c'è chi, come me, fà fatica...Ma nonostante mi blocchi alle volte contro il vento, cerco di spingere e vado avanti. Con più ironia e disincanto.
Scrivere, mi placa e mi addolcisce molto di più. Solo scrivendo mi libero dalle scorie.
Solo scrivendo arrivo anche ad assolvere alle mie e altrui mancanze.
Una amica blogger ha scritto di me, dicendo che sono: Vera. Si, lo sono. Con le mie contraddizioni, certo...ma lo scopo della mia scrittura è davvero capirmi e capire gli altri. Leggere chi mi circonda in modo diverso. Pormi e porre domande che mi aiutino a districarmi in questo mare che è la vita.
Alle volte questa vita mi affascina e vorrei fosse eterna, altre sinceramente vorrei scorresse in fretta.
Di certo vorrei imparare a nuotare con stili diversi...in fondo questo 'mare' si presta a più interpretazioni.
Dicono che ad esser sinceri si paga un prezzo sempre molto alto. Io rispondo sempre però, che si può sempre decidere di esser altro...SE sono così evidentemente mi sta bene così...Quindi le delusioni dovrebbero far parte del gioco.
Ma allora perché sento dolore?


15 commenti:

  1. perchè non ci si abitua mai alle delusioni... e a nulla serve il cinismo...

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  2. Perchè sei Nicole e non sei come loro. Perchè per fortuna hai la sensibilità di credere nel prossimo e nella bontà dell'animo.
    Questo è, per nostra fortuna e per la tua. Perchè potrai sempre guardarti allo specchio a testa alta.

    Un grande abbraccio
    Joh

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  3. Guardare le cose con distacco è impossibile, soprattutto dopo aver provato delusioni e problemi sulla nostra pelle.

    Buon lunedì!

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  4. perchè senti dolore?
    perchè sei VERA!!! te lo dice uno che a differenza di te...riesce a vivere ed essere indifferente; sai anche, cosa penso dell'amicizia tra essere viventi,internauiti e cose varie.
    l'amicizia, dovrebbe essere etrna tra le persone che si confidano, si spendono, litigano ecc.
    ecco cos'E' l'amicizia: quella vera va oltre l'intimità,l'estraneità,il momento contingente ecc. Non ha importanza quanto ci si incontra, non fa nessuna differenza dove, se al sud o al nord...la primavera è sempre la stessa!

    Buona settimana, carissima Zulì...appena posso ti sento a modo mio. eros...

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  5. "SE sono così evidentemente mi sta bene così..."

    Se siamo quel che siamo e per via degli incontri che abbiamo avuto durante nostra esistenza. siamo la somma di questi incontri.alcuni di noi possono essere contenti del risultato, altri no.

    "Quindi le delusioni dovrebbero far parte del gioco .Ma allora perché sento dolore?"

    Rischiero una risposta: perche ancora non le percepisci come se facessero parte del gioco.

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  6. Io non credo nell’assurdo, ho capito, e anche provato, che per quanto mi riguardava, molti problemi interpretativi erano e sono un problema di “consistenza dimensionale”. Cioè, trattasi del fatto che di fronte a un dato fenomeno ci troviamo ad usare un unità di misura non adatta. Mi spiego meglio, mi trovo in mano un oggetto, che per semplicità considero un cubo. Misuro questo cubo e ogni lato risulta essere di 25,4 centimetri, nemmeno precisissimi. Tra me e me penso: “Ma chi può essere così assurdo da fare un cubo con queste misure idiote? Avrà sbagliato? Mi trovo in mano un oggetto concepito da una mente contorta?" No, perché l’oggetto misura 10 pollici tondi tondi. Quindi, il creatore -o la creatrice- usano una scala diversa dalla mia... Perché? Vai a scavare, e scopri che infatti tale personaggio ha trascorso 5 anni negli stati uniti... non lo sapevo, quindi mi ha presa in giro!

    Che "la gente è così" è poco ma sicuro. Infatti i sondaggi non sono mai fatti di domande dirette, sul tipo “per chi voterai?”. Piuttosto sono studi che tastano quanti cibi pronti consumiamo, da incrociare con se consumiamo di più o di meno prodotti pubblicizzati dalle tv del signor padrone. E’ ovvio che un paese che si nutre in modo massiccio di “4 salti in padella” o di spinacine surgelate NON è alla fame e la parola “crisi” la usa solo accodandosi ad un linguaggio. Se fossimo veramente alla fame, le spinacine ce le faremmo da noi, gli spaghetti al gorgonzola e radicchio pure. Se poi non fossimo pecore da bastonare e che "il lupo se le mangia", il detersivo lo compreremmo non perché passa negli stessi spot ma perché contiene quel principio attivo piuttosto che quell’altro.

    In poche parole: di assurdo non accade mai nulla. In rari casi, però, accade l’imprevedibile. E chi è al potere, questo, lo sa bene. Infatti, a volte, in determinati periodi storici, il potere è più “debole”. Questo è esattamente uno di quei periodi: il perché è che i Gheddafi sono finiti. Ma nessuno lo dice... Te credo: come "beppelaquaglia" sa, nulla si dice mai chiaro e tondo.

    Un saluto :)

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  7. se sento dolore è perchè sei viva, perchè non ti nascondi dietro l'apparenza, perchè sei VERA come dice la tua amica blogger...
    pensa che tristezza quelli che vivono anestetizzati perchè preferiscono non vedere, non sentire non provare emozioni fino in fondo, perchè in fondo è così che fa loro comodo...
    ti bacio ti voglio bene

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  8. Molti problemi interpretativi sono un problema di “consistenza dimensionale”. Cioè, applichiamo ad un fenomeno una sorta di unità di misura non adatta. Per esempio prendiamo un cubo. Misurando, ci accorgiamo che il lato risulta di 25,4 centimetri, anche approssimativi. Può venire da pensare “Ma chi ha pensato una misura così assurda?” Invece facciamo un errore, perché l’oggetto misura 10 pollici tondi tondi … infatti, poi magari scopri che l’ideatore ha trascorso qualche tempo negli stati uniti.

    Lo scopri perché la gente non dice mai e infatti i sondaggi non sono di domande dirette, sul tipo “tu a chi vorterai”. Piuttosto sono studi che elaborano quanti cibi pronti consumiamo. E’ ovvio che un paese che si nutre di “4 salti in padella” NON è alla fame e la parola “crisi” la usa solo accodandosi ad un linguaggio. Se fossimo alla fame, gli spaghetti al gorgonzola e radicchio ce li faremmo da noi. Eccetera.

    In poche parole, di assurdo non accade mai nulla. In rari casi, però, accade l’imprevedibile. E chi è al potere, questo, lo sa sempre bene. Ma nessuno lo dice… e te credo! Alla regola che nulla si dice mai chiaro e tondo non sfugge nessuno.

    Un saluto.

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  9. Io premetterei una cosa Sere... tra la sincerità e la menzogna variamente modulabili dai caretteri di ognuno di noi, non è detto che scegliendo la sincerità ci si abitui al dolore, anzi...forse l'essere bugiardo a volte può compensare psicologicamente del dolore che la vita inevitabilmente ci dispensa in alcuni frangenti. Io credo che in qualunque modo ci si comporti, il dolore non lo si possa dare mai per scontato..al dolore non ci si abitua mai..non è mai semplicemente una parte del gioco...soprattutto il dolore di cui parli tu, quel dolore alla cui origine ci sono sogni ed aspettative di vita infranti e traditi, non semplicemente dal destino come spesso può accadere, ma anche da un proprio, seppur veniale, errore di valutazione, che finisce con il farcene sentire concausa e ci precipita nella frustrazione, nell'insoddisfazione.. nella malinconia per l'appunto.Comunque Sere, la vita scorre secondo i suoi ritmi.. di certo non è eterna, sicuramente a volte sa sembrarci insopportabile, ma ha la capacità di sorprenderci sempre, nel bene e nel male, e sa regalarci in ogni caso momenti di grande ( forse apparente ) stupore e felicità...in quei momenti ci appare possibile ripartire nel verso giusto con grande vigore.. magari lo stiamo facendo ancora nel verso sbagliato:), ma ci sentiamo vivi ed andiamo avanti, se si tratta di un ulteriore errore aggiusteremo il tiro la prossima volta.
    Un abbraccio Sere, baci.

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  10. "...al dolore non ci si abitua mai..."

    Alessandro, al dolore ti abitui cosi come ti abitui alla felicita, tal modo che dopo un tempo il dolore non ti sembra piu dolore e la felicita non la senti piu come felicita. Ti abitui anche con il brutto, cosi come ti abitui con il bello.
    E si, il dolore e semplicemente una parte del gioco in qui non possiamo guadagnare piu di quanto siamo disposti a perdere.
    vogliamo giocare?


    PS. non prendo qui in discusione le nature patologiche dove il dolore psihico puo spingere al suicidio.

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  11. Rileggendomi... :) beh, meglio specificare che con il mio esempio "del cubo" intendevo dire che certi nostri dolori, spesso derivano da errori di valutazione delle "cose" di cui non siamo colpevoli... semplicemente non abbiamo informazioni a sufficienza. In ambito sentimentale, poi, si attuano tante strategie e anche coloro che ci vogliono bene, spesso, considerano il "non dire" il perpetuarsi di una regola sociale/familiare assolutamente imprescindibile.

    Il "condizionamento" che ne deriva, di cui non siamo responsabili, ci porta a sbagliare.

    Più in generale, tendo a pensare che nulla accade mai per caso. Solo in rari casi accade l'imprevedibile... Infatti, questo generale parlare, in primis di politica, materia concreta per antonomasia... Sentire i generali toni fatalisti attorno a me, un po' ovunque, mi sconcerta.

    Mi si può obiettare che i sentimenti sono "altra cosa"... ma gli individui che sono "vaghi" in un ragionamento concreto come quello politico, come fanno ad esprimere sentimenti nitidi? E vero che i due argomenti sono -teoricamente- separati, ma ogni individuo possiede una sola logica.

    Pertanto, dove generalmente non si è concreti dove ce lo si può permettere, che tipo di qualità di sentimenti puoi trovare?

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  12. Credi che ti accorgeresti di essere felice se non ti capitasse di essere infelice? Credi che ti accorgeresti del benessere se non ti capitasse di provare dolore?
    Un abbraccio cara Zia :)

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  13. Non posso consolarti, anche la rete è una fabbrica di delusioni e casini micidiali.
    Se vuoi passa.

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  14. Si nasce e si muore tante volte in una vita, ma ad ogni rinascita non si può far a meno di avere Speranza, perchè senza si muore veramente.

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  15. Cazzo se si paga caro, come ad esser buoni, si è alla soglia della deficienza e dell'iconsistenza pura. Per la sofferenza non conosco rimedio. Se mai qualcuno ti dovesse sparar la ricetta, penso che abbia un conto deficitario con la proria vita. Il dolore raccontato così potrebbe aver molte forme, nel mare con le onde che sbattono o il gorgoglio che si diffonde il tutto si potrebbe alleviare.
    Un abbraccio virtuale. :-)

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