venerdì 17 febbraio 2012

Cronache marziane...

Ieri sono andata a far la spesa, sentivo un freddo bestia come ogni volta che ho il ciclo. Mi ero infagottata per bene,visibili solo una massa di capelli rame e gli occhiali. Lascio Ciccio in macchina e vado.
Prendo il carrello dalla fila e nel farlo con troppa foga, faccio quasi cadere una signora. Chiedo scusa e comincio a riempire il carrello con quello che mi occorre. Arrivata al terzo reparto e terza scansia ,comincio a starnutire , dapprima piano,poi con sempre maggiore violenza. Divento rosso fuoco e faccio persino fatica a respirare...Vado in panico. Accorrono il proprietario che conosco,la cassiera e clienti vari. Vorrei morire dalla vergogna ,ma continuo a starnutire, tossire...Sono tutti preoccupati,mi chiedono se ho il Bentelan nella borsa e dico di no. Intanto mi sposto per guadagnare aria. Come mi sposto con loro al seguito da quel reparto,tutto si placa. E' la terza volta che succede. Qualcosa in quel punto,mi scatena una reazione allergica violentissima.
Mi calmo,si calmano e si ridacchia sulle mie disavventure.
Di certo,nel terzo reparto non metterò più piede.
Mi viene voglia di una noce di cocco. Due mi vengono regalate e contenta me ne ritorno a casa.
Mia madre le guarda con preoccupazione. Ma sai aprirle, mi domanda? Io,penso a quelli dell'isola dei famosi e rispondo di si.
Non ho il macete ,ma una piccola mannaia tipo macellaio. Dico a mia madre di andare via e faccio bene...da lì a poco si sarebbe scatenato l'inferno:(((
In realtà aprire una noce di occo non è per nulla impresa da poco.
Posiziono la prima noce di cocco su un tagliere di legno e comincio a dare il primo colpo. La lama si conficca di un centimetro e mezzo e decide di stare lì, implacabile e comoda.
Tento di toglierla dal cocco e non ci riesco. Quindi ricomincio a sbatterla sul tagliere con colpi secchi. Macchè, il risultato è di schegge impazzite di scorza dura che si proiettano in tutte le direzioni. Occhi, piano cucina, cotto...mentre Ciccio terrorizzato abbaia e mia madre urla: Stai attentaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!
Ma ormai è questione di principio.
Alla fine ci riesco, e così con le altre due noci. La cucina devastata di schegge e latte di cocco. Un casino incredibile. Ma fiera metto i pezzetti di cocco nell'acqua corrente. Pulisco tutto, scopo a terra e infine mi lavo le mani. Solo che nel farlo rovescio il concentrato di detersivo nel lavello dove erano a mollo i pezzetti di cocco. Sciacquo immmediatamente il tutto. Assaggio e sputo immediatamente , il cocco irrimediabilmente rovinato dal sapore di concentrato al limone. Fanculo a me e al cocco.
Me ne ritorno sconfitta in salotto. Mia madre mi fa: Allora, il cocco? Mamma quì dentro da ora in poi ,o io o il cocco. E mi ritiro nelle mie camere scornacchiata.




8 commenti:

  1. Evidentemente nin era un cocco di mamma e per di più aveva la testa dura.
    Ciao allergica al terzo reparto,
    aldo.

    ps. le parole per far partire il commento sono indecifrabili al primo tentativo, adesso provo ancora

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  2. Grandioso spaccato di vita. Tra un cocco e un altro cocco mi son fatto una ricca risata.
    Buonanotte :-D

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  3. Non è difficile aprire un cocco. Ti spiego un trucco che hanno insegnato anche a me: innanzi tutto scordati di spaccare la noce del cocco se prima non lo fori e ci fai entrare dell'aria... Se ci fai caso, sulla superficie della noce di cocco ci sono tre incavi, quasi dei fori. Bene, con un cacciavite (o un arnese simile, ma possibilmente sempre lungo e ben robusto) si forano almeno due dei tre fori. Ti consiglio di usare il cacciavite con un buon martello a mo' di scalpello come se dovessi scolpire il David di Michelangelo. Una volta forato, sentirai uno sfiato. Fai colare in una terrina a parte il latte (che volendo, verrà filtrato e messo n frigorifero e poi bevuto come bevanda dissetante). Una volta entrata l'aria e svuotato del suo liquido, spaccarlo sarà un gioco da ragazzi. Su un tagliere lo prendi semplicemente a martellate (occhio alle dita, per evitare l'effetto Fantozzi-in-camping-che-pianta-i-paletti-della-tenda). Di solito per un cocco medio ne bastano 3 o 4. Una volta spaccata la noce in pezzetti medio-piccoli, con un coltello robusto (meglio se quelli in un pezzo unico d'acciaio, come quelli da pesce, tanto la lama non serve) vai a incidere la punta del coltello tra la scorza e la polpa. Affondi il coltello muovendolo un pò' del distaccarla dalla scorza. La polpa si staccherà facilmente con un "plop".
    Risciaqui i pezzetti di cocco sotto l'acuqa corrente per eliminare eventuali residui di scorza, e... voilà il tuo cocco.
    Ciao,


    P.

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  4. Io adoro il cocco e per aprirlo vado in terrazzo e con un martello cerco di spaccare il guscio. Impresa difficile concordo e che provoca schizzi e pezzetti in giro.
    Però è buono!

    Un abbraccio e buon fine settimana!

    P.s. i captcha no!

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  5. "Quindi ricomincio a sbatterla sul tagliere con colpi secchi."

    bene che al meno sei perseverente :))))
    non oso ad immaginarmi di cosa saresti capace a fare con un cock(o) meno esotico. pero, di una cosa sono certa: non ritorneresti sconfitta nel salotto :))))))

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  6. A me hanno detto che serve un seghetto o qualcosa di simile, ma un po del latte esce comunque mentre tagli.

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  7. Alla faccia di quelli che dicono che la frutta fa bene... ;-)

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  8. Perdonami, ma:
    AAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHAAAHAAHAHAHHAHAHAHA...
    Con affetto ^_^

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