lunedì 28 marzo 2011

Fame

Che strano per me scrivere verso le otto del mattino...forse tanto strano no a pensarci bene....Con la primavera il mio riluttante Morfeo va in letargo, un processo inverso, dormo di più e mi addormento in orari decenti, di conseguenza stamattina ho aperto gli occhi all'alba. L'aria da me è già calda , un nuovo risveglio della natura che mi giunge dalla finestra aperta e anche di pensieri. Pennsieri che mi fanno bene e male...Qualcuno mi ha detto che sembro leggendomi; triste e dolce. Io ho risposto che in realtà sono tante cose
Lui mi ha risposto che tutti siamo tante cose...
Si, credo abbia ragione, forse la cosa che ci distingue è il fatto che in tanti le emozioni le trattengono, e alcuni , compreso me, le sviscerano.
Ma io le sviscero in realtà soprattutto su queste pagine . Chi mi avesse incontrata stamattina col cane, avrebbe visto un volto scorbutico e scazzato, come se ne vedono in giro tanti di prima mattina. Di solito mi sveglio molto allegra, ma quando mi alzo così è meglio starmi un po' lontano....ho bisogno di metabolizzare qualche sogno che mi ha torturato durante la notte. Ho voglia di fare un gestaccio alla amica di mia madre che dal palazzo di fronte, mi spia già. Scassapalle , impicciona...Sono trentanni o forse più che abito qui a fase alterne e conosco di vista pochissime persone e pochissime bene e invece ci sono persone come lei che sanno vita, morte e miracoli di tutti! Se cambio orario nel portare fuori il cane, lo comunica persino a mia madre. Mi vendico non rispondendo al telefono quando cerca mamma....Mi vede dal suo terrazzo e lascia squillare all'infinito il telefono, ed io per dispetto sorrido perversa....una guerra di nervi che perde sempre lei. Le va bene se c'è mia madre... Mai sfidarmi su questo fronte, perderebbe chiunque, riesco persino ad astrarmi. Ormai è diventato un giochino tra me e lei ed in fondo in fondo le voglio bene. Quando decido di smettere con la tortura, la sento dall'altra parte del telefono quasi allarmata e delusa allo stesso tempo.Io la destabilizzo, non riesce a classificarmi, non sa che ruolo affibbiarmi.
Non so ora perché sono finita a parlare di lei in verità...forse perché tutto sommato mi affeziono persino alle impiccione come lei...forse perché penso oggi, ma solo oggi ed in esclusiva per questo diario, che ognuno di noi abbia il suo ruolo su questa terra. Alcuni lo scelgono, altri lo subiscono e qualcuno per caso...
E io? Mah...
Credo di averle attraversate tutte e tre le categorie, giusto per non farmi mancare nulla...


Credo uscirò...ho voglia di attraversare la città oggi, ho voglia di ripercorrere determinate strade. Di rivedere qualcuno.
Ma indosserò gli occhiali oggi...Ho bisogno di camuffarmi, ho bisogno di risposte che andrò a cercarmi. Ho anche fame.
Ho fame di tante cose...ho una voragine da riempire, ma forse so come fare...Andrò a rifornirmi di strafottina dal mio pusher di fiducia. E gli occhiali da neri, forse diventeranno rosa...ho bisogno di rosa oggi. Ho bisogno di te e vengo a scovarti.

6 commenti:

  1. Non so come descrivere questo tuo post..
    Direi... "tenero". Mi da una tenerezza profonda.

    Perchè, malgrado le tue inca...ture, le tue grida e la tua primavera arrabbiata, sei una persona di una dolcezza unica. E pensa un pò: non ti ho mai conisciuta! :o))

    Un abbraccio
    Joh

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  2. Grazie del tuo commento appena ricevuto, mi sento meglio e provo piacere nell'immaginare il sorriso
    che sono riuscito a far spuntare sul tuo viso.

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  3. per caso...? ahahah.
    Mi piace,c'è vita.

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  4. "C'è un'ape che si posa su un bottone di rosa: lo succhia e se ne va... Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa." Trilussa

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  5. I vicini impiccioni sono ovunque purtroppo.

    Bacio

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  6. Vai Zietta! Buon appettito e scegli con cura i pasti di cui cibarti! Bacioni!

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